Con il termine laterizi si indica un insieme di materiali utilizzati per la realizzazione di opere edili: dai muri perimetrali alle divisioni, dai tramezzi alle tamponature, dai solai alle coperture. La categoria è molto ampia, infatti esistono diverse tipologie di laterizi ognuna con caratteristiche specifiche che la rendono adatta ad un particolare utilizzo. Approfondiamo.
Col termine generico di laterizi si indica una categoria molto ampia di materiali artificiali (non sono reperibili direttamente in natura) utilizzati nelle costruzioni edili che si ottengono impastando, essiccando, preformando e cuocendo in appositi forni materiale argilloso con qualità e composizione chimica variabile come riportato nella tabella che segue:
Percentuali dei componenti delle argille per laterizi:
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I manufatti così ottenuti, che come detto vengono identificati e commercializzati col generico appellativo di laterizi, costituiscono una gamma vastissima di numerosi e differenti prodotti con forme e dimensioni variabili e prestabilite, e con destinazioni d’uso altrettanto variabili e differenti. Caratteristiche che finiscono per rendere più che problematica una semplice ed univoca classificazione dei laterizi.
La classificazione dei laterizi, come si è già detto, data l’ampiezza della categoria e la difformità degli elementi che la costituiscono, è tutt’altro che semplice ed immediata.
Esistono quindi svariati criteri per effettuarla. Esaminiamone i più comuni.
In funzione di forma e dimensione avremo:
Laterizi pieni.
Secondo le indicazioni che si desumono dalla normativa UNI (Ente Italiano di Normazione) 8942 ed il Decreto Ministeriale del 20 novembre 1987 sono considerati laterizi pieni tutti quelli che hanno percentuale di vuoti inferiore al 15% e densità (massa/volume) compresa tra 1300 chilogrammi/metri cubi e 1800 chilogrammi/metri cubi.
Appartengono alla categoria:
Laterizi semipieni e forati.
Sempre dalle norme UNI 8942 si desume che: sono laterizi semipieni tutti quelli che hanno una percentuale di vuoti Ф compresa tra il 15% ed il 45% ossia 15% ≤ Ф ≤ 45%, sono invece laterizi forati tutti quelli con Ф> 45%.
Appartengono alla categoria:
Approfondisci le caratteristiche dei mattoni forati.
Nello specifico avremo:
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Laterizi per coperture.
Servono per realizzare i tetti. Appartengono alla categoria le tegole in tutte le loro numerosissime tipologie (piane, coppi, embrici, marsigliesi, portoghesi, etc) e pezzi di forme speciali come comignoli e camini.
Approfondisci le tipologie di tegole.
In funzione della destinazione di uso avremo:
Laterizi per la realizzazione di solai.
Vengono appoggiati su strutture portanti ed annegati nel calcestruzzo. Appartengono alla categoria:
Laterizi per la realizzazione di murature.
Vengono scelti in base alle loro caratteristiche meccaniche per erigere muri portanti e chiusure verticali. Appartengono alla categoria:
Laterizi per coperture e tetti.
Devono essere impermeabili ad acqua e neve. Sono costituiti essenzialmente dalle tegole nelle loro numerose tipologie.
Laterizi per pavimentazioni.
Sono piastrelle, note anche col nome di cotto, che si utilizzano per pavimentare aree esterne e rivestire facciate. Sono nati come manufatti di architettura povera per case rurali per poi essere riscoperti e largamente utilizzati in ogni tipo di costruzione.
Canne fumarie.
Servono a convogliare all’esterno con sfogo solitamente sul tetto i gas di combustione. Hanno buona resistenza e sono impermeabili alle condense ed ai gas che convogliano.
Tubi ed apparecchi sanitari in ceramica.
Dove la ceramica si ottiene aggiungendo all’argilla di base composti come ossido di alluminio, ossido di ferro, quarzo e feldspati
In funzione della lavorazione con cui sono realizzati avremo:
In funzione della pasta argillosa di base avremo:
Porosità. E’ il rapporto tra il volume dei microscopici pori ripieni di aria che sono presenti nella massa del materiale ed il volume complessivo del materiale |
Trattandosi di materiali che verranno utilizzati nelle costruzioni edili è chiaro che la nostra attenzione sarà focalizzata sulle caratteristiche che determineranno le prestazioni del laterizio quando sarà posto in opera.
Consentono di individuare il laterizio in esame in funzione di alcuni parametri fisici e quindi connessi alla sua intima struttura. Le principali caratteristiche fisiche sono:
Alveolatura. Creazione di cavità all’interno dell’impasto di argilla di base mediante aggiunta di sostanze chimiche (solitamente polvere di alluminio) che provocano sviluppo di gas all’interno della pasta con cui viene formato il laterizio. Le bolle di gas disperse nella massa rimangono intrappolate e determinano formazione di cavità che costituiscono gli alveoli. Col tempo il gas intrappolato sfugge e viene sostituito da aria. |
La loro conoscenza è indispensabile se i laterizi dovranno essere usati per realizzare opere portanti come muri e solai. I parametri essenziali sono:
Sono costituite da:
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