Muri in cemento armato: caratteristiche, tipi e costi

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I muri in cemento armato vengono realizzati, con una unica gettata di calcestruzzo, armato con un telaio di tondini di acciaio, in un apposito stampo detto cassaforma. Scopriamo le caratteristiche delle varie tipologie di questi muri.

    Indice Articolo:

Caratteristiche dei muri in cemento armato.

I muri in cemento armato, o volendo essere più rigorosi in calcestruzzo armato, vengono realizzati, con una unica gettata di calcestruzzo armato in un apposito stampo noto come cassaforma.

Ricordiamo che un muro è una struttura architettonica monolitica (costituita da vari elementi ma legati tenacemente gli uni agli altri in maniera non distaccabile) di forma regolare e con sviluppo verticale in cui due dimensioni e precisamente l’altezza e la larghezza sono preponderanti rispetto alla terza che è lo spessore.
Ricordiamo poi che il calcestruzzo è una miscela di materiali eterogenei formata da:
  • acqua;
  • cemento di Portland;
  • inerti suddivisi in: sabbia ossia elementi silicici con dimensioni comprese tra un minimo di 2/10 di mm ed un massimo di 2mm; pietrisco o ghiaia ossia elementi rocciosi con dimensioni comprese tra i 5mm ed i 5cm.
Il dosaggio tipo per un metro cubo di calcestruzzo ha le seguenti proporzioni:
  • 300 Kg di cemento di Portland;
  • 400 litri di sabbia di fiume;
  • 800 litri di pietrisco;
  • acqua quanto basta.

Per ottenere il calcestruzzo armato o cemento armato si annega in una gettata di calcestruzzo fresco (appena preparato è un composto molto fluido) una armatura a telaio costituita da tondini di acciaio tra loro interconnessi.

Approfondisci le caratteristiche del calcestruzzo armato.

Come vengono realizzati i muri in cemento armato?

Come abbiamo visto i costituenti fondamentali di una muratura in cemento armato sono: il calcestruzzo liquido e l’ armatura.

Per assemblarli è necessario uno stampo che abbia medesima dimensione e forma del manufatto che si intende realizzare e che costituisca una sorta di negativo di quest’ultimo.

  • Il primo passo è quindi la realizzazione di questo stampo, ovvero la cassaforma. La tipologia più semplice di cassaforma la si realizza costruendo uno scatolato con tavole di legno inchiodate tra loro ed eventualmente irrobustito con un adeguato numero di tiranti metallici trasversali tra le due pareti per evitare che il peso della colata di calcestruzzo ne provochi lo spanciamento.
  • Una volta costruita la cassaforma si realizza all’interno il telaio di tondini che costituirà l’armatura.
  • Quindi si effettua la colata di calcestruzzo avendo cura di vibrarlo in maniera che nella sua massa non si formino sacche d’aria che, ad avvenuta solidificazione, comprometterebbero la solidità della struttura.
  • La cassaforma in legno verrà poi rimossa dopo 2 o 3 giorni (il tempo che deve rimanere in opera dipende da molti fattori, temperatura, ventilazione, dimensioni della parete, etc.) quando cioè sarà terminata la fase presa del cemento in maniera che la struttura possa auto sorreggersi.
  • La fase di indurimento che fa seguito alla presa e che conferirà al muro le finali caratteristiche di resistenza ai carichi terminerà dopo circa una trentina di giorni.

La collaborazione tra calcestruzzo ed armatura metallica darà al muro in cemento armato non solo ottime doti di resistenza alla compressione che sono tipiche del calcestruzzo ma anche buone caratteristiche di resistenza alla trazione che sono tipiche dell’armatura d’acciaio.

Tutto ciò perché la perfetta aderenza della miscela cementizia ai tondini consente di trasferire totalmente a questi gli sforzi di taglio. Nei cantieri edili di consistenti dimensioni, in cui vi è esigenza di standardizzare le procedure per velocizzare al massimo le operazioni ed abbattere i costi di mano d’opera, le casseforme non si realizzano più con il legno ma si preparano utilizzando elementi modulari in metallo che si recuperano o in polistirolo a perdere.

