Cura e coltivazione della begonia, dalle condizioni climatiche ideali alla composizione del terreno, dall’impianto alle pratiche colturali, dalle annaffiature alle concimazioni, dalla rimozione delle foglie secche e fiori appassiti al travaso, a come prevenire e curare le avversità da malattie e parassiti.
La Begonia, apprezzata pianta ornamentale, viene coltivata sia in vaso su balconi e terrazzi che in piena terra in giardino. Di origine tropicale, della famiglia delle begoniaceae, comprende circa mille specie, quasi tutte perenni, ed oltre diecimila tra ibridi e cultivar. Accomunate dalla disposizione delle foglie, che si dispongono in maniera asimmetrica lungo il ramo, si dividono in 3 grandi gruppi, in funzione del tipo di apparato radicale: begonie tuberose (a foglie caduche), begonie rizomatose e begonie a radici fascicolate, rispettivamente con fiori molto grandi, che non passano inosservati, fiori piuttosto piccoli e fiori a pannocchia. Fermo restando la disposizione asimmetrica, le foglie variano da specie a specie per forma e colore, spaziando da forme allungate a forme tondeggianti, a forme a stella. Svariate sono le tonalità di colori, cha vanno dal bianco al rosso, dal rosa al nero. Come le foglie, anche i fiori variano per forma e colori, passando da una specie all’altra. Sono piante cosiddette monoiche, nel senso che sulla stessa pianta sono presenti sia fiori maschili, più grossi e vistosi, che fiori femminili, meno appariscenti. Per approfondimenti sulla pianta di begonia, potete consultare l’articolo: “Begonia”
la begonia predilige un clima umido ed una postazione luminosa, riparata e semiobreggiata (teme i raggi diretti del sole), con una temperatura mite, compresa tra 15-18°C. La pianta di begonia va preservata in presenza di temperature inferiori ai 5-8 °C o superiori ai 20-25°C.
La begonia necessita di un terreno fertile, soffice e ben drenato, ricco di sostanze organiche (letame ben maturo), che presenta un adeguato grado di umidità. Un terreno torboso, composto per metà da torba e per metà da sostanze che assicurano un substrato permeabile e ben drenato, quali sabbia, argilla espansa o perlite.
Per l’impianto, ossia per la messa a dimora in vaso o in piena terra, si parte da piantine che hanno già radicato, da acquistare presso garden center, centri commerciali, vivai o fioristi. Il periodo migliore per l’impianto coincide con la primavera inoltrata, quando risultano scongiurate le gelate tardive, alle quali difficilmente sopravviverebbero le giovani piantine. Queste ultime vanno interrate unitamente alla zolla che ospita la massa radicale, dopo aver messo in fondo al vaso o alla buca (per la messa a dimora in piena terra in giardino) uno strato di qualche centimetro di ghiaia sottile, seguito da un eguale strato di terriccio, al fine di migliorare il drenaggio. Colmato lo spazio tra la zolla ed il vaso o tra la zolla ed il perimetro della buca, con l’apporto di un terriccio leggero e permeabile, si passa ad una delicata innaffiatura per meglio compattare il terriccio alla massa radicale. Sono da preferire vasi più larghi che profondi, in considerazione del fatto che le radici delle begonie si espandono più in superficie che in profondità.
Dopo l’impianto annaffiare con regolarità, facendo leva sul buon senso, nel rispetto della regola valida per tutte le piante: intervenire quando il terreno risulta asciutto e non residuano segni del precedente intervento.
La frequenza e l’intensità delle annaffiature dipende dalla stagione e dalle condizioni climatiche. A titolo orientativo: durante l’estate potrebbe risultare necessario innaffiare tutti i giorni, mentre durante l’autunno e la primavera risulta sufficiente intervenire ogni 2-3 giorni. Durante l’inverno le annaffiatura vanno fortemente diradate se non addirittura sospese. E’ opportuno munire le piante in vaso di un sottovaso contenente acqua e argilla espansa, in modo che l’acqua evaporando crea intorno alla pianta un clima sufficientemente umido, nonché contribuisce a tenere umido il terriccio, senza interessare eccessivamente la massa radicale.
