Il Bonsai mandarino è un Bonsai facile da realizzare e curare sul balcone, terrazzo o veranda, dal momento che si tratta di una piante forte che non richiede cure particolari, anche se bisogna tener presente che il mandarino ha un frutto abbastanza grande per cui non risulta particolarmente indicato per diventare un'apprezzata pianta in miniatura. I manuali dei Bonsaisti, per i bonsai da frutto, consigliano di orientare la scelta verso le specie a frutto più piccolo come il ciliegio.
Ciò premesso, passiamo alle tecniche bonsai e alle tradizionali cure colturali, per realizzare e prendersi cura del bonsai mandarino.
Il Bonsai mandarino va collocato in modo che possa godere del pieno sole in un luogo non particolarmente ventilato. Come la quasi totalità dei Bonsai da frutto, è un bonsai da esterno anche se, evitando le alte temperature e l'aria asciutta dei termosifoni, è possibile tentare di ospitarlo in casa.
I Bonsai mandarino si riproducono per talea, margotta e per semi. Con riguardo alla riproduzione per semi, diciamo che, a differenza della maggior parte dei Bonsai da frutto, i cui semi non possono essere seminati in qualunque momento perché in letargo, i semi degli agrumi e quindi dei mandarini devono essere interrati non appena recuperati dal frutto. |
L’innaffiatura è operazione che accompagna l’alberello in miniatura per tutto l’anno con una frequenza che dipende dalla zona climatica, dalla temperatura, dalla grandezza del vaso dalla quantità e qualità del terriccio, dal potere drenante. A scopo puramente indicativo, ma molto conta il buonsenso e l'esperienza, durante la stagione estiva bisogna innaffiare tutti i giorni, durante l'inverno 1-2 volte al mese, durante le stagioni intermedie 2 volte alla settimana. In ogni caso prima di una nuova innaffiatura bisogna attendere che il terreno sia asciutto. Bisogna evitare di innaffiare durante la stagione invernale se si prevedono gelate e durante le ore calde della stagione estiva. Durante le stagioni calde è opportuno innaffiare di sera perché con il fresco della notte il terriccio si conserva umido per più tempo, ma va bene anche di mattina presto, mentre d'inverno bisogna innaffiare durante le ore più calde della giornata. Bisogna innaffiare direttamente sul terreno e lentamente per dare al terriccio la possibilità di trattene una sufficiente quantità d'acqua.
Tenuto conto della grandezza del Vaso e della limitata quantità di nutritivi, per il Bonsai mandarino gli interventi di concimazione rappresentano un intervento importante.
Il periodo migliore per la concimazione è quello della stagione vegetativa, con esclusione dei mesi di Luglio ed Agosto particolarmente caldi e durante la fioritura. Bisogna utilizzare un concime liquido da diluire nell'acqua utilizzata per l'innaffiatura, dopo aver bagnate adeguatamente il terreno. Si consiglia un intervento ogni 25-30 giorni.
Come per tutti gli alberi da frutto la tecnica Bonsai prevede una serie di interventi, quali potatura e rinvaso, abbinati a trattamenti con tutori e fili di rame.
Per la potatura di formazione i periodi migliori sono rappresentati dalla stagione autunnale e primaverile, prima che la pianta riprenda la nuova attività vegetativa.
Con essa si cerca di imprimere al bonsai la forma di proprio gradimento, nonché stabilire un certo equilibrio tra produzione e vegetazione. In particolare va sfoltita la chioma per permettere alla luce ed al calore del sole di interessare tutta la pianta.
Durante l'anno seguono piccoli interventi di mantenimento per consolidare la forma realizzata fino a quel momento, provvedendo a recidere i rami ritenuti inutili per la forma che ci siamo prefigurati, gli eventuali rami spezzati o malati.
La potatura del Bonsai mandarino va eseguita quando l'albero in miniatura è in salute, in quanto per la cicatrizzazione dei tagli disperde grosse energie e va praticata con attrezzi di grandezza compatibile con quella del Bonsai. La totalità dei bonsaisti dispongono di un kit che prevede una serie di piccole cesoie, forbici per le foglie e le forbici per le radici.
Il rinvaso del bonsai mandarino va eseguito durante il periodo di riposo vegetativo, ad anni alterni per i primi anni di vita della pianta. Il numero degli interventi diminuiscono ma mano che il bonsai diventa adulto. Per un bonsai mandarino adulto è sufficiente rinvasare ogni 4-5 anni.
Con il rinvaso, va sostituiti il vaso, il terriccio ed accorciate le radici più grandi. Con le apposite forbici per radici si rimuovono parzialmente le radici più grandi e quelle eventualmente malate per favorire la crescita delle radici capillari, che in misura maggiore concorrono a nutrire la pianta. Il nuovo terriccio deve assicurare un buon drenaggio. Risulta indicato un substrato composto per metà da terriccio universale e per metà da sabbia e torba in parti eguali. Anche il vaso per forma e dimensioni deve rispondere alle esigenza della pianta, in particolare il vaso deve essere abbastanza profondo per permettere alle radici di crescere in profondità. Le radici degli alberi da frutto non prediligono una forma a raggiera.
L'applicazione di fili, pesi e tiranti per modellare la chioma, nel rispetto della forma che il mandarino presenta in natura, può essere eseguita durante tutte le stagioni, ma durante quella vegetativa è possibile operare sui rami più giovani che rispondono meglio all'intervento perché particolarmente flessibili. Questa qualità può essere migliorata innaffiando il Bonsai mandarini alcune ore prima prima di applicare i tutori. Questi ultimi devono essere lasciati agire per diversi mesi per cristallizzare i risultati raggiunti ed evitare che una volta rimossi i rami tendono ad assumere la forma originaria.
I fili sono di rame, materiale facile da piegare, e presentano un diametro di un paio di millimetri. Sono rivestiti con una guaina per evitare di danneggiare i rami nei punti di legatura.
Il Bonsai mandarino, come i Bonsai delle altre specie di agrumi, temono l’attacco delle cocciniglie. Questi parassiti sottraggono linfa alla pianta che manifesta un lento deperimento. Le piante infestate da questo parassita presentano sui rami incrostazioni biancastre che vanno rimosse manualmente con una spazzolino. In alternativa, preventivamente o in fase di attacco del parassita, è possibile spruzzare sul fogliame olio di pino. Una confezione da 500ml è reperibile presso un garden center al prezzo di 8-10 euro circa. |
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