Il mercato offre una grande varietà di pennelli ed altri attrezzi per tinteggiare. I pennelli per tinteggiare, come quelli per dipingere, possono essere di forme e dimensioni diverse, onde soddisfare tutte le esigenze. Tra gli elementi che compongono il pennello assumono una rilevante importanza le setole, da cui in larga misura dipende la qualità del pennello.
Il pennello si compone di un manico, una ghiera e di peli. Il manico è generalmente di legno, anche se in commercio troviamo pennelli economici dal manico di plastica. Anche la qualità della ghiera dipende dall’importanza del pennello. In quelli economici è di metallo scadente che presenta il difetto di arrugginirsi facilmente se tenuto a lungo in acqua durante la necessaria fase di pulizia dei pennelli. I peli possono essere di origine animale o sintetici. Quindi abbiamo pennelli in setole, in pelo naturale e sintetici. Per la costruzione di pennelli impiegati nella tinteggiatura, vengono usate setole di maiale, cinghiale e bue, nonché setole sintetiche.
La qualità del pennello dipende anche dall’assemblaggio degli elementi che lo compongono. In particolare la ghiera che tiene unite le setole deve essere sistemata in modo tale da evitare durante l’imbiancatura la caduta delle stesse.
Prima di parlare dei vari tipi di pennello, ci soffermiamo brevemente sulle setole. Come in parte abbiamo già detto, i pennelli possono essere realizzati con setole naturali, sintetiche e miste. Le setole naturali, generalmente costituite da setole di maiale, bue e cinghiale, sono abbastanza robuste e resistenti, nonché presentono una buona capacità di assorbire il colore. Non sono in genere utilizzate per vernici ad acqua, ossia diluibili con acqua, in quando le setole assorbono acqua e gonfiandosi perdono parte della loro stabilità. Le setole artificiali (di poliestere, nylon, silvepren), oggi di buona fattezza, grazie alle moderne tecnologie, sono robuste e facili da pulire. Questo tipo di setole utilizzabili per tutti i tipi di vernici e colori, comprese quelle diluibili con acqua, non presentando l’inconveniente di assorbire acqua.
Quindi le moderne tecnologie consentono la produzione di pennelli sintetici affidabili e molto versatili, che trovano impiego anche laddove fino a qualche tempo fa potevano essere impiegati solo pennelli con il pregiato pelo di martora. Quelle miste, in sintesi, uniscono i vantaggi delle setole naturali e di quelle sintetiche: presentano la stabilità delle setole sintetiche e la resistenza e capacità di assorbimento dei colori delle setole naturali. Danno ottimi risultati impiegate per vernici trasparenti, lacche, ecc. a base di acqua o in essa solubili.
Come i pennelli per dipingere anche quelli per tinteggiare sono di dimensioni e forme diverse, onde poter soddisfare tutte le esigenze, permettendo di superare tutte le difficoltà che la tinteggiatura delle pareti può presentare.
Tra i vari tipi di pennello ricordiamo: il pennello piatto, rotondo, a pioli, per radiatori, pennellessa, pennellessa a testa obliqua, plafone, plafoncino.
presenta generalmente un manico a coda di castoro, di una grandezza compresa tra i 10-25mm, idoneo per verniciare o imbiancare superfici lisce e grandi, come porte e finestre.
Presenta un manico generalmente rotondo e conico, utilizzate per verniciatura, nonché imbiancatura di superfici di piccole dimensioni o curve, come tubi o strutture di finestre, spigoli, ecc. Quelli maggiormente usati presentano un testa che varia da 2,5 ai 4,5 cm, con pelo arrotondato che meglio si presta per raggiungere con minore difficoltà posti difficili.
Le cui setole finiscono a punta, è indicato per lavorazioni che richiedono particolare precisione.
E' un pennello piatto inclinato all’altezza della ghiera per rendere possibile l’accesso alla parte posteriore dei termosifoni, nonché alle pareti che trovansi dietro gli stessi. Viene utilizzato anche per altri posti di difficile accesso, quali nicchie e angoli e spigoli in genere.
Volgarmente, ma erroneamente, detto pennellessa è rappresentato dal c.d. “plafonciono, pennello di forma rettangolare, largo e piatto, di una dimensione media di circa 15 cm, con uno spessore di circa 5cm (le due dimensioni stanno mediamente nel rapporto 1 a 3). In commercio ne troviamo alcune specie di dimensioni ancora maggiori (c.d. plafone), che trova generalmente impiego nel campo dell’edilizia.
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