Cosa sono i blocchi di tufo e quali le caratteristiche dei blocchi impiegati in muratura o nei giardini? Quali le tipologie maggiormente conosciute e utilizzate? Quali sono i prezzi e quali i vantaggi e svantaggi di questo materiale? A queste ed altre domande cerca di rispondere la guida.
I blocchi di tufo sono blocchi di rocce di origine vulcanica che in passato venivano estratti manualmente col piccone, ma che a partire dagli anni cinquanta vengono estratti meccanicamente a mezzo di grosse seghe a motore in grado di assicurare blocchi con tagli perfettamente diritti e paralleli tra loro.Tali blocchi vengono utilizzati largamente in edilizia ed in giardinaggio poichè hanno tra le caratteristiche principali la leggerezza e la facilità di lavorazione.
Il termine tufo viene impropriamente utilizzato per indicare diverse rocce ma più correttamente dovrebbe essere utilizzato per le sole rocce di origine vulcanica. I tufi vulcanici, formati essenzialmente da lapilli emessi durante le eruzioni dei vulcani, sono agglomerati le cui particelle presentano un diametro non inferiore a ¼ di mm e non superiore a 3,2 cm. Il tufo di origine vulcanica veniva estratto.
Tecnicamente i tufi utilizzati come pietra da costruzione, sono i tufi litoidi, ovvero quelli ben lapidificati , porosi, ma compatti e leggeri e più facilmente lavorabili dei comuni laterizi. Vediamo quali sono le caratteristiche essenziali:
Peso specifico |
Il peso specifico del tufo di origine vulcanica oscilla da 1,1 a 1,7 tonnellate/mc, mentre quello della muratura di blocchi di tufo e malta è prossimo ai 1,6 tonnellate/mc. |
Porosità. |
Il tufo è un materiale molto poroso. Grazie alla struttura granulare del materiale, i blocchi trattengono egregiamente la malta, la qualcosa ne facilita e velocizza la posa in opera, nonché assorbe umidità in eccesso che restituisce all’ambiente man mano che diventa arido e asciutto (permeabilità). |
Trasmittanza. |
I blocchi di tufo assicurano un apprezzabile isolamento termico, superiore a quello dei mattoni forati. |
Conducibilità termica. |
Relativamente bassa per i blocchi di tufo, che presentano una scarsa capacità a lasciarsi attraversare dal calore. |
Resistenza alla compressione e trazione. |
In quanto materiale tenero e friabile i blocchi di tufo presentano una resistenza alla compressione (schiacciamento), e trazione non molto elevata. La resistenza del blocco varia in funzione della cava di provenienza e da roccia a roccia. La resistenza delle murature realizzate con blocchi di tufo, risulta influenzata dalla qualità della malta, dalla forma e regolarità dei singoli elementi, dalla cura riposta per la posa in opera. Indicativamente, la resistenza varia da 0,5 a 15 N/mm2. |
Carico di rottura. |
A trazione oscilla dai 7 ai 10 Kg/cm2, a compressione dai 30 ai 70 Kg/cm2. |
Coefficiente di imbibizione. |
Capacità del tufo ad assorbire acqua, è funzione del grado di porosità dello stesso. La capacità ad assorbire acqua aumenta col aumentare della porosità. Si tratta di una grandezza inversamente proporzionale alla resistenza. Per i blocchi di tufo questo coefficiente è piuttosto alto, per cui ne risulta compromesso il valore della resistenza. |
Dimensioni. | Squadrati, a forma di parallelepipedo, i blocchi di tufo vengono offerti in svariate misure, per soddisfare qualsiasi esigenza tecnica ed estetica. In ogni caso, le misure del blocco devono essere tali che lo spessore del muro, nel rispetto del Decreto Ministeriale del 20/11/1987, non scenda al di sotto dei 24cm. A scopo esemplificativo, le dimensioni standard sono del tipo: 30x40x13; 37x20x11; 37x25x11; 37X15x11; 37x11x11. |
A fronte dei numerosi pregi il tufo, come tutte le pietre naturali, presenta anche svantaggi. Esaminiamo i più comuni:
Leggerezza. E’ la caratteristica cui i blocchi di tufo devono gran parte del loro successo nell’ambito delle costruzioni: riescono, infatti, ad assicurare strutture leggere, ma nello stesso tempo con una buona resistenza.
