L’ avvitatore a batteria è un elettroutensile indispensabile nella dotazione di attrezzi degli appassionati di fai da te. E’ particolarmente indicato per lavorare in spazi ristretti e posizioni scomode. Vediamo le caratteristiche delle varie tipologie ed i relativi costi.
Un avvitatore a batteria è un utensile che, alimentato da batterie ricaricabili, avvita e svita viti e bulloni ed, all’occorrenza, esegue anche forature come un trapano.
Batterie ricaricabili. Sono batterie la cui carica, dopo l’utilizzo, può essere ripristinata in maniera completa fornendo loro energia elettrica mediante un alimentatore a corrente continua di pari tensione. Ricordiamo che una batteria (pila) è un dispositivo che converte energia chimica in energia elettrica.
In parole più semplici è un dispositivo che mediante reazioni chimiche accumula energia elettrica che poi eroga quando occorre. I parametri che caratterizzano una batteria e quindi anche quella ricaricabile sono:
Tensione ai morsetti. E’ il valore di tensione espresso in volt che si misura tra il polo positivo e quello negativo.
Capacità. Indica la quantità di corrente che la batteria è in grado di erogare in maniera continua per un tempo prestabilito (solitamente 20 ore, ma anche 5 o 100 ore). Si misura in Ampere-ora.
Le tipologie di batterie ricaricabili più comuni sono:
Batterie al Nichel Cadmio (Ni-Cd). Sono le più diffuse e le meno costose. Non richiedono cura eccessiva nel gestire le fasi di ricarica e possono essere lasciate per molto tempo inutilizzate senza subire danneggiamenti tangibili. Il loro maggior problema è l’effetto memoria.
Batterie agli ioni di litio (Li-ion). Sono le più performanti ed anche quelle con costo più elevato. Sono le più leggere in assoluto e non soffrono dell’effetto memoria per cui possono essere ricaricate anche se non completamente scariche. Se non utilizzate si degradano progressivamente.3. Batterie Nichel-Metallo Idruro (NiMH). Sono un ottimo compromesso tra le batterie a ioni di Litio e quelle al Nichel Cadmio. Hanno rispetto a queste ultime un effetto memoria meno significativo e capacità superiore (circa il doppio).
Com’è fatto?
L'avvitatore a batteria ha la forma di un trapano.
E’ perciò dotato di:
un mandrino. E’ un dispositivo meccanico che viene installato su trapani ed attrezzi simili che serra e fa ruotare utensili di varia foggia e punte elicoidali per forare. E’ costituito da un prefissato numero di ganasce o griffe che ruotando una ghiera esterna si stringono serrando e bloccando l’utensile che viene inserito. Il mandrino che viene montato su trapani portatili ed avvitatori è del tipo autocentrante (le griffe, quando si ruota la ghiera che le contiene, si muovono simultaneamente della stessa misura). In tal maniera si riesce a montare l’utensile o la punta senza apposite chiavi ed utilizzando una sola mano.
Una impugnatura a pistola ergonomica (consente di stringerla e di lavorare in maniera agevole e corretta) ;
Un corpo centrale che contiene un motore a corrente continua e relativo riduttore di velocità.
Come funziona un un avvitatore a batteria?
L’utensile, che come detto viene serrato nel mandrino, è trascinato dal motore a corrente continua che può raggiungere una velocità di rotazione superiore ai 1000 giri al minuto. Il motore è perciò dotato di un riduttore. Questo consente di variare la velocità di rotazione del mandrino con continuità ed è azionato dal grilletto posto al di sopra dell’impugnatura.
Il senso di rotazione del motore e quindi dell’utensile può essere invertito schiacciando un apposito tasto posizionato in prossimità del grilletto.
Quando trascinato dal motore l’utensile ruota trasmette alla sua punta una coppia di forze che, a seconda del verso di rotazione (destrorso o sinistrorso), tende ad avvitare o svitare la vite o bullone su cui è applicato.
I modelli più performanti sono dotati di una frizione che permette di regolare la coppia massima applicabile alla vite su cui si lavora. Questo dispositivo serve a non rovinare le teste delle viti che faticano ad avvitarsi. Quando infatti si raggiunge la coppia massima impostata la frizione si stacca ed il motore dell’avvitatore inizia a ruotare liberamente. In questo modo non si consumano le scanalature delle viti.
A cosa servono questi avvitatori ?
Come si è già ampiamente detto gli avvitatori a batteria servono ad:
Avvitare svitare viti bulloni e dadi scegliendo opportunamente l’utensile più adatto alla bisogna.
