Il diserbante o erbicida fa la sua comparsa nel nostro paese agli inizi del secolo scorso, dopo che per decenni l’erba cattiva era stata estirpata manualmente, meccanicamente o se ne evitava la crescita con accorgimenti tipo la pacciamatura. Come l’estirpazione manuale, anche il diserbante o erbicida persegue l’obiettivo di combattere e controllare la malerba a favore della produzione agricola. La quasi totalità dei prodotti è data da composti chimici ma vi sono anche diserbanti naturali e biodiserbanti, capaci di eliminare le erbacce ed i rovi senza arrecare danni all’ambiente. Vediamo nello specifico quali sono le tipologie, come agiscono e quali sono più adatti per le varie specie di piante.
I diserbanti sono essenzialmente dei composti chimici che hanno proprietà fitotossiche. L’impiego di diserbanti, più noti forse con la definizione di erbicidi, è una delle tecniche utilizzate per combattere le malerbe. Dove le malerbe o erbe infestanti o più semplicemente erbacce sono piante che non hanno alcuna utilità per i fini antropici (alimentari o ornamentali) e che danneggiano, limitandone la resa, le colture. Esse si diffondono attraverso il letame che trasporta i semi che vengono mangiati dagli animali o attraverso le acque irrigue ricche di semi.
Inoltre, poiché crescono in maniera assolutamente prive di qualsivoglia controllo, riescono indesiderate anche in spazi che non sono adibiti a terreno coltivabile in quanto forniscono l’impressione di sporcizia e di degrado.
Tipologia | Specie infestanti | Specie colpite | Diserbanti |
Piante perenni | Gramigna, cardo, trifoglio, poa perenne, acetosella, artemisia, edera, ortica | Ulivo, vite | Diserbante sistemico che agisce sulle radici |
Piante annuali | Amaranto, papavero, stellaria, veronica, ranuncolo, poa Annua, | Pomodoro, mais, frumento, piante da orto | Erbicidi da contatto che agisce sulle parti delle piantine |
I diserbanti, che possono essere totali se distruggono ogni tipo di vegetale (sono quelli che si irrorano su aree di parcheggi non pavimentate e vialetti dei giardini) o selettivi se distruggono le erbe infestanti ma sono innocui per le colture e gli alberi, possono ancora classificarsi in funzione di svariati parametri e di questi vari criteri ne esplicitiamo qualcuno tra i più usati.
La prima grande distinzione riguarda la composizione dei diserbanti, proviamo quindi ad effettuare una distinzione in base alla famiglia chimica che costituisce il loro principio attivo. Avremo così: inibitori della sintesi dei lipidi, inibitori della divisione cellulare, o della fotosintesi quali:.
Gli erbicidi totali o selettivi si possono distinguere a seconda del tempo in cui vengono irrorati:
A seconda poi che gli erbicidi totali o selettivi agiscono sui semi o sulle fogli avremo:
La quasi totalità degli erbicidi o vengono commercializzati allo stato liquido, quindi spruzzati direttamente sulle erbe infestanti, o sotto forma di polvere o granuli, da spargere sulle aree interessate, in genere miscelato con qualche concime. Gli erbicidi hanno un prezzo che va dai 10 ai 15 euro al kg.
Da quanto detto è chiaro che i tempi ed i modi dell’azione dei diserbanti variano a seconda della tipologia. Ma come si usano questi prodotti? Naturalmente molto dipende dalle loro caratteristiche, ad in particolare dal se sono ad azione istantanea, nel senso che si dissolvono molto rapidamente, o ad azione prolungata, la cui azione può durare anche per alcuni mesi.
Gli erbicidi antigerminello sono a lunga durata e servono a pulire il terreno prima della semina in quanto colpiscono i semi delle erbacce più comuni. Essi vanno distribuiti sul terreno in gennaio-febbraio.
Per un diserbo di piante annuali è necessario utilizzare erbicidi da contatto che causano l’essiccazione di ogni parte della malerba che viene colpita.Vanno distribuiti sulle piante in maggio-giugno.