Lavorabilità. Il tufo è un materiale tenero, facile da lavorare, i relativi blocchi sono facili da tagliare e da sagomare, assicurando alla muratura la forma che meglio risponde alle specifiche esigenze.
Decoratività. Caratteristica che migliora nel tempo e che rende i blocchi di tufo apprezzati per arredare aree verdi e giardini (cordoli per aiuole, marciapiedi, muri di cinta, ecc). in quanto si integrano bene con l’ambiente circostante.
Economicità. I blocchi di tufo sono abbastanza economici, rispetto agli altri laterizi, almeno con riguardo alle aree situate in prossimità delle cave, per le quali diventa trascurabile il costo del trasporto. Grazie alle notevoli dimensioni dei singoli blocchi, si riesce ad alzare le pareti molto velocemente, senza considerare che queste sono in grado di sopportare il solaio quasi da subito, tutte circostanze che si traducono a beneficio dei costi di costruzione.
Fragilità strutturale: l’eccessiva porosità e la presenza di vuoti al proprio interno espone i blocchi di tufo a fenomeni di compattamento con conseguenti lesioni del materiale;
Le murature faccia a vista (non intonacate) realizzate con blocchi di tufo, materiali friabile e poroso, possono liberare polvere.
I tufi più porosi potrebbero assorbire umidità, con possibili inconvenienti legati alla gelatività del materiale.
I blocchi di tufo vengono utilizzati in edilizia sin dall’antichità, soprattutto nelle aree del Vicentino, laziali e campane. Gli utilizzi più comuni sono:
Costruzioni. Indicati per costruzioni di altezza contenuta, due massimo tre piani, o per gli ultimi piani della costruzione, sia per muri portanti e divisori che per le tompagnature ovvero dei muri di tamponamento che chiudono il perimetro esterno dei fabbricati. I blocchi di tufo destinati alle costruzioni, devono essere di particolare tipologia, devono cioè essere resistenti agli agenti atmosferici (durevolezza), in particolare al gelo, non contenere resti organici, essere compatibili con le malte, resistere all’acqua, e non devono essere friabili o sfaldabili. Come già accennato i tufi con tali caratteristiche sono quelli di tipo litoide, ovvero rocce ben sedimentate.
Rivestimenti. I cubetti di tufo opportunamente tagliati risultano indicati per rivestimenti murali sia interni che esterni. Posati a vista assicurano un risultato estetico di pregio e di tutto rispetto, grazie soprattutto ai vivaci colori che vanno dal verde al rosso al viola.
Pavimentazioni. Il tufo si presta per pavimentazioni di aree sia pedonali che carrabili. Per le aree carrabili, se private, lo spessore dei blocchi non deve scendere al di sotto dei 12cm, mentre per le aree pubbliche deve essere prossimo ai 15cm. Con spessore dai 7 ai 15cm circa, i blocchi presentano diverse dimensioni: 37x37; 25x25; 37x25 e così via.
Recinzione e muri di sostegno. Oltre che per muri portanti e divisori, i blocchi di tufo risultano indicati per muri di recinzione e muri di sostegno, posati con malta o a secco.
In quanto elementi naturali, i blocchi di tufo la fanno da padrone laddove il fine ultimo è quello di realizzare un manufatto che si integri perfettamente con l’ambiente. E’ il caso delle bordure e cordoli di aiuole e vialetti, aiuole rialzate, muretti di recinzione.
Nei giardini e nelle cascine e case rurali i blocchi di tufo vengono utilizzati per realizzare complementi d’ arredo, dalla fontana al camino, dal forno a barbecue, dalla fioriera alle panchine, ed anche per delimitare aree destinate ai giochi, all’orto, ecc.
