Irrigazione automatica: sistemi per terrazzo, balcone, giardino ecc

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Gli impianti di irrigazione automatica permettono di effettuare una distribuzione d’acqua regolare, costante ed omogenea nel tempo. Vediamo quindi quali sono i sistemi di irrigazione automatica e quando utilizzarli.

    Indice Articolo:
    1. Caratteristiche
    2. Com'è fatto?
    3. Tipologie ed utilizzo

Che cos’è l’irrigazione automatica?

Iniziamo col chiarire cos’è l’irrigazione. L’irrigazione, come lascia presagire la radice latina della parola, è un sistema mediante il quale l’acqua viene addotta a piante e più generalmente a colture. Naturalmente l’irrigazione è automatica se l’impianto o il sistema con cui si garantisce l’afflusso di acqua alle piante va in funzione in maniera automatica, ossia indipendentemente dall’intervento dell’uomo. Quindi ad intervalli di tempi prefissati e per una durata prestabilita.

Puoi approfondire caratteristiche e tecniche dell'irrigazione.

Com’è fatto un sistema di irrigazione automatica?

In linea di principio, e quindi senza entrare troppo nei dettagli tecnici, un sistema di irrigazione automatico è normalmente costituito da:

Elettrovalvola idraulica.

Per effetto di un segnale elettrico (una tensione V) l’elettrovalvola inizialmente chiusa si apre e lascia passare l’acqua. In condizioni di riposo la pressione nelle camere 1 e 2 è la stessa e la pressione della molla spinge la membrana sull’apertura dello scarico impedendo il passaggio dell’acqua. Quando la tensione di alimentazione dell’elettromagnete, inizialmente pari a 0, sale al valore V questo scatta e apre il piccolo condotto che lascia defluire l’acqua dalla camera 1. Il deflusso di acqua abbassa la pressione nella camera 1 e per effetto del gradiente che si crea la membrana sale e lascia defluire l’acqua. Quando la tensione V ai capi dell’elettromagnete si annulla il condotto si richiude ed in breve tempo il gradiente di pressione tra le due camere si azzera e automaticamente la membrana si abbassa bloccando il passaggio dell’acqua.

Temporizzatore: apparecchio elettrico, elettromeccanico, elettronico.

Serve ad azionare, a mantenere in funzione ed a spegnere, per un tempo programmato a priori, altre apparecchiature alimentate elettricamente ad un orario preciso stabilito a priori.E’ costituito, nella versione elettromeccanica, da un orologio elettrico che reca esternamente una corona di levette denominate cavalieri. Corona che si muove in maniera solidale alle lancette dell’orologio.I cavalieri si possono abbassare e quando sono abbassati al passaggio sotto la freccetta chiudono un interruttore che rimarrà chiuso finché esso transita sotto di essa. Ciascun cavaliere impiega 15 minuti per transitare completamente. Sollevando un opportuno numero di cavalieri si può ottenere che l’interruttore rimanga chiuso per il tempo che si desidera.Se detto interruttore è interposto su una linea alimentata a 220 Volt sarà possibile ottenere agli altri 2 capi della linea una eguale tensione all’orario che si desidera (sollevando il cavaliere in corrispondenza di detta ora e per il tempo che si desidera), (sollevando in maniera contigua il giusto numero di cavalieri: per ogni ora occorre spostarne 4).

  • Un apparato che consenta il trasporto dell’acqua dalla sorgente al luogo dove sarà utilizzata. Solitamente sono tubi che possono essere fatti in vari materiali: rame, pvc, polietilene, etc. Possono essere a vista o se la dislocazione lo consente come ad esempio negli impianti di irrigazione dei giardini interrati.
  • Irrigatori. Sono la parte terminale del circuito di irrigazione e sono apparati che distribuiscono l’acqua in prossimità delle piante e colture.

Tipologie ed utilizzo: balcone, terrazzo, giardino.

I sistemi di irrigazione automatici possono essere di vari tipi per soddisfare le varie esigenze colturali. Possono essere:

  • Fuori terra se si sviluppano tutto all’esterno.
  • Interrati o a scomparsa se richiedono tubature interrate e quindi si prestano a sistemi di irrigazione per giardini. Gli irrigatori vengono spinti fuori dal terreno dalla pressione dell’acqua quando sono in funzione, per rientrare nel loro alloggio quando l’elettrovalvola, comandata dalla centralina, interrompe l’afflusso di acqua.
  • Statici. Sono il tipo più semplice ed anche i diffusi più in quanto non hanno parti in movimento. Dispongono di ugelli regolabili che consentono di variare l’arco di irrigazione nei 360°.
  • Dinamici. Sono una tipologia molto più complicata dei precedenti in quanto recano una sorta di turbina che permette al getto di acqua di ruotare nell’arco di 360°. Consentono inoltre di irrigare delle aree parecchio più ampie di quelle irrigate da quelli statici. In quanto permettono getti che raggiungono distanze ben più importanti.
  • A goccia o gocciolatori. Distribuiscono alle piante l’acqua goccia a goccia e perciò permettono di fornire ad ogni singola pianta e vaso la giusta quantità di acqua riducendo al minimo ristagni, sprechi e debordamento. Sono particolarmente utilizzati per impianti di irrigazione di balconi e terrazzi dove sussiste la necessità di impedire il gocciolamento di acqua ai piani inferiori.

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