Le stufe a legna con forno sono manufatti che offrono la possibilità di riscaldarsi e cucinare in maniera naturale, in linea con l’attenzione delle nuove generazioni, alla sana cottura dei cibi e al rispetto dell’ambiente. Scopriamone caratteristiche, tipologie e prezzi.
Che cosa sono le stufe a legna con forno? Le caratteristiche.
Sono stufe a legna utilizzate per riscaldare ambienti principalmente interni ad abitazioni liberando il calore che producono bruciando legna.
A tale funzione primaria abbinano un forno per cuocere alimenti che, ovviamente, si riscalda sfruttando sempre il calore reso disponibile dalla legna arsa nel braciere. In alcuni modelli è perfino aggiunto un piano di cottura in ghisa che potrà essere usato per arrostire carni o per allocare pentole per la cottura di vivande.
Come detto l’energia termica che sviluppano è resa disponibile dalla combustione della legna. Ossia dalla reazione di ossidazione (reazione con l’ossigeno dell’aria comburente) degli zuccheri semplici che compongono la cellulosa.
Ricordiamo per completezza che la cellulosa è:
il principale componente chimico della legna;
costituita da lunghissime catene di zuccheri semplici come il glucosio legati tra loro.
Esistono molte tipologie di stufe a legna con forno che ovviamente differiscono tra loro in maniera anche sostanziale.
Infatti, come vedremo in seguito più dettagliatamente, esse possono differire: per il materiale con cui sono realizzate, per il disegno costruttivo, per la maniera con cui trasmettono il calore all’ambiente da riscaldare, etc.
Però nonostante tali diversità qualunque sia il tipo di stufa a legna con forno che consideriamo essa dovrà sempre avere:
Una camera di combustione o braciere. E’ il cuore dell’apparato ed in essa si svolge la combustione. Può essere realizzata secondo svariati progetti ed in differenti materiali (mattoni refrattari, acciaio, ghisa, etc.). La sua capienza ovviamente determina il volume di legna che in essa può essere bruciata e quindi anche la potenza termica che la stufa con forno svilupperà.
Un sistema che consente di addurre al braciere l’aria comburente. Detto sistema determinerà il tipo di combustione che avviene nella stufa e le sue caratteristiche. Chiariamo. La maniera più semplice per portare l’aria comburente alla legna da bruciare è di farla arrivare attraverso aperture praticate sul basamento del braciere dopo averla prelevata dall’ambiente da riscaldare mediante finestrelle a sezione regolabile (onde poterne modulare il flusso) poste sul frontale della stufa. Questo sistema, che è il più semplice, produce però una combustione incompleta e sottoprodotti inquinanti. Nei fumi di scarico che saranno espulsi dal camino vi saranno infatti gas incombusti come: idrocarburi, idrogeno e monossido di carbonio (ad esempio metano) oltre che acqua ed anidride carbonica. Un secondo sistema per portare il comburente, certamente più complesso e quindi più costoso, ma più redditizio ed ecologico, scinde questo in due flussi. Un primo viene fatto giungere alla base della legna con una procedura che è simile a quella prima descritta. Il secondo flusso, prelevato da una diversa apertura sull’involucro della stufa, viene fatto defluire sulle pareti laterali della camera di combustione dove si riscalda e poi immesso in essa nella sua parte alta. Il flusso d’aria incontra i gas che si sviluppano dalla legna in regime di turbolenza nella regione più calda. Qui per effetto dell’elevata temperatura avviene una seconda combustione che abbatte parte dei sottoprodotti della prima e sviluppa una consistente ed ulteriore aliquota di calore. Al termine dell’intero processo i fumi conterranno solo vapor d’acqua e anidride carbonica.
Forno. Generalmente è allocato nella struttura della stufa verticalmente al di sopra della camera di combustione per poter sfruttare al meglio il calore da questa tramesso. Può essere un “ forno bianco “ o un “ forno nero “. Dove un forno nero è un forno costruito in materiale refrattario o pietra ollare e viene preriscaldato bruciando legna al suo interno. La combustione genera calore che viene accumulato nella massa che lo costituisce. Il cibo si cuocerà ad opera del calore da essa irraggiato ed anche per il calore fornito per conduzione dal braciere in cui brucerà la legna per riscaldare l’ambiente. Il forno reca sul fondo un apposito sportello che consente di far scivolare la brace nella camera di combustione. Il forno bianco di norma è realizzato in metallo (ghisa, acciaio inox, acciaio smaltato) ed in esso non si brucia legna. Il suo riscaldamento avviene per conduzione del calore sviluppatosi nel braciere che è a suo stretto contatto.