Per le piante perenni quali le erbe a foglia larga o le graminacee dette a filo è invece necessario utilizzare un diserbante sistemico che agisce sull’apparato radicale. Tali erbicidi vanno distribuiti sul terreno.
Per quanto riguarda le dosi di diserbante da utilizzare esse vanno calcolate in base ai mq del terreno infestato e vengono riportate sulle confezioni specifiche.
Nell’utilizzo dei diserbanti è necessario tenere conto di alcuni parametri:
E’ buona norma non utilizzare lo stesso tipo di prodotto per più anni consecutivi in quanto molte specie possono diventare resistenti. L’ideale pertanto è utilizzare una miscela di erbicidi che contengono vari principi attivi che inoltre consentono di agire miratamente su varie specie di colture. |
Nonostante la grande attenzione per il rispetto dell’ambiente ed il grande interesse per gli erbicidi naturali, i diserbanti chimici la fanno da padrone.
I diserbanti chimici nascono intorno agli anni 40 del secolo scorso con scopi militari. E da quella data si sono via via sempre più diffusi con lo sviluppo dell’agricoltura intensiva e monocolturale. Tecniche che hanno richiesto un massiccio impiego di concimi chimici, diserbanti, antiparassitari etc. Dette tecniche hanno certamente consentito un incremento della produzione agricola mai registrato ma hanno anche arrecato effetti collaterali abbastanza severi. Uno degli effetti più deleteri del massiccio impiego di diserbanti chimici infatti è il loro accumulo nel terreno ed il passaggio nelle falde acquifere con conseguente inquinamento. Altro serio problema è la nascita di specie di infestanti resistenti ai diserbanti. Queste specie sono il frutto di una modificazione genetica evolutasi nel tempo, che viene trasmessa ai discendenti, e che ha selezionato una genia di organismi resistente ai comuni erbicidi.
Per tali motivi, con lo sviluppo di una ritrovata coscienza ecologica dopo anni di saccheggi indiscriminati, si osserva finalmente anche se su scala ridotta ad un ritorno a tecniche di coltivazioni più rispettose della natura e conseguentemente anche all’impiego di diserbanti naturali e biologici.
Tra gli erbicidi naturali molto utilizzata troviamo la farina di mais, atossica e biodegradabile, che agisce su erbacce a foglia larga e graminacee.
Le tecniche naturali per tenere a bada le erbacce sono la pacciamatura, falsa semina o la bruciatura delle stoppie o anche dei sistemi indiretti come la scelta delle specie da coltivare in base al grado di infestazione del terreno.
Gli erbicidi biologici utilizzano insetti predatori, parassiti, batteri, protozoi per controllare le specie infestanti.
Per gli appassionati di giardinaggio che volessero utilizzare un diserbante naturale di semplice preparazione e di sicura efficacia la saggezza popolare consiglia un ottimo diserbante casalingo, una soluzione di acqua, aceto, sale da cucina e zucchero.
I rapporti esprimendo i volumi in litri ed i pesi in chilogrammi sono: 10 litri d’acqua, 3 litri di aceto, una manciata di zucchero, 5,5 kg di sale. Per favorire il passaggio in soluzione dei solidi conviene riscaldare l’acqua e sciogliervi il sale e lo zucchero. Fare raffreddare il tutto per impedire l’evaporazione dell’acido acetico ed aggiungervi l’aceto.
Per la disinfestazione dalle erbacce si possono utilizzare svariate tecniche invece che i diserbanti, alcune senza dubbio più faticose ma più ecologiche dei diserbanti chimici.
|
CORRELATI
Utilizziamo i cookie per personalizzare i contenuti e gli annunci, fornire funzioni social e analizzare il traffico. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando un qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie e dichiari di aver letto la nostra Cookie Policy e la Privacy Policy. Per saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie consulta la nostra Cookie Policy. |
Attrezzi Auto Casa Costruzioni Forum Giardinaggio Giardino Guide Impianti Materiali Mobili Muratura Rivestimenti