Materiali inerti: cosa sono? Caratteristiche, utilizzo e prezzi

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Cosa sono i materiali inerti.

Gli inerti, o anche aggregati, sono materiali utilizzati nell’edilizia, prevalentemente per la preparazione delle malte, la cui caratteristica principale è quella di non partecipare alle reazioni del legante (da qui inerti) che conducono all’indurimento della miscela.

Volendo essere più precisi essi sono dei materiali di origine rocciosa (lapidei) che sono sciolti nella malta secca e che con l’aggiunta di acqua, che innesca le reazioni del legante, induriscono unitamente agli altri componenti formando un conglomerato solido unito e coerente (da qui aggregati) che col trascorrere del tempo acquista resistenza meccanica agli sforzi.

Gli inerti utilizzati in edilizia provengono per triturazione, naturale e/o artificiale, da particolari tipologie di rocce.

Le rocce da cui si ricavano possono essere:

Gli aggregati sebbene non partecipino alle reazioni che conducono alla presa ed indurimento delle malte, concorrono in maniera sostanziale a determinarne le caratteristiche fondamentali.

Il loro utilizzo nella preparazione delle malte determina i seguenti benefici:

Puoi approfondire tipi e caratteristiche delle malte.

Classificazione degli aggregati.

Gli inerti di norma si classificano in:

In funzione stretta delle loro dimensioni gli aggregati possono differenziarsi in:

Caratteristiche degli inerti.

Le più importanti caratteristiche di un aggregato, che ne determinano anche le proprietà e quindi l’utilizzo, sono:

Utilizzo di questi materiali nei vari tipi di malte.

Come già si è avuto modo di accennare gli inerti, pur non partecipando alle reazioni che portano alla presa ed all’indurimento della malta, con le loro caratteristiche (essenzialmente le loro dimensioni) influenzeranno le proprietà delle malte che da loro si ottengono e quindi determineranno gli utilizzi delle stesse. Con più precisione si può dire che:

Costo dei materiali inerti.

I prezzi dei materiali inerti dipendono dalla provenienza (naturale, artificiale, da materiale di demolizione), dalla granulometria, dalla qualità (assenza di porosità, resistenza, presenza di impurità, eventuale presenza di cloruro e zolfo, ecc), ed anche dalla distanza dai luoghi di produzione.

Altro elemento che concorre alla formazione del prezzo è la presenza o meno della marcatura “CE”, che certifica l’esistenza dei requisiti minimi richiesti per la commercializzazione dei prodotti nell’ambito dell’Unione Europea.

A scopo indicativo:

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