Posa in opera dei mattoni

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Posa in opera dei mattoni: caratteristiche.

La posa in opera dei mattoni, ovvero l’utilizzo pratico degli stessi in edilizia per la costruzione di muri di diverse tipologie, è generalmente molto simile qualunque sia il materiale con cui questi sono realizzati ed, anche se in maniera minore, qualunque sia il tipo di muratura che si andrà a costruire.

Muri: tipologie più comuni.

Un muro o parete è, in edilizia, una struttura verticale avente superfici piane ed una delle tre dimensioni (lo spessore) molto più piccola se confrontata alle altre due ovvero rispetto a lunghezza ed altezza. Si realizza sovrapponendo vari elementi di forma più o meno regolare legandoli tra loro con strati di malta.In funzione dei compiti che i muri dovranno assolvere nell’ambito di una costruzione potremo avere:

  • Muri perimetrali. Separano l’ambiente interno dall’esterno. Si suddividono in: muri portanti che servono a scaricare, su terreno e fondamenta, il peso di ciò che è costruito al disopra di esso e quindi a sorreggere le strutture che lo sovrastano; muri non portanti o tamponature che chiudono il perimetro della costruzione ma non hanno caratteristiche per sorreggere altre strutture al di fuori del loro peso.
  • Muri divisori interni. Suddividono un ambiente interno. Si diversificano in: muri divisori interni portanti o di spina che hanno compiti statici e quindi devono sopportare il peso di strutture sovrastanti; muri divisori interni non portanti o tramezzi che hanno solo la funzione di suddividere l’interno dell’abitazione.
In funzione di come la parete verrà organizzata potremo avere:
  • Muri monostrato. Se lo spessore del mattone coincide praticamente con lo spessore del muro.
  • Muri a doppio/pluri strato. Se lo spessore del muro è ottenuto affiancando due o più mattoni.

I mattoni sono costituiti da svariati e differenti materiali, ma più comunemente da calcestruzzo o laterizio (materiale ceramico a pasta porosa come miscele di allumina e silice). Hanno solitamente la forma di un parallelepipedo con dimensioni dello spigolo multiple di un modulo prestabilito. Modularità che è la loro caratteristica saliente e che ne ha decretato successo e diffusione. Infatti, è proprio in virtù di detta modularità che la realizzazione di una parete con mattoni consente di ridurre drasticamente: tempi di posa, sfridi e costi.

Operazioni preliminari

Per una buona riuscita della parete che si andrà a costruire sovrapponendo i mattoni occorre che siano realizzate tre semplici ma essenziali condizioni:

  • Corretta progettazione della struttura. Il progettista in funzione delle sollecitazioni che la parete dovrà sopportare stabilirà tipologia e dimensioni dei mattoni da utilizzarsi, apparecchiatura della parete (mono/pluri strato), tipo di malta, etc.
  • Accurata selezione della qualità dei materiali da utilizzare. Materiali che sono essenzialmente:
    • Malta. Conviene utilizzare una malta premiscelata in fabbrica che sicuramente corrisponde alle caratteristiche indicate sulla confezione. La malta è identificata da una sigla del tipo M seguita da un numero che corrisponde alla resistenza alla compressione. La malta più opportuna per la realizzazione della parete sarà indicata dal progettista.
    • Puoi approfondire le caratteristiche della malta premiscelata.
    • Mattoni. Dimensioni e caratteristiche sono segnate in progetto.
  • Posa in opera a regola d’arte dei mattoni di una parete sia essa portante che di tamponamento.

Iter operativo: come porre in opera i mattoni.

Vediamo come procedere per realizzare una posa in opera a regola d’arte.

Scelta dei mattoni.

In funzione del muro che si andrà a realizzare occorrerà scegliere il tipo di mattoni utilizzare (pieni, semipieni, forati) e le loro dimensioni. La scelta dei mattoni per le murature portanti nelle zone simiche è imposta dalla normativa vigente in materia (Norme Tecniche di Costruzione del 2008). Questa stabilisce che:

  • nelle zone a bassa sismicità (zona 1,2 e 3 delle 4 in cui è divisa l’Italia) i mattoni devono avere uno spessore di almeno 20 cm se si utilizzano elementi semipieni ossia con foratura pari al 45% (mattoni classe 45) o di almeno 25 cm se si usano elementi forati di classe 50/55;
  • nella zona 4 ad elevata sismicità i mattoni devono avere spessore 24 cm ed essere esclusivamente pieni o semipieni.

E’ essenziale comunque nella costruzione di un muro che tutti i suoi elementi siano omogenei tra loro (stessa tipologia e dimensioni e medesima modalità di impilamento). In caso contrario si potranno avere seri problemi strutturali.

Stoccaggio dei pezzi scelti.

Occorre predisporre un’area in cui accumulare i mattoni che serviranno alla realizzazione del muro. Cosa che può sembrare semplice ma in realtà non lo è. L’area dedicata deve avere delle caratteristiche specifiche. Deve innanzi tutto risultare piana e, se i mattoni sono privi di imballo, occorre ricoprirla con un telo per impedire che questi, venendo a contatto col terreno, inglobino impurità in esso contenute che potrebbero causare difetti di presa della malta e quindi nella muratura che si vuole costruire.

In egual maniera se i mattoni devono rimanere per diversi giorni nel luogo di stoccaggio, e, se questo è all’aperto, occorrerà ricoprirli con un telo per impedire che agenti atmosferici come gelo ed acqua possano danneggiarli.

Bagnatura dei mattoni.

I mattoni prima della costruzione di un muro vanno adeguatamente bagnati. L’operazione è necessaria perché se utilizzati senza la giusta bagnatura assorbono in maniera eccessiva l’acqua contenuta nella malta. Questa situazione fa si che la malta si secchi troppo rapidamente dando luogo a tensioni eccessive che determineranno crepe nel muro e problemi di statica. Per i mattoni in laterizio si consiglia una bagnatura di 2 giorni in tal maniera il mattone di per se saturo d’acqua non la sottrae alla malta consentendo la normale asciugatura per evaporazione.

Accurata selezione dei pezzi.

Prima di procedere alla loro posa in opera bisogna selezionare con molta cura i mattoni scartando quelli che presentano lesioni. Il loro utilizzo potrebbe pregiudicare la statica della parete specialmente se questa è portante.

Corretta esecuzione dei giunti di malta.

Nella posa in opera di un muro portante la foratura dei mattoni deve essere posizionata a fori verticali. Per la posa in opera di pareti di tompagno i mattoni possono essere invece disposti sia con fori verticali che orizzontali. Di fondamentale importanza è la realizzazione dei giunti di malta qualunque sia il tipo di parete che si va a realizzare. I giunti devono tassativamente riempire l’intero spazio tra due mattoni contigui e sfalsati. (Per la posa in opera della prima fila si parte con il mattone intero, mentre per la seconda fila si parte con il mezzo mattone, poi di nuovo con il mattone intero e così via fino alla fine.)

Lo sfalsamento S tra due giunti contigui deve seguire la regola: S > 0,4 h > 4,5 cm. Dove h è l’altezza del mattone

Se il progetto costruttivo prevede che i giunti non siano continui per problemi di isolamento termico deve essere rispettata la regola che la distanza tra due strisce di malta non deve superare i 3 cm.

Accorgimenti importanti.

Il muro per poter lavorare nelle migliori condizioni possibili deve essere perfettamente ortogonale al terreno e ciascuna fila di mattoni deve essere perfettamente allineata onde costituire una superficie piana su cui impilare a fila successiva. Per consentire tutto ciò si usano lenze di livello e particolari attrezzi noti come calandri.

 

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