Tipologie delle murature in calcestruzzo armato.

Uno dei criteri che più comunemente viene utilizzato per classificare le pareti in cemento armato è quello che fa riferimento alle funzioni cui queste ultime sono deputate a svolgere.

Secondo tale criterio potremo perciò avere:

  • Muri o pareti contro terra. Sono le pareti perimetrali dei piani interrati degli edifici. Esse hanno una duplice mansione: di reggere la spinta del terreno che le circonda e di scaricare sulle fondamenta il peso delle strutture che le sovrastano. Ovviamente a dette indispensabili doti di portanza dovranno abbinarsi ottime caratteristiche di impermeabilità per bloccare l’umidità che tende a filtrare dal terrapieno che devono contenere.
  • Muri di cavedi o vanelle. Dove le vanelle o cavedi sono piccoli cortili interni agli edifici che normalmente hanno la funzione di consentire l’affaccio a locali che altrimenti avrebbero poca aria e luce.
  • Muri di contenimento. Servono ad impedire che terreni in pendio subiscano erosioni, smottamenti e frane per effetto del lavorio dell’acqua. Servono anche a contenere acqua in invasi come dighe o piscine. Il calcestruzzo armato conferisce loro le indispensabili caratteristiche per sostenere gli sforzi trasversali causati dal peso del terreno in pendenza e del liquido invasato.
  • Muri di rampe di scale. Sorreggono il peso delle scale ed eventualmente svolgono funzioni di controvento (coadiuvano le pareti perimetrali a sopportare gli sforzi orizzontali).
  • Muri di vani di ascensore. Sorreggono il peso dell’ascensore e dei passeggeri trasportati.
  • Muri antincendio o tagliafuoco. Le pareti in calcestruzzo armato hanno una ottima resistenza al fuoco e mantengono le loro caratteristiche di resistenza meccanica ed impenetrabilità alle fiamme per tempi lunghi senza emettere particelle, fumi e gas velenosi. Per tale motivi vengono utilizzati per costruire magazzini di materiali ad elevato rischio di incendio e per protezione in attesa dell’intervento dei pompieri e vie di fuga in edifici pubblici e civili abitazioni.

Approfondisci cosa sono i muri tagliafuoco.

  • Muri di sicurezza. Sono murature che hanno il compito di difendere aree delimitate dall’intrusione di possibili malintenzionati consentendo l’accesso solamente attraverso varchi prestabiliti. Possono essere eretti a difesa di edifici da tutelare come banche o edifici di interesse pubblico o semplicemente per delimitare aree geografiche come ad esempio il muro di separazione israeliano in Cisgiordania.
  • Muri di tamponatura e tramezzi. Anche se non usualmente in qualche caso si usa realizzare anche muri perimetrali e divisori interni con pareti in calcestruzzo sottili. Il motivo di ciò è la rapidità e l’economicità di tali tipologie di murature. Non avendo funzioni portanti questo tipo di muri non necessiterebbero dell’armatura ma solitamente questa anche se leggera si realizza comunque per limitare possibili fessurazioni

Approfondisci le funzioni dei muri di tamponatura.

In funzione della tecnica con cui si è realizzata la parete potremo fare distinzione tra:

  • Muri a getto. Sono realizzati in loco con la lavorazione artigianale descritta.
  • Muri in calcestruzzo armato prefabbricati. Sono costruiti assemblando sul posto moduli prefabbricati realizzati con processi industriali da aziende del settore.

Costi di un muro in cemento armato.

Ovviamente variano in funzione di molti parametri: dimensioni, tipo di armatura, caratteristiche e quindi tipologia, tecnica costruttiva, etc. Comunque sia per avere un parametro di valutazione una muratura di dimensioni contenute a getto e perciò non prefabbricato costa mediamente, compreso di mano d’opera, intorno ai 250 €/m3. Dove i metri cubi si ottengono moltiplicando l’area della sezione (spessore X lunghezza) X l’altezza.

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