Guida alla coltivazione dei bulbi, dalle indicazioni sulla preparazione del terreno prima della messa a dimora ai consigli sull’acquisto, dalle cure colturali come innaffiatura, pacciamatura e potatura sino alla raccolta dei fiori per le composizioni floreali
I bulbi sono organi di riproduzione di alcune piante. Hanno forma rotondeggiante formata da una tunica a più strati e radici fascicolate e sottili poste nella parte inferiore che consentono di assorbire i nutrienti sotto terra.
Tra i bulbi più famosi e comuni troviamo la cipolla, e tra quelli da fiore il giacinto, il ciclamino, il giglio ed il tulipano.
Sin dall’antichità Egizi, Greci, Cretesi e Cinesi utilizzavano i bulbi non solo come piante ornamentali ma anche per la preparazione di tisane, infusi, aromi per i cibi. Alcune specie, come i gigli, sono stati spesso utilizzati nella storia come simboli o stemmi, e persino nella Bibbia la castità e la purezza sono simboleggiati da questa pianta dai candidi fiori bianchi.
Attualmente il paese divenuto il maggior produttore ed esportatore di bulbi è l’Olanda, nel cui territorio dal suolo e clima particolarmente favorevoli, si coltivano bulbi sin dal 17esimo secolo.
I bulbi possono essere acquistati presso grandi supermercati, negozi specializzati o centri commerciali a prezzi variabili, a seconda delle specie e delle varietà prescelte.
Per scegliere un bulbo sano bisogna accertarsi che non siano già spuntate le radici e che non vi sia accenno del germoglio. E’ consigliabile scegliere i bulbi più pesanti per evitare di acquistare bulbi marciti e vuoti all’interno. Durante l’acquisto bisogna inoltre fare attenzione alla presenza di muffe o insetti, chiaro segno che il bulbo non è sano. Una volta acquistato, è bene piantarlo appena possibile per non stressarlo ulteriormente.
I bulbi ornamentali vanno interrati in tempi diversi a seconda del periodo di fioritura.
Vi sono, infatti, bulbi che fioriscono in primavera e bulbi che fioriscono in estate e quindi molto più sensibili al freddo.
I bulbi con fioritura primaverile come:
vanno interrati tra inizio ottobre ed inizio dicembre.
I bulbi che fioriscono in estate come:
vanno messi a dimora dall'inizio di marzo a fine maggio.
Per piantare il bulbo è necessario scavare con una paletta una buca con il fondo piatto larga circa il doppio del bulbo e posizionarlo con il germoglio verso l’alto alla profondità indicata al momento dell’acquisto. Orientativamente si può dire che più grande è il bulbo più va posizionato in profondità.
Esiste anche un attrezzo specifico chiamato “pianta bulbi” che può essere utilizzato per svolgere questa operazione e si compra presso negozi specializzati. Una volta interrato, il bulbo si ricopre col terreno e si innaffia, facendo attenzione ad evitare ristagni d’acqua. E’ possibile inoltre installare un tutore cui fissare la pianta una volta che crescerà, per proteggerla dalla forza del vento.
Il clima più adatto ad una buona fioritura varia a seconda della specie e della varietà di bulbo, ma generalmente i bulbi prediligono un clima mite e soleggiato, poco o per nulla ventoso, con piogge non troppo frequenti.
Il terreno va lavorato almeno 6-8 giorni prima dell’impianto del bulbo per ammorbidirlo, con operazioni di vangatura eseguite con una vanga per circa 30 cm di profondità. Bisogna favorire il più possibile il drenaggio dell’acqua, perciò se il terreno fosse troppo compatto è possibile mescolarvi sabbia o ghiaia. Poi si passa alla concimazione che va fatta con concime minerale reperibile in negozi specializzati, che va distribuito sul terreno senza esagerare.
Le bulbose sono piante che accumulano risorse nutritive attraverso le radici e attraverso la funzione clorofilliana delle foglie. Tuttavia per avere una buona fioritura necessitano di alcune cure:
Durante le stagioni più fredde è possibile effettuare la pacciamatura, che consiste nel posizionare sul terreno che circonda e ricopre il bulbo del materiale come paglia, foglie secche o rametti per proteggerlo dalle temperature troppo rigide ed evitare la crescita di infestanti.
La frequenza delle irrigazioni dipende dalla varietà di bulbo: quelle primaverili si innaffiano solo quando fioriscono mentre quelle estive si innaffiano con più frequenza se il caldo e le temperature si fanno troppo alte.
La potatura dei bulbi si effettua appena i fiori appassiscono. Quest’ultimi vanno tagliati alla base, effettuando un taglio netto ed obliquo con delle forbici o delle cesoie affilate e disinfettate. Occorre quindi lasciare i bulbi nella terra dove si riproducono, tornando a rifiorire per anni e anni.
I fiori dei bulbi possono essere recisi ed utilizzati come ornamento: appena i boccioli assumono il proprio colore caratteristico si recidono lasciando anche alcune foglie sullo stelo, facendo un taglio netto ed obliquo con una forbice ben affilata e disinfettata. Poi si sistema subito il fiore in acqua e si aspetta che i boccioli si schiudano.
I bulbi temono gli insetti come afidi, coleotteri dei gigli e mosche dei narcisi, che possono essere combattuti con insetticidi reperibili nei negozi specializzati.
Tra le crittogame invece vi sono il fuoco del tulipano, l’oidio e il marciume dei bulbi, che si prevengono evitando ristagni d’acqua e non esagerando con le concimazioni del terreno. Se il bulbo dovesse esserne colpito purtroppo va eliminato.
E’ possibile coltivare il bulbo in un vaso, preferibilmente in terracotta ed abbastanza profondo per permettere di posizionare correttamente il bulbo nel terreno.
Il terreno deve essere a medio impasto e ben drenato : è possibile porre sul fondo del vaso uno strato di ghiaia o pietre prima di riempirlo col terreno mescolato a torba.
Periodicamente è necessario fare delle concimazioni con concime minerale reperibile presso negozi specializzati.
Abbondanti innaffiature vanno fatte ogni volta che il terreno si asciuga, evitando però ristagni d’acqua.
Oltre che in un vaso con terreno è possibile coltivare alcuni bulbi (ad esempio i narcisi) in un vaso pieno d’ acqua. Si prende il bulbo e lo si sistema in un vaso profondo pieno d’acqua facendo attenzione però a non sommergerlo del tutto. E’ possibile fissarlo all’altezza desiderata con stuzzicadenti o cannucce tagliate appositamente per creare un sostegno al bulbo. Le radici cresceranno e man mano consumeranno l’acqua nel vaso.
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