Canna fumaria. Conduce i fumi di combustione dall’uscita della stufa all’ambiente esterno attraverso il comignolo posizionato sul tetto. E’ realizzata in muratura o con tubi metallici.
Tipi di stufe a legna con forno.
Riportiamo qualcuna delle più comuni tipologie di stufe a legna con forno.
Stufa tradizionale a legna con forno. E’ il tipo più semplice ed anche il più economico. E’ realizzata in acciaio e reca il forno sopra la camera di combustione. Riscalda per lo più per convezione ed una piccola parte per irraggiamento. Richiede continua alimentazione di combustibile per non fare spegnere la fiamma. Alcuni modelli prevedono una imbottitura di materiale refrattario che ne aumenta la capacità termica (attitudine ad accumulare calore) e quindi l’aliquota di calore irraggiato.
Stufa caminetto con forno. Ricordano il disegno di un camino. Sono però di solito costruite in ghisa e molto più raramente in ceramica. Hanno una massa consistente ed un elevato calore specifico pertanto hanno delle buone caratteristiche per l’accumulo di calore. Calore che poi lentamente cedono all’ambiente da riscaldare. Solitamente richiedono 3-4 cariche nell’arco delle 24 ore. La trasmissione del calore all’ambiente circostante avviene in buona parte per irraggiamento date le loro capacità di accumulo anche se una piccola parte si propaga per convenzione. Il forno è di solito collocato sulla camera di combustione ed è un forno bianco.
Stufa in muratura con forno. E’ una stufa ad accumulo realizzata con materiale refrattario argilloso. Quindi ha una massa considerevole ed una serpentina che raccoglie i fumi dall’uscita della camera di combustione e li adduce alla canna fumaria con un percorso che può anche essere di 10 e più metri. In tale percorso i fumi entrano a circa 800 °C e ne escono a 100/150 °C cedendo il calore che trasportano al materiale di accumulo che nello specifico è refrattario argilloso o terrà cruda. La grande massa consente di poter alimentare la stufa con una o massimo due cariche di legna in 24 ore. Il calore sarà trasmesso per irraggiamento. Il forno posto al di sopra della camera di combustione è generalmente nero e ricorda quello del pane.
Stufe in pietra ollare con forno. Costruttivamente e per caratteristiche sono simili a quelle in muratura. La differenza è nel materiale di accumulo che è costituito di steatite o pietra ollare. Anche il rivestimento esterno della stufa è costituito da pietra ollare che ha il vantaggio di avere una finitura estetica pregevole. Il forno sarà generalmente bianco data la discreta conducibilità della steatite.
Stufe in maiolica con forno. Anche questa tipologia di stufe è mutuata da quelle in muratura rispetto alle quali anziché essere esteriormente intonacate sono ricoperte di maioliche. Cosa che non solo aumenta il loro pregio estetico ma anche la loro capacità termica e quindi la propensione ad accumulare calore.
Cucina economica. Sono realizzate in ferro ed hanno la camera di combustione foderata di materiale refrattario (per aumentarne la capacità di accumulo di calore). Sono dotate di un piano di cottura in ghisa su cui è possibile cucinare cibi. Lateralmente alla camera di combustione hanno un forno bianco e di un recipiente boiler per fare acqua calda.
Pro e contro delle stufe a legna con forno.
I pro.
Hanno bassi costi di gestione. Il legno è un combustibile tra i più economici ed inoltre sfruttano il calore di combustione per la cottura dei cibi il che abbatte ulteriormente i consumi. Consumi che sono ancora più contenuti nelle stufe ad accumulo.
Sono ecologiche ed hanno una combustione pulita. E non contribuiscono all’immissione di gas serra in atmosfera e quindi ai problemi climatici.
Bruciando legna che è una risorsa in surplus, non gravano sul bilancio energetico del paese.
I contro.
Hanno un costo iniziale elevato.
Sono generalmente pesanti e quindi non possono essere spostate da un ambiente ad un altro. Alcuni tipi vanno costruite direttamente sul luogo di funzionamento.
Prezzi delle stufe a legna con forno
Il costo di tali stufe va dai circa 1000€ per i modelli più spartani ai circa 4000 € per i modelli ad accumulo.
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