Gli alberi possono definirsi piante perenni, ossia che vivono più di due anni, formati da un tronco legnoso, dalle radici e dalla chioma. A parte le distinzioni botaniche gli alberi possono classificarsi in vario modo. Scopriamo quanti e quali tipi di alberi esistono e come vengono suddivisi in botanica.
Gli alberi sono piante perenni, ossia che vivono più di due anni, formati da:
un tronco legnoso, che serve a sostenere la pianta e contenere i vasi in cui circola il nutrimento che dalla radice passa alle foglie,
radici che servono ad ancorare la pianta al terreno ed ad assorbire acqua e sali minerali per il nutrimento
chioma che si compone di rami e foglie che fabbricano il cibo per la pianta a partire dalla linfa grezza ricevuta dalle radici, grazie della fotosintesi clorofilliana.
Si differiscono dagli arbusti perchè hanno un tronco alto da cui si sviluppano i rami lontani dal terreno.
In natura esistono moltissimi tipi di alberi che si suole dividere in tre grandi categorie:
forestali che comprendono le specie spontanee e quelle coltivate utilizzate per la produzione del legno. Tali alberi si possono a loro volta suddividere in base alle aree geografiche in cui crescono ed abbiamo:
alberi mediterranei che comprendono moltissime specie adatte a vivere in zone climatiche mediterranee con inverni miti e piogge moderate. Gli alberi più caratteristici sono il Leccio, l'Olivo, il Castagno, il Pino, il Biancospino, l'Acero, il sughero.
collinari: che crescono fino a circa 1000 m di altezza: faggi, querce, castagni.
montani: che crescono tra i 1000 a fino oltre 3000 m di altezza: abete, larice, betulla, pino
tropicali che vivono bene con inverni miti e umidità elevata, come l’annona, il noce,il mango, il banano, la papaya, il baobab, le palme le sequoia ecc..
Varietà più rappresentative di alberi forestali.
Acero
Abete bianco e rosso
Bagolaro
Betulla
Biancospino
Carpino bianco o nero
Cerro
Cipresso
Faggio
Farnia
Frassino
Larice
Olmo
Ontano nero
Pino
Pioppo bianco o nero
Platano
Quercia
Rovere
Salice
Tasso
Tiglio
Fruttiferi cioè che producono frutti utilizzati dall’uomo per l’alimentazione o per altri usi.
Ornamentali che hanno una funzione estetica, infatti vengono utilizzati per giardini, parchi o viali e possono avere, a seconda della specie dimensioni varie.
Varietà più rappresentative di alberi ornamentali:
Yucca
Acacia
Acero
Ippocastano
Alloro
Betulla
Eucalipto
Faggio
Frassino
Ginco
Magnolia
Salice
Tiglio
Abete
Palma
Cipresso
Tasso
Pino
Inoltre poiché gli alberi si riproducono attraverso i semi in base ad essi che si può fare un’altra suddivisione in 2 grandi gruppi: Angiosperme e gimnosperme.
Le angiosperme o a seme protetto dal frutto sono le specie più diffuse. Esse hanno grandezze variabili e possono raggiungere più di cento metri di altezza Crescono in ogni ambiente dal clima temperato a quello desertico.
Le angiosperme si suddividono in:
Dicotiledoni che sono alberi a fiore in cui l'embrione è fornito di due cotiledoni (foglie embrionali).
Monocotiledoni che sono tutte piante erbacee con fiori molto complessi.
Varietà più rappresentative di angiosperme:
Salice
Pioppo
Noce
Betulla
Ontano
Nocciolo
Castagno
Rovere
Olmo
Leccio
Fico
Alloro
Magnolia
Sorbo
Ciliegio
Acero
Tiglio
Melograno
Olivo
Querce
Eucalipto
Kaki
Agrumi
Vite
Melo
Pero
Albicocco
Pesco
Nespolo
Noce
Avocado
Banano
Kiwi
Le gimnosperme o a seme nudo cioè non protetto dal frutto. Le gimnosperme a loro volta sono classificate in quattro classi:
le cicadine, di cui sono note 140 specie, sono piante tropicali e subtropicali simili a palme,
Le ginkgofite sono rappresentate da un unico genere con una sola specie, Ginkgo biloba
Le conifere sono le gimnosperme più diffuse, con circa 600 specie di piante Il loro nome significa portatrici di coni o pigne in cui si sviluppano i semi.
