La potatura del pesco richiede attenzioni maggiori rispetto a quelle delle altre piante. Il pesco, allevato in tutta la penisola, è una pianta delicata che, se ben curata, può dare molti frutti. La potatura aiuta la pianta in questa direzione. Eliminare rami o parti secche, serve alla pianta per crescere bene ed essere più produttiva. Naturalmente questa operazione richiede attenzione e preparazione, non sarà sufficiente tagliar via i rami secchi, senza il rispetto di alcuna regola! In questa nostra guida cercheremo di indicare alcune tecniche da seguire e le cose da evitare, per effettuare in maniera ottimale la potatura del vostro pesco. Fondamentali in questa operazione sono anche gli attrezzi utilizzati, che facilitano l’operazione rendendola più veloce, ma precisa ed efficace. A tutti piacerebbe trovare il proprio pesco stracolmo di frutti, non è una cosa difficile, è necessario evitare alcuni errori.
Mai fare tagli netti della pianta con la convinzione che questo la rafforzerà. |
Va sempre lasciato un germoglio sul ramo che decidiamo di tagliare. |
Il taglio deve essere pulito per non rischiare infezioni della pianta. |
Mai potare il pesco con il solo scopo estetico, l'intervento va fatto nel rispetto di quello che è il portamento naturale della specie. |
La potatura è l’eliminazione, mediante il taglio, di rami e parti della pianta che ne compromettono la crescita, o perchè danneggiati o rovinati, o perchè troppo grandi e rischiano di ridurre la produzione di frutti. Vediamo insieme alcune utili indicazione su come eseguirla.
Da quando il pesco è ancora giovane, fino ai primi 3-4 anni di vita, bisogna effettuare due potature:
Quando il pesco avrà superato i primi 4-5 anni di vita, sarà possibile limitarsi ad una sola potatura annua che servirà per rafforzare la pianta e ad eliminare i rami rovinati o in eccesso. In ogni caso, bisogna cercare di abbassare i rami e contenere la crescita in altezza.
Il pesco come ogni pianta necessita di varie potature sia per ragioni funzionali e produttive, sia estetiche, anche se l’una influenza l’altra.
Tali interventi servono a dare, e mantenere nel tempo, una forma razionale con rami forti e spaziati e facilmente accessibili. Nel giardinaggio, la potatura dell’albero di pesco, generalmente segue due forme standard che sono a palmetta e a fuso.
In entrambi i casi, nell'arco di un triennio, si completa la formazione di questo albero da frutto.
Questo tipo di potatura è quella finalizzata alla produzione del maggior numero di frutti. L’albero di pesco, come la maggior parte degli alberi da frutta, non fa eccezione. Per cui i tagli vengono eseguiti con lo scopo di accentrare la produzione su pochi rami, non perdendo di vista che il pesco produce essenzialmente sui rami di un anno. Tale intervento comincia molto presto, dal momento che il pesco inizia a fruttificare già al secondo anno e raggiunge la piena produzione verso il quarto-quinto anno di vita.
Sistemata la pianta nel terreno o nel vaso, andranno conservati 3 o 4 rami principali, possibilmente quelli leggermente più inclinati rispetto al tronco centrale, il resto dei rami andranno eliminati.
In base alla vigorosità del nostro pesco, dovremo scegliere quanti rami lasciare, dai 2 ai 3, quelli destinati a portare i frutti. Questi rami devono avere un andamento orizzontale. Tutti i rami con andamento irregolare o verticali, verso l’alto o verso il basso, vanno eliminati, ad eccezione della cima.
Se avete un pesco che fino ad ora non avete curato, basterà individuare la “croce” centrale ed i 3 o 4 rami principali. Per ogni ramo lasciato si individuano 2 o 3 rami “minori” ed il resto andrà potato.
Cimatura: “potatura verde”, consiste nel tagliare i nodi finali di un ramo dell’albero. Questa tecnica viene utilizzata nel pesco per evitare che la pianta cresca troppo in altezza e fare in modo da rendere la chioma del pesco più compatta.
Scacchiatura: prevede la riduzione del numero dei germogli per migliorare la crescita di quelli che restano. Se la pianta di pesco ha difficoltà nella crescita, la scacchiatura risulta particolarmente indicata. Vanno eliminare tutte le gemme rivolte verso il basso o verso l’alto. In questo modo si eviteranno sprechi di energie per gemme non ritenute utili.
Decorticazione anulare: coinvolge l’ultimo anello della corteccia che viene eliminato al fine di permettere che la parte apicale del ramo fruttifichi. Questa tecnica è utilizzata nel pesco per permettere una fruttificazione più abbondante con riguardo ad alcune parti dell’albero. E’ importante però non esagerare nella decorticazione, una fascia di qualche centimetro è sufficiente.
La potatura del pesco va dall’eliminazione di foglie morte e piccoli rami, al taglio di rami anche di grosse dimensioni. In base al tipo di intervento, utilizzeremo l'attrezzo più adatto. Tra gli attrezzi maggiormente usati troviamo le forbici da giardinaggio, cesoia, piccola sega e svettatoio:
E' importare utilizzare attrezzi puliti e disinfettati. Il pesco è una pianta delicata, a rischio infezioni, quindi una volta finite le operazioni di potatura gli attrezzi andranno puliti a lasciati asciugare prima di conservarli, per evitare che si formi ruggine.
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