Bonsai rosmarino

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Il rosmarino in qualche misura è una pianta che nasce Bonsai, date le sue dimensioni e quelle delle sue foglie, ma anche in virtù del portamento e all’aspetto vissuto che dimostrano il tronco ed i relativi rami. E'  una pianta che generalmente mal si presta agli interventi correttivi dell’Arte Bonsai.

Il rosmarino si riproduce per margotta, seme e per talea, ma per la realizzazione del Bonsai è preferibile ricorrere alla pianta raccolta in natura, operazione da eseguire tassativamente nella stagione invernale. Specie sempreverde, è una pianta  che cresce spontaneamente nelle zone aride dell’area mediterranea.

Habitat, condizioni climatiche, terreno e cure colturali.

Il Bonsai rosmarino è una pianta da posizionare all’esterno in un luogo particolarmente soleggiato anche nei periodi più caldi, ma, come la maggior parte dei Bonsai da esterno, va preservata da condizioni climatiche estreme, con temperatura sotto lo zero.

Annaffiature e nebulizzazioni della chioma .

Il Bonsai Rosmarino cresce bene in terreni asciutti per cui non necessita di frequenti e abbondanti innaffiature, ma di interventi misurati da effettuare quando tutto il terreno che avvolge la massa radicale risulta asciutto, anche se durante le stagioni calde predilige le salutari nebulizzazioni della chioma.

Bisogna innaffiare lentamente e ripetere l'operazione a distanza di pochi minuti per dar modo al terriccio di trattenere una sufficiente quantità d'acqua. Bisogna evitare di innaffiare durante le ore calde delle giornate estive e durante la stagione invernale quando si prevedono gelate. Durante le stagioni calde bisogna innaffiare di mattino presto o sera tardi, meglio di sera in quando il terreno dopo l'intervento si mantiene umido per più ore durante la nottata.

Concimazione.

Gli interventi di concimazione si rendono necessari per integrare i nutrienti che tendono a diventare insufficienti, in considerazione della limitata quantità di terreno che ospita la massa radicale. Essi accompagnano la vita del Bonsai rosmarino durante l’intero anno, con eccezione dei mesi che fanno registrare condizioni estreme di caldo e di freddo. Si preferisce utilizzare un concime liquido diluito nell'acqua destinata all'irrigazione. La fertilizzazione deve essere eseguita a terreno bagnato.

Rinvaso.

In occasione degli interventi di rinvaso del bonsai, da eseguire ad anni alterni all’inizio della stagione primaverile o di quella autunnale, diventa determinante assicurare al piccolo albero un terriccio fortemente drenante.

Col rinvaso si provvede a sostituire il vaso del bonsai e ridimensionare le radici, a partire da quelle particolarmente legnose. Risulta indicato un composto formato per il 50% da terriccio universale, per il 20%torba ed il 30% sabbia. In occasione del rinvaso, prima di riempire il vaso di terriccio, bisogna proteggere i fori di drenaggio con una griglia o con uno strato di pietrisco. La griglia impedisce all'acqua di drenaggio di trascinare piccole quantità di terriccio in occasione delle innaffiatura. Inoltre, crea una barriera all'eventuale attacco da parte dei parassiti sia animali che vegetali.

Potatura.

Il Bonsai Rosmarino è oggetto di interventi di potatura durante la stagione invernale, ossia durante il periodo di riposo vegetativo, interventi che non creano al Bonsai uno stress particolare. A tali interventi di potatura di formazione, seguono durante l'anno interventi di mantenimento, mentre durante la stagione vegetativa si interviene con la pinzatura.

Con gli interventi di formazione si cerca di formare lo scheletro della pianta, mentre con gli interventi di mantenimento si mira a consolidare il risultato raggiunto. In occasione di questi ultimi interventi, si provvede a recidere i rami con portamento irregolare, i rami secchi e spezzati o comunque interessati da patologie o parassiti. Le ferite dei rami più consistenti vanno coperte con una crema cicatrizzante. Questo mastice, oltre a velocizzare la cicatrizzazione delle ferite crea una barriera ai parassiti sia animali che vegetali.

Interventi correttivi dell'arte bonsai: applicazione di fili, pesi e tiranti.

Il rosmarino ha un legno delicato che non sopporta i vari tutori, quali pesi, tiranti e fili, per cui si può intervenire col classico filo di rame solo per piccole correzioni da effettuare durante la stagione invernale. Il filo di rame presenta un diametro di 2-3 mm ed è rivestito con una guaina di gomma per evitare di danneggiare la corteccia dei rami nei punti di ancoraggio.

Per quanto riguarda i parassiti che infettano normalmente i bonsai, il Rosmarino è una pianta quasi immune da patologie e attacchi di parassiti.

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