Potatura melograno

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La potatura del melograno non è particolarmente difficile ma, per chi è alle prime armi potrebbe presentare qualche difficoltà. Spesso si rischia di tagliare troppo o troppo poco e questo può creare danni alla pianta. In questa, a volte rischiosa, operazione che è la potatura la nostra guida può tornarvi utile. Qui troverete indicazioni sugli attrezzi da utilizzare, su come e quando utilizzarli, quali sono gli errori più comini aiutandovi ad evitarli.  Prima di passare a spiegare come fare per potare il melograno cominciamo a conoscere meglio questa pianta e capire lo scopo della potatura, in modo da poter poi scoprire come e cosa potare.

La pianta del melograno.

Il suo nome scientifico è Punica granatum. Il suo nome, melograno, significa “mela con semi”. Si ritiene abbia origini orientali ma, sin da epoche antichissime è presente anche nell’area del Mediterraneo. Quando è in fioritura, il melograno, presenta fiori rossi e carnosi che poi si trasformano in frutti di forma rotonda con all’interno chicchi succosi di un color rosso sangue.

La potatura.

Ogni pianta ha bisogno di essere potata periodicamente, anche il melograno. La potatura permette l’eliminazione di quei rami che possono comportare danni nella crescita della pianta, quelli danneggiati o quelli troppo grossi da comprometterne la fruttificazione. Spesso la potatura viene effettuata anche per ragioni estetiche, per permettere, cioè, al nostro melograno di avere una forma armoniosa e gradevole. Inoltre, essendo il melograno una pianta cespugliosa, necessita di una potatura di formazione per farne un albero.

Quando potare?

Il melograno è una pianta dai frutti straordinari. Per assicurarsi che fruttifichi ogni anno è buona norma rispettare il riposo vegetativo  e potarla  ad ottobre-novembre, subito dopo la raccolta dei frutti, prima che inizi il  riposo vegetativo, o  tra febbraio e marzo, alla fine del riposo vegetativo, quando la pianta si sta preparando per la nuova stagione. Si preferisce intervenire a fine inverno inizio-primavera sopratutto nei melograni giovani per rinforzarne la crescita.

Come potare?

La potatura richiede una certa manualità ed il rispetto di alcune regole di base.  I tagli devo essere effettuati in maniera netta e precisa per evitare rischi di infezioni e senza danneggiare corteccia e collare.

I tagli vanno effettuati sui rami principali per evitare che si allunghino troppo e sui rami secondari che danno alla chioma una forma asimmetrica e non bilanciata. 

Cosa tagliare?

Il melograno nasce come pianta a cespuglio, nonostante molti di noi la conoscano come pianta ad albero. Per questa ragione è una della piante che produce maggior numero di polloni che crescono ai piedi della pianta. I polloni vecchi vanno eliminati ad ogni potatura e vanno conservati i nuovi (una decina) ai piedi della pianta.

Poichè scopo della potatura è quello che la pianta fruttifichi ma che abbia anche una forma ordinata occorre intervenire  in modo tale da avere una chioma simmetrica e ben areata senza danneggiare la fruttificazione. Una ripresa vegetativa vigorosa, infatti, ha come conseguenza una scarsa fruttificazione. 

Scelti 2 o 3 rami principali,  vanno sfoltiti per consentire la penetrazione della luce e dei raggi solari, ed eliminati quelli più deboli e sottili.

Tali rami, che sono la struttura portante della pianta, vanno poi tagliati in cima. Il melograno, infatti, fruttifica sui rami laterali, per cui accorciando i rami principali si ottiene il duplice scopo di mantenere una chioma armoniosa e di facilitare ramificazioni laterali che porteranno fiori e frutti.

Analogamente sono da  eliminare i rami secchi, quelli che non danno frutti  e quelli con andamento irregolare, che si intersecano tra di loro.

Attrezzi per la potatura del melograno.

Quando ci si accinge alla potatura del melograno è bene avere a disposizione gli attrezzi necessari. Vediamo quali sono:

Forbici Le forbici servono a tagliare i rami più sottili.
Cesoie a manico lungo Questo attrezzo è fondamentale per riuscire a raggiungere i punti più difficili e alti della pianta.
Segaccio Il segaccio viene utilizzato per il taglio dei rami più spessi.

Le forbici sono lo strumento principe di ogni potatore. Non possono mancare e devono essere sempre pulite ed affilate. Questo attrezzo serva per recidere i rami più sottili della pianta. Per il melograno risulta particolarmente utile visto che molti suoi rami non raggiungono spessori considerevoli.

Cesoie a manico lungo. Le cesoie a manico lungo permettono di raggiungere e tagliare i rami più difficili della pianta. I rami del melograno tendono infatti  a crescere verso l’alto rendendo difficile raggiungere il punto di incrocio con il ramo per il taglio. La cesoia permette di eliminare senza alcun problema rami che arrivano ad uno spessore anche di 30-35 mm.

Segaccio. Questo attrezzo viene di norma usato per tagliare i rami più spessi di una pianta, quelli che non è possibile tagliare con le forbici o le cesoie. Il segaccio deve essere usato con attenzione assicurandosi che il taglio sia continuo e senza sbavature.

Consigli utili.

Ecco qui di seguito alcuni consigli da seguire per potare al meglio il  melograno:

Terminata la potatura, disinfettare gli  attrezzi con candeggina o con acqua ossigenata. In questo modo si evita di trasmettere da una pianta all'altra eventuali infezioni.

I tagli vanno effettuati con un’inclinazione di circa 45° per evitare che l’acqua scorrendo lungo il taglio lo faccia marcire. 

Errori frequenti.

Soprattutto per chi è alle prime armi è facile commettere alcuni errori ma, non demordete, sbagliando si impara. Per questo motivo vi mostriamo alcuni degli errori più frequenti in cui potreste imbattervi.

Potare troppo. Spesso si tende a lasciarsi prendere la mano ed eliminare più rami di quelli che servono. Ricordiamoci che è bene seguire una via di mezzo, nè troppo, nè poco. Il melograno, infatti, se potato eccessivamente darà pochi frutti, lasciamo, quindi,  sull’albero alcuni rami principali, 2 o 3, e su ognuno di questi altri rametti, 4 o 5 per ramo.

Potare poco. Questo è uno degli errori in cui incappa chi è alle prime armi per timore di danneggiare la pianta. Così facendo, però, rischiamo una fruttificazione eccessiva che potrebbe indebolire la pianta di melograno. I frutti, inoltre,  come abbiamo già detto, tendono a crescere sulla vegetazione laterale, per cui il loro peso potrebbe spezzare i rami.

Melograno bonsai.

La tecnica del bonsai consiste nel crescere in vaso alberi in miniature. Lo stesso avviene per il melograno che, però, ha sviluppato una varietà particolare per questo utilizzo, il suo nome scientifico è Punica granatum nana. Del tutto identica alla pianta da giardino ha però dimensioni ridotte sia nei rami, che nei fiori, che nei frutti.

La potatura del bonsai melograno ha un procedimento specifico che fa parte delle tecniche bonsai, unitamente all'applicazione di fili e del rinvaso, a cui si rimanda.

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