E’ stato largamente utilizzato per gran parte delle costruzioni dell’area napoletana e campana degli ultimi 2 millenni. Abbiamo interi paesi costruiti con il tufo e sulle rocce di tufo.
I vulcani che hanno interessato l’attuale Regione Lazio hanno eruttato diverse centinaia di chilometri cubici (Km3) di rocce di tufo, largamente utilizzate nell’ambito delle costruzioni edili, a partire dall’antica Roma, senza interruzioni fino ai giorni nostri.
Tufo bianco pugliese. Originato dalla sedimentazione di rocce calcaree in ambito marino, più propriamente detto calcarenite o tufo calcareo, con una buona resistenza alla compressione, un basso coefficiente di imbibizione, trova largo impiego nelle costruzioni. L’iniziale colore bianco-giallino chiaro col tempo tende a ingrigirsi.
Tufo giallo e grigio viterbese. Tufo di origine vulcanica di diversi colori, dal giallo chiaro al grigio, viene utilizzato nel settore edile (costruzioni, rivestimenti, pavimentazioni), per arredare giardini, realizzare complementi d’arredo.
Come abbiamo più volte detto, il tufo è un materiale tenero che si taglia facilmente. A scopo amatoriale, per segare ad esempio i blocchi di tufo necessari per la bordura di un’aiuola, è sufficiente una sega manuale specifica per tufo, da comprare presso un qualsiasi ferramenta o negozio attrezzato per il fai da te, tipo Leroy Merlin, al prezzo di 20 euro circa. Si tratta di una sega perfettamente uguale al comune segaccio o saracco utilizzato per tagliare la legna, una lama trapezoidale munita di un’impugnatura sistemata ad una delle due estremità, da impugnare con una sola mano. A scopo professionale, per segare il tufo, a partire dall’estrazione dalle cave, si utilizzano seghe mosse a motore.
I blocchi di tufo vanno assemblati (legati uno all’altro) con una malta bastarda, di calce grassa, la cui tenuta è facilitata dalla porosità del tufo. Per lavori fai da te, è possibile acquistarla già pronta all’uso presso negozi di materiali edili in sacchi di plastica da 25 kg.
La posa dei blocchi di tufo non differisce da quella degli altri laterizi:
Puoi approfondire la tecnica di posa consultando la guida: “Posa in opera dei mattoni”. Ricordiamo, comunque, che, come per tutto il pietrame, anche con le pietre di tufo è possibile realizzare murature a secco. |
Posare i blocchi di tufo distanziandoli in modo da assicurare a proprio piacimento una linea di fuga tra i vari elementi.
Completare la posa sistemando nelle fughe un terriccio per il prato o una miscela di sabbia e cemento, in funzione della destinazione dell’area
In funzione della destinazione, il mercato offre elementi in tufo in varie misure ed opportunamente squadrati e sagomati, dalle forme più o meno regolari: blocchi per muri portanti e divisori, piastrelle in tufo per pavimentazioni, cordoli per delimitare le aree, cubetti per rivestimenti, blocchi per scalini con uno spigolo arrotondato “a toro”.
La forbice dei prezzi dei blocchi di tufo è ampia, in funzione delle dimensioni e della provenienza. A scopo esemplificativo il prezzo medio di un blocco 37cmx25x11cm oscilla tra i 60 e gli 80 centesimi di euro, ma può supera l’euro per blocchi da 37cmx27x11,7, mentre il prezzo dei pavimenti in tufo è prossimo ai 5-6 euro a mq.
Curiosità.
C’è chi sostiene che i blocchi di tufo invecchiano bene, lentamente e con naturalezza, a differenza dei blocchi di laterizi moderni (mattoni) che invecchierebbero male e più velocemente. Pertanto, nel breve medio periodo non necessitano di manutenzione. |
Il Consiglio in più.
Le murature in tufo non andrebbero intonacate o quanto meno non subito, per dar modo al tufo di indurirsi a contatto con l’aria, cedendo parte della sua iniziale umidità. Il mancato indurimento, finirebbe per compromettere l’intregrità e la longevità della costruzione. |
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