La centralina rappresenta l’elemento fondamentale per l’automazione dell’impianto d’irrigazione. Esistono diversi tipi di dispositivi, alimentati a corrente o a pile ricaricabili, non molto costosi e di facile montaggio. Scopriamone tipi e prezzi.
La centralina per irrigazione è il dispositivo che permette di automatizzare l’impianto di irrigazione. Com’è noto gli impianti di irrigazione possono essere manuali o automatizzati. Per automatizzare l’impianto irrigazione del proprio giardino o terrazzo è necessaria una centralina che apra e chiuda l’afflusso dell’acqua in determinati orari e per una la durata stabilita.
Puoi approfondire come realizzare un impianto di irrigazione automatico per balcone o terrazzo.
Esistono vari tipi di centraline per l’irrigazione:
In funzione della tecnologia con cui viene realizzato il dispositivo programmabile avremo:
In funzione del numero di linee che consentono di pilotare:
Il tipo più semplice è costituito da una elettrovalvola e da un interruttore orario elettromeccanico noto anche come timer
Timer elettromeccanico. |
Il timer elettromeccanico è un orologio elettrico (si muove perché alimentato elettricamente) che ad un orario preimpostato chiude un interruttore, che cortocircuita due morsetti, e lo mantiene chiuso per un intervallo di tempo anch’esso prestabilito.ll tipo più semplice reca sulla corona del quadrante dell’orologio dei piolini detti cavalieri. Piolini che possono sollevarsi o abbassarsi con la semplice azione delle dita. Quando il cavaliere è abbassato passando davanti alla freccetta che segnala l’ora esatta fa scattare un interruttore che cortocircuita due morsetti del temporizzatore.Il numero dei cavalieri presenti sulla corona dipende dal tempo minimo per cui si vuol mantenere chiuso l’interruttore. Infatti finché il cavaliere (ruota in senso orario insieme alla ghiera) transita sul comando dell’interruttore questo resta schiacciato quindi la sua dimensione determina la durata minima del cortocircuito dei morsetti. L’elettrovalvola è praticamente un rubinetto che consente o blocca il passaggio di un liquido che l’attraversa. La sua apertura è azionata da un comando elettrico (passaggio di corrente). La corrente passando in una bobina genera un campo magnetico che attira una ancoretta metallica che sollevandosi libera una membrana che sollevandosi consente il passaggio del fluido. Quando la corrente nella bobina si annulla l’ancoretta viene riportata nella sua posizione originaria da una molla di richiamo e pigia nuovamente sulla membrana che bloccherà il passaggio del fluido. |
In esso il timer pilota una elettrovalvola.
All’orario impostato l’interruttore si chiude e chiudendosi collegherà il neutro ad uno dei due poli del morsetto a cui è collegata l’elettrovalvola.
Poiché la fase è già collegata direttamente all’altro polo ai capi dell’elettrovalvola si stabilirà una tensione di 220 volt. Per effetto di tale differenza di potenziale circolerà corrente nell’elettromagnete dell’elettrovalvola e si aprirà il passaggio all’acqua che così sarà libera di scorrere.
Trascorso l’intervallo di tempo impostato sul timer l’interruttore si aprirà ed il neutro si interromperà annullando la tensione ai capi dell’elettrovalvola che si chiuderà fermando il passaggio dell’acqua.
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