Bonsai ginepro

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Il Bonsai ginepro, pianta conifera, è una specie forte e resistente che vive tranquillamente all’esterno a cielo aperto durante l’alternarsi delle stagioni, senza richiedere particolari cure e protezioni. Una pianta che si presta senza eccessive sofferenze agli interventi dell’Arte Bonsai, qualità che ne fanno una delle specie maggiormente apprezzate dai maestri bonsaisti giapponesi. Si riproduce per seme e per talea.

Habitat ideale e condizioni climatiche.

Sebbene il Bonsai ginepro reagisce egregiamente alle varie situazioni climatiche, con riguardo alle condizioni estreme quali caldo torrido e temperature glaciali è opportuno prendere delle precauzioni. Con la colonnina del mercurio che scende sotto zero con minacce di pericolose gelate è opportuno proteggere il Vaso del bonsai ossia la massa radicale che rappresenta il punto di debolezza. Rappresenta una specie di certo non miracolosa, ma vale sempre la pena di assicurargli una postazionesoleggiata, bene illuminata, arieggiata ma non ventilata.

Pratiche colturali:

Annaffiatura.

Il Bonsai ginepro è una pianta in miniatura che teme l’acqua in eccesso, per cui gli interventi di annaffiatura vanno eseguiti durante tutto l’anno, ma solo quando il terreno risulta completamente asciutto, della qualcosa bisogna essere certi. In caso dubbio conviene rimandare l'intervento di qualche giorno.

E' opportuno verificare la qualità e lo stato del terriccio, per stabilire se è in grado di assicurare un sufficiente drenaggio dell'acqua, non perdendo di vista che un eccesso d’acqua che ristagni per carenza di drenaggio può determinare il marciume delle radici, compromettendo seriamente la salute del nostro Bonsai ginepro. E’ necessario tenere presente che le piante comprate nei Centri Commerciali, ma anche in vivai,  spesso sono piante d’importazione che presentano un terriccio compatto e poco drenante, per cui vanno rinvasate non appena possibile, procedendo semmai ad un rinvaso soft, senza mettere completamente a nudo le radici, se il momento non è quello indicato.

Concimazione.

Bisogna integrare l’alimentazione che la pianta riceve dalla natura con i necessari interventi di concimazione da eseguire mensilmente durante il periodi di vegetazione, da marzo a settembre, evitando di intervenire durante il periodo più caldo della stagione estiva, ossia durante il mese di Luglio e la prima quindicina di Agosto. Scopo delle periodiche concimazioni è quello di integrare i nutrienti che tendono a diventare insufficienti con una certa frequenza per la contenuta quantità di terriccio che ospita le radici del bonsai. Nonostante il concime granulare viene assorbito più lentamente, si preferisce usare concime liquido da diluire nell'acqua destinata all'innaffiatura.

Rinvaso.

Il rinvaso del bonsai, intervento da effettuare durante il periodo di riposo vegetativo (fine autunno – inizio primavera), unitamente alla potatura, rappresenta uno degli interventi determinanti perché il ginepro da grande possa diventare un Bonsai apprezzato e di valore.

Con l’operazione di rinvaso si provvede a sostituire il terriccio, utilizzando un vaso di dimensioni adeguate alla nuova grandezza del Bonsai, provvedendo a proteggere i fori di drenaggio coprendoli con la prevista griglia o con del pietrisco. In questo modo si crea una protezione alla dispersione del terriccio durante l’innaffiatura e nello stesso momento si crea una barriera agli eventuali parassiti animali.

Il substrato deve assicurare un adeguato drenaggio. Risulta indicata una miscela a base di sabbia, composta per il 40% da sabbia, per il 10% da torba e per il 50% da terriccio universale.

Il rinvaso è l'occasione per ridimensionare la massa radicale, provvedendo a recidere le radici voluminose per creare spazio ai capillari più utili all'alimentazione del bonsai.

Potatura.

Altro fondamentale intervento per la correzione del Bonsai ginepro è rappresentato dalla potatura. Gli interventi di potatura, da eseguire a partire da autunno inoltrato fino agli inizi della stagione primaverile, comprendono quelli particolarmente incisivi, detti di formazione, i quali mirano, come si desume dal nome, a formare il Bonsai, ossia ad assicurare alla pianta miniaturizzata la forma pensata. La potatura di formazione viene affiancata da potature di mantenimento che mirano a consolidare il risultato raggiunto, con essa vengono tagliati i rami con andamento irregolare, spezzati o malati.

Bisogna utilizzare attrezzi specifici con lame affilate, che assicurano tagli netti da coprire con mastice cicatrizzante, al fine di creare una barriera ai parassiti e velocizzare la guarigione. Durante il periodo vegetativo, interventi di pinzatura e cimatura assicurano al Bonsai il giusto equilibrio vegetativo.

Il Kit attrezzi di cui la totalità degli appassionati dispone prevede una serie di piccole cesoie, di forma e grandezza diverse in funzione della consistenza del ramo da potare, le forbicine per foglie, le forbicine per le radici.

Applicazione di fili e tiranti.

Oltre che con gli interventi di potature e rinvasi, durante la stagione vegetativa, l'applicazione di fili e tiranti contribuiscono in maniera determinante ad imprimere ai rami ed al tronco la forma di proprio gradimento, un portamento di pianta vissuta, senza alterarne il naturale portamento.

Si preferisce intervenire sui rami giovani più flessibili e sensibili alle correzioni. I fili del diametro di un paio di millimetri sono di rame, materiale facile da piegare. Sono rivestiti con una guaina di gomma per evitare di danneggiare la corteccia dei rami nei punti di ancoraggio. Per migliore la flessibilità dei rami da trattare e scongiurare pericoli che si possono spezzare, alcune ore prima dell'intervento è opportuno innaffiare la piana.