Concimare durante la stagione vegetativa (marzo- settembre) ogni 20gg circa, inizialmente con un concime bilanciato, in cui azoto, fosforo e potassio sono presenti in egual misura, per poi passare ad un concime a base di fosforo e potassio, al fine di favorire la fioritura, durante la quale gli interventi si possono diradare. Utilizzare un concime liquido da diluire nell’acqua destinata all’innaffiatura, nel rispetto della dose consigliata. Gli interventi di fertilizzazione vanno sospesi durante il periodo di riposo vegetativo (inizio autunno-fine inverno). Per l’ultimo intervento, prima della sospensione invernale, è opportuno utilizzare un concime a lenta cessione, in modo da assicurare alla pianta sufficienti nutrienti durante l’intero periodo di riposo vegetativo.
Circa gli interventi di potatura, per le piante di begonia in genere risulta sufficiente rimuovere le foglie secche, i germogli eccessivamente esili ed i fiori appassiti, che possono diventare veicoli di patologie fungine. Per l’operazione bisogna utilizzare forbici affilate e opportunamente disinfettate. Con riguardo alle specie di begonia a radici fascicolate e rizomatose, a portamento arbustivo, interventi più incisivi di mantenimento e ringiovanimento possono essere eseguiti alla fine del periodo di riposo vegetativo, con la rimozione dei rami ormai privi di fiori.
Le begonie vanno rinvasate ogni 2-3 anni. Il periodo migliore per il rinvaso coincide con la fine del periodo di riposo vegetativo, quando la pianta si sta preparando per la nuova stagiona vegetativa (marzo-aprile). Se necessario, spuntare le radici e sostituire il vecchio vaso con uno nuovo leggermente più grande, in grado di ospitare agevolmente l’accresciuta massa radicale.
Oltre che per seme e per talee (fogliari o da getti basali a secondo della specie), le begonie rizomatose si moltiplicano per divisione del rizoma, mentre la specie tuberosa per divisione dei tuberi. Per una guida passo passo sulla moltiplicazione delle varie specie di begonie, potete consultare l’articolo: “Moltiplicazione begonie”.
Con l’arrivo dei primi freddi (fine settembre-inizio ottobre), con temperatura che scendono al di sotto dei 10°C, i tuberi, in particolare con riguardo alle piante coltivate in piena terra, vanno rimossi dalla propria dimora e conservati sotto la sabbia, in un luogo asciutto e buio. Con l’arrivo della primavera i tuberi vengono messi nuovamente a dimora in un terriccio a base di torba, direttamente nella dimora definitiva o in una dimora provvisoria fino alla germogliazione per poi trapiantare le giovani piantine nella dimora definitiva, in vaso o in piena terra.
Tra le patologie fungine, di cui possono risultare vittime le begonie, ricordiamo la muffa grigia, che colpisce la parte aerea della pianta, ed il marciume nero che interessa la massa radicale, il marciume del colletto, il marciume dei fiori, mentre tra i parassiti animali ricordiamo gli acari, che colpiscono foglie, fiori e boccioli, e le anguillule, che colpiscono tuberi e radici, gli afidi ed i tripidi. Per approfondimenti sulle malattie e parassiti, da come riconoscerle a come prevenirle e combatterle, potete consultare la guida: “Malattie begonie”.
CORRELATI
Utilizziamo i cookie per personalizzare i contenuti e gli annunci, fornire funzioni social e analizzare il traffico. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando un qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie e dichiari di aver letto la nostra Cookie Policy e la Privacy Policy. Per saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie consulta la nostra Cookie Policy. |
Attrezzi Auto Casa Costruzioni Forum Giardinaggio Giardino Guide Impianti Materiali Mobili Muratura Rivestimenti