Le stufe catalitiche sono stufe che pur bruciando idrocarburi non generano fiamma. Come funzionano? Sono pericolose? Approfondiamo il tema.
Le stufe catalitiche sono stufe, generalmente realizzate in metallo, che vengono utilizzate per riscaldare gli interni delle abitazioni o anche ambienti esterni di aree circoscritte come angoli di giardino, terrazzi, gazebi, etc.
La loro particolarità è che producono calore bruciando idrocarburi o loro miscele, sia liquidi che gassosi, senza generare fiamma.
Tale particolarità è resa possibile dall’utilizzo di un pannello catalizzatore che accelera le reazioni di ossidazioni alla base del processo di combustione che genera il calore. Questa accelerazione fa si che la reazione venga innescata e ad una temperatura notevolmente più bassa di quella consueta e la reazione di ossidazione, svilupperà sempre calore, ma non ci sarà fiamma viva.
Il catalizzatore è una sostanza chimica che pur non partecipando direttamente ad una reazione ne aumenta la velocità. Esso consente, perciò, di portare a termine, in tempi ragionevolmente rapidi, reazioni che di norma richiederebbero tempi troppo lunghi. Il catalizzatore funziona agendo sull’energia di attivazione della reazione e più precisamente la abbassa, ossia riduce la soglia minima di energia necessaria affinché i reagenti inizino a combinarsi tra loro e fornire i prodotti.
I catalizzatori di nostro interesse sono costituiti da un supporto inerte generalmente un materiale ceramico su cui sono distribuite le molecole del catalizzatore vero e proprio che, solitamente, è un metallo nobile come lo sono platino, rodio, iridio, etc. La struttura che così si ottiene risulta, normalmente, molto porosa e quindi con una superficie a contatto con gli elementi da catalizzare molto vasta. Per l’elevato costo dei metalli nobili si utilizzano anche ossidi metallici come quelli di rame ma l’efficienza del dispositivo diminuisce.
Le stufe catalitiche possono suddividersi in base al tipo di combustibile utilizzato, per cui avremo:
Le stufe catalitiche qualunque sia la tipologia di combustibile che le alimenta sono costituite da:
Riassumendo i vantaggi delle stufe catalitiche sono:
Puoi approfondire le varie tipologie di stufe senza canna fumaria.
A fronte di tali vantaggi le stufe catalitiche presentano i seguenti svantaggi:
Variano con la fattura e la realizzazione dell’apparato e col tipo di combustibile. Mediamente è possibile reperirle in commercio con importi che vanno da circa 70/100 € per i modelli più spartani ai circa 500/700 € per i modelli più sofisticati.
La combustione senza fiamma delle stufe catalizzate è completa e priva di inquinanti. Tanto da rendere inutile la canna fumaria. Essa, infatti, genera come sottoprodotti della combustione solo anidride carbonica ed acqua, composti non dannosi per la salute dell’uomo. Il monossido di carbonio che è il prodotto più nocivo delle combustioni è presente in quantità irrilevanti. Esso infatti, per effetto del catalizzatore, viene ossidato a CO2 con incremento del calore prodotto. Anche l’ossido di azoto altro pericoloso sottoprodotto della combustione per la presenza del catalizzatore viene ossidato ad azoto innocuo.
Inoltre i moderni dispositivi sono dotati di sistemi di sicurezza per cui sono sicure per l’utilizzo domestico.
I sistemi di sicurezza delle stufe catalizzate sono addirittura due.
Il primo è un rivelatore di anidride carbonica. Questo è un sensore che rileva la percentuale di CO2 presente nella stanza. Se questa sale oltre i limiti consentiti, per l’assenza di una presa d’aria con l’esterno, il dispositivo blocca la valvola di mandata del combustibile e immediatamente arresta la reazione di combustione che dà come sottoprodotto l’anidride carbonica.
Il secondo di cui sono munite le stufe alimentate da combustibili gassosi (metano e propano) è costituito da una termocoppia che misura la temperatura del pannello catalitico. Se questa temperatura scende al di sotto di un determinato valore è il segno che la reazione per qualche motivo non procede e la stufa è spenta. Allora la termocoppia agisce sulla valvola di mandata e blocca il flusso di gas.
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