I muri in tufo sono muri costruiti col tufo, una roccia di origine vulcanica risultante dall'aggregazione di lapilli e ceneri. A secondo della funzione cui sono destinati, si distinguono in muri di sostegno, muri portanti e muri divisori.
I muri in tufo sono muri costruiti con blocchi realizzati in pietra di tufo.
Quindi sono strutture per l’edilizia a sviluppo verticale aventi uno spessore molto contenuto, se paragonato alla lunghezza ed all’altezza.
Il loro sviluppo verticale, come già accennato, si ottiene, sovrapponendo e legando insieme mediante malta, blocchi squadrati e regolari di tufo.
Tufo.
Il tufo è una roccia piroclastica, ossia una roccia che si è formata nel corso di migliaia di anni per sedimentazione e successiva solidificazione di piroclasti (cenere, lapilli e piccoli pezzi di lava solidificati) espulsi, nel corso di una eruzione di tipo esplosivo, dalla bocca di un vulcano. Inizialmente l’accumulo dei piroclasti si forma nelle vicinanze della bocca eruttiva ma viene poi, data la sua relativa leggerezza, trasportato lontano dalle acque meteoriche che rimescolandolo con materiali del luogo dove si depositerà ne favoriscono sedimentazione e solidificazione. Per tali motivi il tufo ha composizione chimica, tessitura e colorazione estremamente variabili. Ovviamente detta variabilità è conseguenza oltre che delle differenti caratteristiche intrinseche del materiale eruttivo anche delle differenti caratteristiche dei terreni del sito in cui si forma il deposito definitivo. Sono pertanto reperibili numerosi e differenti tipi di tufo. Una classificazione abbastanza comune è basata sulla differente composizione chimica. Secondo detto criterio avremo:
Tufo basaltico. Ha elevate concentrazioni di feldspati ed in particolare di anortite ossia feldspato calcico, una tessitura con frequenti rotture e rinsaldamenti e spesso con intrusione di fossili e piccoli frammenti solidi di lava (lapilli). Le colorazioni sono variabili: nero, verde scuro o rossastro.
Tufo trachitico. Ha una tessitura ruvida, porosa e ricca di alveoli ripieni di aria. Ha una composizione chimica sensibilmente variabile in funzione del sito di estrazione ma comunque sia ricca di feldspati (composti in cui silicio, ossigeno, alluminio sono legati ad un metallo come calcio, sodio, etc. in un reticolo cristallino) e talvolta con percentuali di fillosilicato di ferro che se presente conferisce alla pietra una colorazione verdastra caratteristica della presenza del ferro. La colorazione di questa varietà di tufo va dal giallo tipico del tufo napoletano e dei Campi flegrei (trachitico pomiceo perché ricco di pomice) al verde di quello del monte Epomeo dell’isola di Ischia.
Tufo palagonitico. E’ una particolare varietà di tufo basaltico, con tessitura amorfa e colorazione giallastra o bruna.
Tufo liparitico. Ha una forte connotazione di carattere piroclastico e ha risentito poco dei fenomeni di sedimentazione in quanto rappresenta il risultato di eruzioni recenti. Ha un colore chiaro e nella sua tessitura abbonda di pomice (roccia porosa spugnosa ricca di silicati) e di piccole scaglie vetrose.
Tufo leucitico. E’ tipico dell’Italia centrale e dei vulcani attivi in epoca remota in questa area. Ad esso appartiene il tufo litoide giallo abbondante nei dintorni di Roma con cui è stata edificata la città.
Tufo calcareo. La denominazione tufo per questo tipo di rocce è impropria perché in realtà appartengono alla famiglia delle arenarie. Sono di colore biancastro o ambrato tendente al giallo e le più note sono i tufi di Puglia che sono molto usati in edilizia.
Naturalmente ognuna delle descritte varietà di tufo avrà delle caratteristiche specifiche che trasferirà alle costruzioni e segnatamente ai muri che con essi si realizzeranno. Ma al di la delle specificità tutte le varietà di tufo sono caratterizzate da una serie di connotazioni che ne hanno decretato il successo come materiale per l’edilizia.
I muri in tufo, per la relativa abbondanza del materiale che li costituisce e per una serie di loro interessanti caratteristiche, sono molto diffusi in tutto il nostro paese ed in particolare nell’Italia Centro Meridionale.
Caratteristiche dei muri costruiti con questa roccia piroclastica.
Come si è già accennato nonostante le differenze di tessitura e composizione chimica i vari tipi di tufo presentano tutti delle comuni caratteristiche che trasferiranno ai muri che si realizzano con essi.
Per tali motivi i muri in tufo risultano:
Economici. Il basso costo dei blocchi in tufo e dei muri che da essi si ottengono deriva:
dall’abbondanza delle rocce tufacee;
dalla loro morbidezza che consente una facile lavorazione sia per estrarre i blocchi sia per sgrossarli e squadrarli;
dalla loro leggerezza che contiene le spese di trasporto e consente una posa in opera agevole, rapida ed economica;
Dotati di buona resistenza meccanica, nonostante il loro basso peso.
Dotati di un ottimo potere di coibenza termica. Il basso valore di trasmittanza termica che si traduce in un elevato potere isolante deriva dalla struttura alveolare della roccia tufacea e dalla pomice e lapilli inglobati.
Dotati di un ottimo potere di isolamento acustico. Anche questo deriva dalla tessitura alveolare.
Dotati di buona resistenza al fuoco. Bloccano le fiamme e gas mantenendo le loro caratteristiche (resistenza meccanica ed isolamento termico) per tempi considerevoli.
Dotati di buona traspirabilità. La natura porosa del tufo consente all’umidità che si accumula nell’abitazione di passare all’esterno senza creare condense sulla muratura con successivi sviluppi di muffe.
Tipologie ed utilizzo dei muri in tufo.
I blocchi in tufo sono estremamente versatili e per tale motivo sono stati utilizzati, nel corso dei secoli, per costruire pareti di ogni tipo.
Essi possono essere utilizzati per erigere:
Muri perimetrali. Dividono l’ambiente esterno da quello interno. Per i bassi valori di trasmittanza termica i muri in tufo conservano il calore interno durante l’inverno ed impediscono al calore esterno di penetrare nell’abitazione in estate.
Tramezzi. Suddividono in stanze l’ambiente interno.
Muri portanti. Sorreggono, oltre il loro peso, anche il carico della struttura che li sovrasta. I blocchi di tufo nonostante la loro relativa leggerezza sono dotati di una buona resistenza meccanica che consente di poterli utilizzare come muri portanti in costruzioni che non superano i 3 piani.
Muri non portanti. Sono soggetti alla sola sollecitazione del proprio peso.
Muri intonacati. Sono ricoperti da un sottile strato costituito generalmente da una malta (calce idraulica/cemento e sabbia per esterni e gesso e sabbia per interni). L’intonaco ha funzione sia estetica che protettiva.
Muri faccia a vista. Sono costituiti da blocchi di tufo privi di intonaco. Essi uniscono un gradevole aspetto estetico ad una resistenza più che discreta sia agli agenti atmosferici che alle ingiurie del tempo.
Muri di cinta. E’ un muro isolato (non a ridosso di altre costruzioni) di altezza non superiore i 3 metri che traccia il confine e separa due distinte proprietà.
Muri di contenimento. Sono muri eretti per contenere terreni scoscesi ed evitare che smottino e franino a valle.
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