Guida informativa sul cumino dei prati o kummel, pianta aromatica biennale, della famiglia delle Apiaceae genere Carum carvi L., dalle proprietà agli utilizzi, dalla semina al raccolto, alle pratiche colturali e tecniche di moltiplicazione.
Specie originaria dell’Europa e dell’Asia, coltivata anche in Africa e in America, il cumino dei prati, detto carvi, cresce spontanea nei prati e pascoli della media e alta montagna fino a 2000m di altitudine. Simile alla pianta di carota, con fusti sottili e cavi all’interno possono raggiungere i 40-50cm di altezza. E’ una pianta caratterizzata da un portamento eretto, con foglie sottili e visibilmente incise, mentre i piccoli fiori bianco-rosa che produce in piena estate sono raccolti in infiorescenze ombrellifere. Il frutto è costituito da un achenio nero contenente i semi. Sono questi ultimi, che si raccolgono da settembre a novembre, che vengono utilizzati come aroma.
Il cumino vive bene con un clima temperato, in una posizione soleggiata o mezzombra. E’ una pinta rustica poco esigente, che si adatta ai vari tipo di terreno, anche se predilige un terreno fertile, leggero, possibilmente calcareo e ben drenato. Teme i terreni compatti e argillosi, potenziali cause di ristagni idrici.
Per seme.
La semina direttamente nella dimora definitiva in vaso o piena terra si effettua in primavera, da marzo a giugno.
Sebbene le diverse scuole di pensiero non sempre concordano, rispetto alle fasi lunari, la semina del cumino dovrebbe avvenire “con luna crescente”.
I semi possono essere acquistati presso i negozi specializzati per la vendita delle semenze, presso fioristi, vivai e center garden. Sia in vaso che in piena terra, una volta preparato il letto di semina, riempiendo il vaso con terra da giardino, torba e sabbia, in parti eguali, dopo aver sistemato sul fondo uno strato di ghiaia, seguito da un secondo strato di letame maturo, o livellando il terreno preventivamente lavorato (vangato e fertilizzato), si provvede a distribuire a spaglio i semi miscelati con un pugno di sabbia per meglio distanziarli. Eseguita la semina si provvede a coprire i semi con un sottilissimo strato di terreni di 2-3mm. Segue una sottile annaffiatura a pioggia, senza smuovere i semi. Nell’arco di 2-3 settimane i semi completano la germinazione. Durante questo periodo bisogna mantenere il terreno umido, ma non inzuppato, evitando possibili ristagni idrici. Man mano che le piantine crescono si procede al diradamento, facendo in modo che quelle destinata a diventare pianta adulte risultino distanziate di 20-30cm circa, lasciando quindi una quindicina di piantina per ogni mq di campo. Il numero delle piantine da lasciare nel vaso non potrà che dipendere dalla grandezza e forma dello stesso.
La semina del cumino dei prati nei semenzai va eseguita alla fine dell’inverno, in modo da poter disporre in primavera delle piantine da piantare nella dimora definitiva. Il semenzaio, un contenitore simile alla cassetta della frutta, deve essere riempito con una composta di sabbia e torba in parti eguali. Dopo la semina e la sottile innaffiatura con uno spruzzino, bisogna coprire il semenzaio con un telo di plastica trasparente, nel quale bisogna praticare qualche piccola apertura per evitare fenomeni di condensa. A questo punto il semenzaio va trasferito in un luogo riparato e con poca luce, tipo il garage, la cantinola. Ogni 2-3 giorni bisogna rimuovere il telo, fare arieggiare e inumidire il terreno, se necessario. Terminata la germinazione, il semenzaio viene trasferito alla luce. Man mano che le piantine crescono si procede allo sfoltimento di quelle in eccesso. Quando le giovani pianta avranno raggiunto l’altezza di 15cm circa verranno trapiantate nella dimora definitiva.
Senza esagerare, con regolarità in estate e durante i periodi di siccità. Come per tutte le piante coltivate all’esterno, in vaso o piena terra, bisogna integrare le piogge. Pertanto, gli interventi vanno sospesi durante l’inverno, diradati durante la primavera e l’autunno, ripresi durante l’estate, periodo durante il quale potrebbe risultare necessario annaffiare 1-2 volte alla settimana. In autunno e primavera, potrebbe essere sufficiente annaffiare 1-2 volte al mese.
La prima e importante fertilizzazione è quella eseguita al momento della preventiva lavorazione del terreno destinato al letto di semina, mediante interro di stallatico maturo in ragione di 3Kg per mq o di concime granulare bilanciato a lenta cessione. Successivamente, durante la stagione vegetativa, da marzo a settembre periodicamente, ogni 2-3 mesi, se ritenuto necessario per migliorare la produzione, si può diluire nell’acqua destinata all’irrigazione un concime liquido a base di azoto.
Per arieggiare il terreno e rimuovere le infestanti, senza ricorrere ai nocivi diserbanti, durante l’intero periodo vegetativo, è opportuno eseguire 3-4 interventi di zappettatura, con i quali si provvedere a frantumare lo strato superficiale del terreno ai piedi delle piante.
il Cumino dei prati è una pianta biennale, che produce le infiorescenze ad ombrella a partire dal secondo anno. Per la raccolta dei semi, dal sapore aromatico piccante, si recidono le ombrelle una volta che sono giunte a maturazione, ossia che assumono un colore giallastro, quindi si sistemano in mazzetti e si appendono ad essiccare in un locale asciutto e ventilato. Il recupero dei semi avviene in parte per caduta spontanea, man mano che i fiori si essiccano, raccolta da completare con la battitura. I semi privati della polvere e delle impurità vengono conservati in barattoli di vetri o contenitori per alimenti.
Pianta rustica che non teme avversità.
Molto usato in gran parte dei paesi del Nord Europa, il cumino dei prati con il sua aroma aspro e pungente viene utilizzato per insaporire pane, biscotti, minestre e formaggi. Per lo scopo si usano principalmente i semi, più raramente si le foglie e le radici fresche. I germogli teneri possono essere aggiunti alle insalate. L’essenza o olio essenziale del cumino dei prati viene utilizzato per la preparazione di liquori, di cui uno porta il suo nome “il Kummel”. L’aroma del cumino dei prati somiglia a quello del cerfoglio, che richiama il sapore dell’anice.
Possiede proprietà digestive, ma nello stesso tempo stimola l’appetito, combatte l’aerofagia e stimola la secrezione lattea. L’essenza del cumino dei prati si aggiunge all’acqua dei bagni come tonificante e rinfrescante. Trova impiego in erboristeria e industria dei cosmetici.
CORRELATI
Utilizziamo i cookie per personalizzare i contenuti e gli annunci, fornire funzioni social e analizzare il traffico. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando un qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie e dichiari di aver letto la nostra Cookie Policy e la Privacy Policy. Per saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie consulta la nostra Cookie Policy. |
Attrezzi Auto Casa Costruzioni Forum Giardinaggio Giardino Guide Impianti Materiali Mobili Muratura Rivestimenti