Come mantenere salubre e cristallina l'acqua della piscina? Le operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria per le piscine interrate e fuori terra.
La manutenzione delle piscine è un’operazione di fondamentale importanza in quanto l’acqua può diventare terreno fertile per patogeni responsabili di varie malattie. Qualunque sia il modello di piscina, da quelle interrate a quelle fuori terra, e qualunque sia il materiale di costruzione, occorre dunque una costante attenzione alla circolazione dell’acqua, alla disinfezione ed alla pulizia di filtri, fondo e vasca.
La corretta manutenzione prevede diversi interventi:
Ogni giorno la prima operazione da compiere è la pulizia della piscina, operazione che consiste non solo nella pulizia dell’acqua che deve essere incolore, ma anche del bordo vasca e della vaschetta lava piedi.
La pulizia del bordo vasca, generalmente realizzato con materiali antiscivolo, va effettuata con detergenti e con macchinari appositi, quali lavasciuga o monospazzola che esercitano una forte pressione e sono quindi in grado di eliminare ogni tipo di sporco.
La vaschetta lava piedi va svuotata, pulita con una spazzola negli angoli e disinfettata.
Infine ogni giorno va fatta una pulizia dell’acqua per eliminare i materiali più grossi sia dalla superficie che dal fondo. Servendosi del retino con manico telescopico vanno rimosse le parti in sospensione, quali insetti, resti di vegetazioni, foglie, mosche, vespe, moscerini, e quant’altro.
Oltre alla sommaria pulizia quotidiana la manutenzione della piscina necessita di interventi con periodicità settimanale circa, che consentono di mantenere l’acqua cristallina e gradevole e soprattutto igienica sicura per la balneazione.
Le operazioni riguardano la filtrazione ed il trattamento chimico e sono:
Gli skimmer sono le aperture poste lungo il bordo della piscina. Essi raccolgono l'acqua e la inviano al filtro di sabbia da dove ritorna in vasca attraverso le bocchette di mandata. La pulizia è importante per un corretto filtraggio dell’acqua.
Procedura:
Il filtro di sabbia è formato da uno strato omogeneo di sabbia o eterogeneo composto da vari materiali. L’acqua, passando attraverso i vari strati deposita impurità che possono ostruirlo rallentando il passaggio dell’acqua e quindi l’aspirazione.
Procedura:
Il prefiltro aspira l’acqua e la invia al prefiltro. Esso è un piccolo cestello situato nella pompa aspirante e serve a trattenere i materiali per evitare che finiscano nell’elettropompa e romperla. Normalmente il cestello è dotato di un coperchio trasparente che consente di vedere le eventuali impurità.
Procedura:
Le piscine di una certa dimensione, in legno, acciaio o pvc hanno un sistema di filtraggio visibile che comprende, in genere, filtri a cartucce (grazie alle piccole dimensioni). Questo tipo di filtro non possiede valvole selettive e manometri, in quanto non supporta l’operazione di controlavaggio. La pulizia del filtro viene effettuata a mano, rimuovendo fisicamente le cartucce e passandole sotto un getto d’acqua. L’unica valvola che dispone è quella che permette la funzione di ricircolo.
Le piscine gonfiabili di piccole dimensioni non sono provviste di sistemi di filtraggio e il ricambio dell’acqua, quindi, avviene manualmente svuotando e riempiendo nuovamente la vasca.In questi casi anche la disinfezione può essere evitata se l’acqua di cui disponete per il riempimento è potabile.
Il ph (indica il grado di acidità o alcalinità dell’acqua) che deve essere mantenuto entro valori compresi tra la fascia 7 e 7,5. Un’ acqua troppo acida, infatti, non solo può corrodere gli elementi metallici, ma può provocare irritazioni delle mucose, della pelle e degli occhi. Un’acqua troppo alcalina diventa torbida a causa dello sviluppo della flora batterica e del calcare.
Procedura:
La disinfezione dell'acqua si fa utilizzando il cloro o altri prodotti come bromo o ossigeno attivo per eliminare le particelle organiche. Una carenza di cloro accompagnata da una temperatura alta può, infatti, facilitare la formazione delle alghe. Il cloro è disponibile in pastiglie o in polvere. Il valore ottimale del cloro è compreso tra 0,6-1,0 mg/l.
Approfondisci come trattare l'acqua della piscina.
Per mantenere i valori del cloro occorrono 2 pastiglie di cloro da 600 g o 1 kg di polvere per ogni 100 mc di acqua.
Sia per motivi igienici che per non comprometterne la bellezza ed il piacevole effetto estetico occorre pulire fondo e pareti della piscina. La pulizia del fondo e delle pareti della piscina va fatta con l’ausilio di uno spazzolone con manico telescopico e della scopa aspira fango, un’attrezzatura che, a mo di aspirapolvere, pulisce fondo e pareti.
Se per qualche evenienza si è costretti a svuotare una piscina fissa, una volta rimosso l’inconveniente, la vasca deve essere riempita con acqua pulita possibilmente attingendo all'impianto domestico. In alternativa, è possibile utilizzare acqua di diversa provenienza (autobotte, pozzi, ecc.), ma prima di utilizzarla bisogna controllarne la reazione all’immissione del cloro. Bisogna sciogliere 10 gr di cloro granulare in 10 litro d’acqua. Trascorsi 10-15 minuti, se l’acqua non cambia colore può essere utilizzata per riempire la vasca. |
Quando la piscina non viene più utilizzata bisogna fare delle operazioni per evitare fastidiosi inconvenienti che potrebbero presentarsi al momento del riutilizzo.
Le operazioni da compiere sono diverse a seconda se si intende fare:
In ogni caso la piscina non va mai completamente svuotata per evitare danneggiamenti alla struttura.
In caso di svernamento attivo l’impianto di filtrazione deve rimanere in funzione fin quando l’acqua non raggiunge la temperatura di 12/14 gradi per almeno due ore al giorno. Inoltre occorre:
In caso di svernamento passivo occorre compiere una serie di operazioni volte a preservare le parti della piscina dal freddo e da eventuali gelate.
Cosa fare in casi straordinari:
|
Piscina a sale: niente cloro! Chi dispone di piscine contenenti acqua salata, deve effettuare trattamenti specifici diversi da quelli visti fin ora. Il trattamento delle acque della piscina a sale, infatti non necessita di clorazione.Il sale è già di per se un disinfettante e l’acqua leggermente salata ostacola la proliferazione di microrganismi e agenti patogeni. Inoltre il sale non provoca irritazioni e non emette odori.I sistemi di filtraggio delle piscine a sale sono uguali a quelli delle piscine classiche, ma questi possono essere affiancati da sistemi capaci di produrre cloro direttamente dal sale. Il sale, infatti, è cloruro di sodio e sottoposto a determinati processi può essere sciolto in ipoclorito di sodio, ossia cloro naturale.Il trattamento dell’acqua della piscina che consente ciò è definito elettrolisi. Il ciclo di funzionamento è semplice: l’acqua salata passa attraverso una cella che, collegata a un’apparecchiatura elettronica, permette la scissione della molecola di sale.Questo processo, oltre ad essere del tutto naturale, è anche molto meno dispendioso se si paragonano i costi di sale e cloro. |
CORRELATI
Utilizziamo i cookie per personalizzare i contenuti e gli annunci, fornire funzioni social e analizzare il traffico. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando un qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie e dichiari di aver letto la nostra Cookie Policy e la Privacy Policy. Per saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie consulta la nostra Cookie Policy. |
Attrezzi Auto Casa Costruzioni Forum Giardinaggio Giardino Guide Impianti Materiali Mobili Muratura Rivestimenti