Bonsai acero palmato

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Il Bonsai acero palmato è tra le piante miniaturizzate più diffuse e apprezzate dai Bonsaisti. L Acer palmatum o Acero palmato fa parte di una famiglia cui fanno capo un centinaio di specie di cui oltre una cinquantina presenti anche in Europa. L’Acero palmato è una pianta a foglie caduche, elegante anche quando è spoglia per la caratteristica forma ad ombrello. Nei mesi autunnali le foglie si colorano di un bellissimo rosso-arancio e le sfumature di colori che assumono le foglie mutano col susseguirsi delle stagioni. E' una specie che si riproduce essenzialmente per talea e margotta. Tale le varie specie di Acero palmato, le più apprezzate per realizzare bonsai sono quelle di origine giapponese in quanto hanno una crescita particolarmente lenta e si prestano bene a farsi plasmare.

Habitat ideale, condizioni climatiche, pratiche colturali e tecniche bonsai.

I Bonsai Acero Palmato sono piante molto resistenti e longeve, che resistono bene alle varie condizioni climatiche, anche se non è consigliabile esporle a condizioni particolarmente avverse. Vanno collocati in un posto soleggiato, bene illuminato, lontano da fonti di calore.

Annaffiatura.

La frequenza con cui innaffiare questi aceri in miniatura dipende dalla stagione, dall'area geografica, dalla grandezza del vaso, dal potere drenante del terriccio. Gli interventi di irrigazione saranno molto diradati durante la stagione invernale (1-2 volte al mese), durante la primavera e l'autunno 1-2 volte alla settimana, una frequenza giornaliera durante la stagione estiva.

Bisogna farsi guidare dal buonsenso, tenendo presente che tutte le piante devono essere innaffiate quando non presentano tracce del precedente intervento ed il terreno al tatto risulta asciutto.

L'operazione deve essere eseguita lentamente e ripetuta 2-3 volte a distanza di qualche minuto per dar modo al terriccio di trattenere una sufficiente quantità di acqua.

Durante l'estate non bisogna innaffiare durante le ore calde e soleggiate. L'acqua deve essere versata direttamente sul terriccio evitando di bagnare le foglie che finirebbero per essere danneggiate in presenza di condizioni climatiche estreme.

Durante la stagione invernale bisogna rimandare l'intervento se si preannunciano pericolose gelate.

Concimazione.

Come per tutti i bonsai, anche per l'acero giapponese la concimazione riveste una grande importanza. Essa mira ad integrare periodicamente gli elementi nutritivi di cui la pianta ha bisogno in considerazione delle limitate dimensioni del vaso e quindi della quantità di substrato. La concimazione accompagna l'acero durante il periodo di intensa vegetazione, da marzo a settembre, e va sospesa durante i mesi caldi di luglio e agosto. Utilizzando un concime liquido da diluire nell'acqua utilizzata per innaffiare è sufficiente intervenire ogni 15 giorni.

Prima di fertilizzare bisogna provvedere a bagnare il terreno. L' intervento deve essere sospeso durante la fioritura ed i periodi particolarmente torridi della stagione estiva.

Rinvaso.

Il rinvaso è un'operazione da eseguire alla fine del riposo vegetativo, annualmente o ad anni alterni durante i primi anni di vita della piante, ogni 4 o 5 anni quando la pianta diventa adulta. Con il rinvaso si sostituisce il vaso ed il terriccio, vengono rimosse le eventuali radici malate e tagliate quelle più grandi a favore di quelle sottili che meglio contribuiscono ad alimentare il Bonsai. Il vaso per forma e dimensione deve essere scelto in funzione delle esigenze della pianta, in particolare all'imponenza della massa radicale e all'andamento da imprimere alla radici.

Il terriccio deve assicurare un buon drenaggio in quanto l'acero palmato è una pianta che teme il marciume radicale ed è consigliabile utilizzare un substrato composto per il 50% da terriccio universale e per il resto da sabbia e argilla in parti eguali.

Con il rinvaso si deve provvedere a sistemare sul fondo del vaso una griglia per proteggere i fori di drenaggio, formando una barriera alla dispersione del terriccio durante le innaffiature e scongiurare attacchi da parte dei parassiti animali e vegetali.

Potatura.

Per gli interventi di potatura del bonsai, che mirano a conferire alla pianta la forma più appropriata senza stravolgerne il portamento che la specie presenta in natura, il periodo miglioreper la potatura di formazione - è quello prossimo alla fine del riposo vegetativo, quando la pianta si sta preparando per la nuova vegetazione (fine inverno-inizio primavera). Durante l'anno agli interventi di formazione seguono saltuari interventi di mantenimento per consolidare la forma raggiunta, eliminando rami con andamento irregolare, rami spezzato o che comunque presentano patologie. Gli interventi vanno eseguiti con attrezzi specifici con lame affilate e disinfettate. Bisogna trattare i tagli più grandi con creme cicatrizzante che oltre a velocizzare la guarigione creano una barriera all'attacco dei parassiti. I garden center attrezzati per la realizzazione e cura dei bonsai offrono un Kit di attrezzi composto dalle forbici per le radici, dalle forbici per le foglie e da varie cesoie diverse per forma e grandezza in funzione del rame da recidere. Durante i periodi di intensa vegetazione agli interventi di potatura di formazione e di potatura di mantenimento si aggiungono quelli di pinzatura e cimatura.

Applicazione di fili, pesi e tiranti.

Oltre agli interventi di rinvaso e potatura di rami e radici, l'arte bonsai prevede l'applicazione di fili, pesi e tiranti per correggere l' orientamento dei rami. I fili sono di rame, un materiale dolce e malleabile che si adagia con dolcezza al ramo da correggere, di diametro di 2-3mm in funzione della grandezza dei rami da trattare. Questi tutori si possono acquistare presso i garden center attrezzati per la cura dei Bonsai. Anche se i fili possono essere applicati durante l'intero anno, il periodo migliore durante il quale i rami meglio rispondono alle correzioni coincidono con la stagione vegetativa. Bisogna intervenire possibilmente sui rami giovani più disponibili alle correzioni perchè più flessibili, qualità quest'ultima che migliora se all'intervento si fa precedere un intervento di irrigazione alcune ore prima. I tiranti che mirano ad imprimere ai rami una direzione parallela al suolo possono essere legati al bordo del vaso. I fili e tiranti una volta applicati vanno lasciati per diversi mesi in quanto una volto rimossi i rami tendono ad assumere la forma iniziale. Per evitare di danneggiare i rami nei punti di ancoraggio i fili sono coperti con una guaina morbida.

Il Bonsai acero palmato, pur essendo una piante molto forte, teme l'attacco degli Afidi e del ragnetto rosso da cui difendersi con cadenzati interventi preventivi con insetticida. Durante la stagione autunnale possono essere interessate dal cosiddetto mal bianco o manna, una polvere bianca che invade il fogliame, patologia in genera causata dall'ambiente molto umido e non sufficientemente areato. In questo caso, la migliore cura, dopo aver sfoltita la chioma se necessario per dare modo all'aria e alla luce di interessare tutti i punti della pianta, bisogna assicurare al bonsai un posto più sano.

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