Impermeabilizzazione coperture

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Guida informativa e pratica sulle varie tecniche di impermeabilizzazioni delle coperture: prodotti e posa in opera.

    Indice Articolo:
    1. Come fare?
    2. Prodotti
    3. Posa in opera

Come impermeabilizzare le coperture?

L‘impermeabilizzazione della copertura di un qualsiasi tipo di edificio è un aspetto fondamentale per chi progetta la struttura. Infatti, la tenuta all’acqua ed agli altri agenti atmosferici, come neve o grandine, è un aspetto che definisce in maniera determinante l’edificio stesso. La soluzione del problema è data dall’impermeabilizzazione delle coperture che può realizzarsi:

Nel prosieguo ci occuperemo dell’impermeabilizzazione dei tetti piani o comunque poco inclinati o con forme irregolari e che pertanto andranno impermeabilizzati con coperture continue e quindi con guaine impermeabilizzanti.

Prodotti per l’impermeabilizzazione delle coperture piane o poco inclinate.

I prodotti che sono impiegati per questo tipo di lavorazione sono molteplici.

Nel seguito menzioniamo e forniamo descrizione e qualche caratteristica di alcuni di quelli più utilizzati.

Membrane bituminose.

Sono realizzate in fabbrica con un processo di co-estrusione (passaggio sotto pressione ed allo stato fluido attraverso uno stampo che è una sorta di negativo del prodotto) di una base bituminosa (il bitume si ottiene per distillazione del greggio) e di una armatura in poliestere di tessuto non tessuto (simile ad un tessuto ma ottenuto non con l’incrocio di fili di trama ed ordito tipico della tessitura ma con altri processi industriali). La base bituminosa è preventivamente modificata, per conferirle speciali caratteristiche, da aggiunte di polimeri con catene lineari e poco ramificate. Avrà quindi buone proprietà elastiche e termoplastiche (rammollisce all’aumentare della temperatura).

La guaina così ottenuta viene commercializzata in rotoli con altezza prefissata, solitamente dell’ordine del metro, e spessore di qualche centimetro (1 o 2). La superficie inferiore della guaina viene, in alcune tipologie, resa adesiva per poter essere applicata sul supporto con una semplice pressione.

In alternativa alle guaine auto-adesivizzate sono anche disponibili tipologie che possono essere incollate con colle bituminose (il loro uso incrementa il potere impermeabilizzante della guaina) o con riscaldamento mediante la fiamma del cannello a gas.

Comunque sia la guaina in fabbrica viene sempre incartata con carta siliconica per impedire che i vari strati del rotolo possano incollarsi.

Puoi approfondire le caratteristiche della guaina bituminosa.

La superficie superiore della guaina potrà essere:

Bitume in emulsione acquosa.

E’ una miscela caratterizzata da due fasi di cui l’elemento prevalente o fase disperdente è l’acqua e l’elemento disperso è il bitume. Alla miscela vengono aggiunte altre sostanze solitamente sotto forma di ioni (elementi carichi elettricamente) che servono ad abbassare la tensione superficiale della miscela ed a favorire la bagnabilità delle superfici che con essa dovranno essere ricoperte.

Vengono posate con pennello o anche a spruzzo e sono l’ideale per impermeabilizzare aree circoscritte di dimensioni contenute come possono essere: balconcini, piccoli terrazzi, etc.

Membrane polimeriche.

Sono anche loro realizzate in fabbrica. Consistono in guaine, molto più sottili se paragonate a quelle bituminose (hanno uno spessore che difficilmente supera 1,5 millimetri), con una base in vari polimeri (le più comuni sono in PVC) che possono essere armate e non con una rete di poliestere rinforzato. Sono commercializzate in teli di consistenti dimensioni che possono essere giuntati tra loro con svariate tecniche che vanno dalla saldatura con aria calda o con cuneo caldo a collanti dedicati. Non vengono incollate ai supporti sottostanti e vanno protette dal calpestio solitamente con piastrelle o marmi. Vengono usate per impermeabilizzare terrazzi di buone dimensioni e come sotto tegola in tetti spioventi.

Impermeabilizzanti a base cementizia.

Sono ideali per impermeabilizzare superfici ed invasi in calcestruzzo che potranno risultare a continuo contatto con l’acqua. Hanno, principalmente, la funzione di impedire che l’acqua attraverso eventuali fessurazioni o imperfezioni della struttura penetri nella massa del calcestruzzo e la disgreghi o attacchi la sua armatura metallica. Sono solitamente premiscelati bicomponenti che se mescolati con la giusta quantità di acqua forniscono una malta che utilizzata come un intonaco proteggerà la struttura. Servono a impermeabilizzare balconi e terrazzini e comunque strutture in calcestruzzo armato.

Guaine liquide.

Sono a base di resine di varia composizione che vengono spruzzate o stese con pennello e servono ad impermeabilizzare un gran numero di supporti: calcestruzzo, legno, metalli, PVC, pavimentazioni in cotto o piastrelle. Sono elastiche e resistenti. Possono pertanto o essere calpestate direttamente o protette da intonaco e pavimentazioni.

Posa in opera delle guaine impermeabilizzanti.

Le guaine impermeabilizzanti moderne sono semplici da montarsi e pertanto ben si prestano ad installazioni fai da te.

Nel seguito a mo di esempio riportiamo alcuni esempi.

Posa a freddo delle membrane bituminose adesive.

Tali guaine sono particolarmente apprezzate dai fai da te per la facilità di posa e per il buon grado di affidabilità che hanno raggiunto. Queste guaine presentano il lato rivolto al sottofondo adesivizzato e la faccia superiore ricoperta da scagliette di ardesia che assicurano alle tegole una certa aderenza ed evitano che possano scivolare verso la gronda. Oltre che su un sottofondo in legno, le membrane bituminose possono essere posate su pannelli di polistirolo espanso, pannelli in poliuretano, sottofondi cementizi, vecchie superficie bituminose.

Iter operativo:

Membrana bituminosa da posare a caldo.

Materiale e attrezzi necessari:

Iter operativo:

Guaina liquida.

La guaina liquida, composta da due componenti uno in polvere ed uno liquido, da miscelare al momento in cui serve, viene applicata a freddo con l’ausilio di un pennello o rullo, in ragione di 1,5-2Kg per mq. Nello strato impermeabilizzante viene affogata una’armatura di tessuto non tessuto.

Iter operativo:

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