Le gnetofite che comprendono tre famiglie di piante legnose: le Ephedraceae, Gnetaceae e Welwitschiaceae.
Varietà più rappresentative di gimnosperme:
Ginko
Sequoia
Pino
Cipresso
Abete
Tasso
Peccio
Cedro
Larice
Cedro
Classificazione botanica degli alberi: la tassonomia.
Qualsiasi sia la tipologia, gli alberi vengono classificati da una scienza detta tassonomia che li divide in gruppi sempre più ristretti di esemplari.
La tassonomia è una scienza molto complessa e non tutti non tutti gli studiosi concordano su certe classificazioni, per cui per semplicità ci limitiamo ad esaminare le suddivisioni di maggiore interesse:
famigliache indica un gruppo di piante con alcune caratteristiche generali;
Principali famiglie di alberi:
Cicadacee suddivise in 10 generi
Ginkgoaceae suddivise in sette generi, sei dei quali estinti:
Pinaceae suddivise in 11 generi
Cupressaceae suddivise in circa 30 generi,
Magnoliaceae suddivise in circa 7 generi
Platanaceae che comprendono un unico genere
Ulmaceae suddivise in circa 8 generi
Juglandaceae suddivise in circa 9 generi
Fagacee suddivise in circa 7 generi
Betulaceae suddivise in circa 8 generi
Genere indica un gruppo di piante con caratteri comuni che appartengono ad una stessa famiglia;
Principali generi di alberi:
Cycas comprende Ginko
Abies
Cedrus
Larix
Picea
Pinus
Cupressus
Sequoia
Magnolia
Platanus
Ulmus
Juglans (noce)
Castanea
Fagus
Quercus
Betula
Corylus (nocciolo)
Specie indica un tipo specifico di alberi che hanno stessi caratteri essenziali e danno origine alberi che mantengono le stesse caratteristiche,appartenenti ad un dato genere. Se ne contano circa 450.000
Varietà e cultivarindica le variazioni che avvengono in una stessa specie per effetto dell'adattamento naturale o dell'intervento umano.
Classificazione non botanica degli alberi.
A parte le distinzioni botaniche, conseguenza delle caratteristiche intrinseche, gli alberi sono oggetto di svariate classificazioni.
A secondo della forma e dimensione delle foglie possiamo distinguere alberi:
aghifoglie, come si evince dal nome, presentano foglie ad aghi. Si identificano in genere con le conifere che sono piante sempreverdi, in quanto gli aghi si rinnovano di continuo e l’albero è sempre ricoperto di foglie.
Latifoglie presentano foglie grandi, a prescindere dalla forma. Le tipologie delle foglie possono essere varie ed in genere sono caduche, ovvero cadono ogni anno in autunno e crescono in primavera.
A secondo di particolari requisiti quali longevità dimensioni o rarità possiamo distinguere alberi:
alberi secolari e millenari. Sono moltissime le specie di alberi che vivono più di cento anni, e molti sono gli alberi millenari. Tra le specie che superano i 100 anni di vita vi sono le querce e l’olivo.Tra gli alberi millenari ricordiamo le sequoia, il pinus longaeva, il Ginkgo biloba, il Castagno.
Alberi monumentali e rari: sono alberi che detengono un primato per le dimensioni, per longevità, per forma particolare o perchè legati ad eventi storici.
A seconda delle caratteristiche del tronco abbiamo:
alberi ad alto fusto, sono quelli il cui fusto ha una altezza superiore ai tre metri, come il noce, la quercia, il castagno, il pino, il cipresso, ecc..
Alberi a basso fusto, quelli il cui fusto non supera i tre metri come la magnolia, il salice o l’acacia.
Alberi frangivento, sono specie al alto, medio e basso fusto che vengono disposti in filare, per creare una barriera contro il vento sia per proteggere le colture che per scopi architettonici. Per svolgere tale funzione le piante devono avere un solido apparato radicale ed una crescita rapida, le specie più utilizzate sono: il cipresso, il pioppo e l’eucalipto.
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