Forare ferro e legno scegliendo la punta elicoidale adatta. Se lo strumento è dotato della percussione sarà anche possibile forare muri e cemento.
Tipologie e costi.
Sono di tre tipi:
Avvitatori a batteria comuni. Sono quelli fin qui descritti-
Avvitatori a batteria a percussione. Sono dotati oltre che della rotazione del mandrino e quindi dell’utensile anche di un moto battente assiale a quest’ultimo. In questa maniera l’avvitatore si comporta come un martello di massa pari a quella dell’attrezzo. Questa funzione è indispensabile quando si usa l’avvitatore come trapano per forare pareti e cemento.
Avvitatori a batterie ad impulsi. Sono dotati di una di una massa rotante che accumula energia e che improvvisamente liberata trasferendo all’utensile una elevata coppia. Coppia che non provoca eccessive sollecitazioni nell’operatore che impugna lo strumento. Questo, infatti, qualche attimo dopo aver reso disponibile la coppia riprende a ruotare liberamente caricando nuovamente energia. Sono utilizzati per avvitare e svitare viti e bulloni ostinati e fondamentalmente dai gommisti per avvitare e svitare i bulloni che serrano le ruote delle autovetture.
Prezzi.
La forbice dei prezzi è molto ampia, spazia dai 30 euro circa per un avvitatore economico ai 100-120 euro circa per un avviatore con prestazioni medio alte, per toccare e superare i 250 euro per un avvitatore a batteria professionale.
Non necessitano di manutenzione, se si esclude la normale pulizia del mandrino dopo l’utilizzo.
Come scegliere un avvitatore a batteria.
Se si deve acquistare un avvitatore a batteria per effettuare una scelta oculata consigliamo di accertarsi che sia dotato dei seguenti requisiti:
Potenza adeguata. La potenza di un avvitatore è strettamente correlata alla tensione ed alla capacità della batteria dell’attrezzo. Pertanto se per i nostri utilizzi necessitiamo di un utensile molto potente occorrerà sceglierne uno che sia alimentato da una batteria a 18 V e che questa abbia anche una considerevole capacità. Ricordiamo che la capacità di una batteria è correlata alla corrente che è in grado di fornire e che la potenza P è il prodotto di tensione e corrente. Per un avvitatore da utilizzare per i lavori tipici del fai da te basta una batteria con tensione di 12/14 volt.
Coppia di serraggio adeguata. E’ la coppia di forze che il motore è in grado di trasferire alla punta dell’utensile. Si misura in Newton X metro. Un buon avvitatore deve essere in grado di sviluppare una coppia di serraggio pari o superiore ai 10 Nm.
Peso ragionevole. Non deve essere eccessivo in maniera da consentire l’uso anche prolungato dell’attrezzo senza provocare eccessivo affaticamento del braccio. Il peso dell’avvitatore è determinato in massima parte da quello delle batterie. Quindi è consigliabile se si desidera avere un utensile dal peso contenuto (massimo 2 Kg) sceglierne uno con batterie a ioni di Litio.
Ergonomicità del design. L’impugnatura deve essere sagomata in maniera da consentire una presa dell’attrezzo che nel contempo sia comoda e sicura in maniera da poterlo utilizzare in sicurezza anche per lunghi periodi. Inoltre i comandi di inversione della rotazione e variazione di velocità devono essere posizionati in prossimità dell’impugnatura per poter essere azionati con facilità e rapidità.
Variazione continua della velocità di rotazione. Solitamente la velocità di rotazione viene variata con continuità dalla pressione esercitata sul grilletto. Vi sono però anche avvitatori in cui la velocità di rotazione si varia in maniera discreta (sono possibili solo precisi valori). Ovviamente sono meno comodi. Le velocità elevate (superiori a 1000 giri al minuto) servono quando si utilizza l’avvitatore come trapano montando sul mandrino una punta elicoidale.
Ampia gamma di accessori. Gli accessori indispensabili sono costituiti da una vasta tipologia di utensili. In tal maniera montando quello più adatto saremo in grado di avvitare e svitare ogni tipologia di vite o bullone. E’ comodo anche per poter perforare corredare l’attrezzo di un buon numero di punte elicoidali. Altro accessorio non indispensabile ma sicuramente molto comodo è una batteria di ricambio per poter proseguire i lavori quando la principale si scarica.
Luce per illuminare la vite o perno da avvitare o svitare.
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