Una guida su come eliminare le malerbe dal giardino o dall’orto, manualmente o con l’impiego dei diserbanti. La scelta dipende dalla grandezza del sito, dalla specie di erbe infestanti, dal tipo di fondo (lastricato, aiole, semplice terreno, ecc).
Se si sceglie di intervenire manualmente sono necessari un paio di guanti da giardinaggio.
E’ opportuno eseguire l’operazione dopo qualche giornata di pioggia, in modo da rimuovere senza molta fatica anche la parte interrata della pianta (radici).
Si tratta di impugnare le infestanti in un punto quanto più prossimo al terreno, ed estirparle con delicatezza, esercitando una forza lineare (senza strappi), per evitare che si spezzino.
Sicuramente l’operazione non risulta agevole per l’erba infestante che cresce a raggiera tra le linee di fuga di un lastricato. In questo caso è necessario dotarsi di attrezzi lanceolati da giardinaggio che aiutano rimuove la malerba nella sua interezza. Un coltello potrebbe essere di aiuto, ma spesso si finisce per non eliminare completamente le radici.
Poiché in presenza del lastricato bisogna rimuovere tutta la vegetazione presente, è possibile tramortire l’erbaccia con l’aria bollente, operando con una comune vaporella o una pistola specifica. Bisogna fare in modo che il calore coinvolge la massa radicale. Nel caso si pensa di dover operare inginocchiato, bisogna indossare un paio di ginocchiere, reperibile con solo 10/12 euro presso un garden center.
Per evitare di restare curvati per molto tempo, presso alcuni negozi attrezzati per la cura del giardino e dell’orto, a solo 20 euro circa, è possibile comprare il cosiddetto “strappa erbacce”, un attrezzo che consente di restare in posizione retta. Si tratta di un’asta telescopica (immaginate la mazza della scopa) alle cui estremità presenta rispettivamente: da un lato un’ impugnatura a mo del manubrio di bicicletta e dall’altra un cucchiarotto, un attrezzo comodo e facile da usare: basta posizionare il cucchiarotto sulle radici da estirpare, spingerlo nel terreno quanto basta e ruotarlo leggermente. Premendo un pulsante posizionato sull’impugnatura si liberano le radici estratte. E’ un attrezzo indicato per tutti, ma soprattutto per le persone anziane perché evita i faticosi piegamenti. Oltre a questo “strappa erbacce” che consente di evirare faticosi piegamenti, il mercato offre altri tipi di estirpatori per malerbe di dimensioni e peso ridotto (35 cm x 200 gr) in acciaio inossidabile, che facilitano la rimozione di qualsiasi malerba, anche quelle con radici difficili e legnose. |
Per l’estirpazione manuale, aiutandosi volte per volta con gli attrezzi ritenti più utili, il periodo migliore coincide con la fine della stagione vegetativa, periodo di piogge che rendono il terreno morbido e quindi facile l’operazione. Ciò non toglie che è molto meno faticoso estirpare le malerbe non appena germogliano e si riconoscono come tali.
Se il sito da diserbare è piuttosto esteso bisogna ricorrere ai diserbanti chimici, prodotti da usare con le dovute precauzioni, sia per salvaguardare le altre specie di piante, sia per salvaguardare l’incolumità delle persone e animali che abitano il giardino o l’orto.
Di grande interesse sono i cosiddetti diserbanti selettivi che, come si evince dal nome, tramortiscono solo alcune specie di piante, in questo caso le erbacce, senza compromettere la salute delle altre piante.
La cosa diventa un tantino più complicata quando le malerbe appartengono a specie molto diverse. In questo caso, dopo il trattamento con l’erbicida, potrebbe risultare necessario completare l’operazione manualmente, soprattutto in presenza di gramigna. Di quest’ultima non deve restare traccia perchè si riproduce facilmente.
Tenuto conto che l’erbicida per produrre i suoi effetti deve restare sulle parte aerea delle infestanti per alcune ore, è importante rimandare l’intervento se si preannunciano piogge, evitando i periodi con condizioni climatiche estreme sia della stagione estiva che di quella invernale. Ciò non toglie che esistono diserbanti che vengono assimilati dalle radici, da parte delle malerbe destinate a soccombere.
La forma di erbicida più usata è quella liquida, da sciogliere nell’acqua destinata a nebulizzare le malerbe con l’ausilio di una irroratrice.
In misura minore vengono impiegati i diserbati in polvere o granulari da spargere sul suolo interessato.
Per aree contenute e non particolarmente infestate da erbacce è possibile ricorrere ad un diserbante ecologico fatto in casa, con la tecnica del fai da te.
Abbiamo bisogno di:
Sciogliete il chilo di sale nell’acqua, riscaldandola eventualmente per velocizzare l’operazione, quindi aggiungete l’aceto e miscelate. Lasciate raffreddare e irrorare la miscela così ottenuta con l’ausilio di uno spruzzino.
Puoi approfondire l’argomento sui Diserbanti ecologici, consultando la pagina: Diserbante naturale ecologico, dalle tecniche manuali agli erbicidi naturali, ai sistemi di lotta biologica.
Per cercare di prevenire le malerbe bisogna di rimuovere (vangare) il terreno solo se necessario, in quanto affiorano in superficie i semi dormienti.
Inoltre, non bisogna lasciare spazi tra le colture, circostanza che facilita la vita alle erbe infestanti.
Per prevenire le erbe infestanti di grande aiuto è la pacciamatura, che toglie luce e quindi vita alle malerbe.
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