Stufe a pellet: modelli, funzionamento ed installazione

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Guida completa sulle stufe a pellet. Caratteristiche, installazione, vantaggi e rischi di queste stufe a combustibile solido.

    Indice Articolo:
    1. Cosa sono?
      1. Cos'è il pellet?
    2. Come sono fatte?
    3. Tipi
      1. Stufe a pellet libere
      2. Caminetti a pellet
      3. Termostufe a pellet
      4. Termocucine a pellet
    4. Funzionamento
    5. Installazione
    6. Quali sono le migliori? Consigli
    7. Prezzi
    8. Vantaggi
      1. Elevato rendimento
      2. Combustione non inquinante
      3. Manutenzione e pulizia ridotta
      4. Non rilasciano fumi
      5. Detrazioni fiscali
    9. Svantaggi
    10. Normativa
    11. Quanto consumano?
    12. Sono pericolose?

Cos'è una stufa a pellet? Caratteristiche.

La stufa a pellet è una stufa che concettualmente è simile a quella a legno. Entrambe, infatti, riscaldano ambienti bruciando un combustibile solido, ma, mentre una brucia ciocchi di legno, l’altra brucia pellet.

Cos’è il pellet?

Il pellet o meglio ancora il pellet di legno è un combustibile solido che si ottiene con un processo industriale di trasformazione che utilizza per materia prima scarti di lavorazione come possono essere trucioli di legno e segatura.

Il processo che conduce al pellet consta di varie fasi lavorative:

Per quanto detto fin qui si può quindi dire che il pellet è costituito da cilindretti di legno macinato con le seguenti caratteristiche:

Queste caratteristiche lo rendono un combustibile ecologico, pratico da utilizzarsi ed economico.

Come è fatta una stufa a pellet?

Dal punto di vista realizzativo, la stufa a pellet è un apparato molto più complesso di una comune stufa a legna.

Di seguito lo schema di una stufa a pellet, con l'indicazione delle principali parti di cui si compone:

La stufa a pellet è costituita quindi da varie parti:

Tipologie in commercio.

Esistono in commercio numerose tipologie di stufe a pellet che differiscono per estetica e funzionalità.

Stufe a pellet libere.

Sono stufe per ambienti domestici che necessitano solo di una piccola canna fumaria e di una presa d’aria.

Caminetti a pellet.

I caminetti a pellet sono inserti da posizionare all’interno dei classici camini che vanno collegati con una canna fumaria in acciaio posta all’interno di quella del camino in laterizi.

Termostufe a pellet.

Le termostufe sono stufe a pellet collegate all’impianto termoidraulico e funzionano come una caldaia per la produzione di acqua calda da far circolare nei termosifoni di un impianto di riscaldamento. In questa tipologia di apparecchiature nello scambiatore di calore viene fatta circolare l’acqua da riscaldare ed inviare ai termosifoni.

Termocucine a pellet.

Sono delle stufe a pellet con un piano cottura integrato

Le suddette stufe possono anche differenziarsi per il tipo di rivestimento utilizzato e quindi abbiamo:

Infine le stufe a pellet in base alla funzionalità si differenziano in:

Come funziona una stufa a pellet?

Le stufe a pellet funzionano per irraggiamento e convezione ed hanno un funzionamento piuttosto semplice:

Installazione.

L’installazione della stufa a pellet deve essere fatta da personale specializzato che verifichi che la stufa sia installata conformemente alle direttive di legge. Tuttavia l’installazione dei modelli più semplici può essere fatta anche fai da te seguendo le istruzioni di montaggio ed installazione delle case costruttrici.

In linea di massima l’installazione prevede:

Approfondisci l’iter operativo sull’installazione delle stufe a pellet.

Qual’è la migliore stufa a pellet? Consigli per la scelta.

Forniamo di seguito alcuni consigli sulla scelta di una buona stufa a pellet capace di fornire una combustione ottimale a cui noi tendiamo.

Per ottenere effettivamente una una combustione ideale è necessario che si verifichino una serie di condizioni che dipendono da precisi accorgimenti costruttivi che devono caratterizzare la stufa a pellet. Le condizioni che devono essere soddisfatte sono:

Quanto costa una stufa a pellet?

Ovviamente i prezzi delle stufe a pellet possono oscillare di molto a seconda di vari parametri: tipologia, potenza, casa costruttrice, rivestimento, design ecc..

Le stufe oscillano dai 500 ai 2000 euro

Le termostufe dai 1500 ai 3000 euro

I caminetti dai 2000 ai 4000 euro

le termocucine dai 2000 ai 7000 euro

Approfondisci i prezzi di acquisto ed i costi di installazione di una stufa a pellet.

I vantaggi delle stufe a pellet.

Le stufe a pellet hanno ormai anni di esperienza e sono oggi estremamente affidabili e devono la loro popolarità soprattutto al tipo di combustibile che ne determina i numerosi vantaggi.

Elevato rendimento e costi inferiori per chilowattora.

Le stufe a pellet più efficienti hanno un rendimento molto elevato ed un costo per ogni chilowattora di energia prodotta inferiore alle stufe alimentate a gasolio, gpl e metano (è superiore solo a quelle a legna sminuzzata ed a legna spezzata). I modelli più moderni possono riscaldare a un ambiente di 100 m3 con un consumo di 300 g circa di pellet. Inoltre il pellet è’ il più economico fra tutti i combustibili tradizionali di stufe a parità di energia termica prodotta. Va però sottolineato che il rendimento è dato anche da altri fattori come la classe energetica dello stabile in cui la stufa viene posizionata.

Combustione pulita ed ecologica.

La combustione del pellet produce pochissime emissioni e per giunta non inquinanti. Solo acqua ed anidride carbonica; inoltre essa non incide sul bilancio delle emissioni di gas serra (CO2) in atmosfera; infatti poiché è alimentata con un derivato del legno l’anidride carbonica emessa nella combustione sarà esattamente la stessa che la pianta da cui deriva il pellet ha incamerato per effetto della fotosintesi clorofilliana sottraendolo all’atmosfera. Ed ancora l'utilizzo del pellet risolve un problema di smaltimento dei sottoprodotti di molte lavorazioni: industria di lavorazione del legno, rifiuti dell’agricoltura, potatura e pulizia di boschi, etc. Tutti questi scarti sono la materia prima della lavorazione del pellet.

Utilizzo e manutenzione ridotta.

Anzitutto l’utilizzo delle stufe a pellet richiede pochissimi interventi manuali in quanto, escluso il caricamento del combustibile nella tramoggia, essa procede in maniera automatica. Inoltre gli interventi di manutenzione sono minimi poiché la stufa produce poca cenere rispetto ad altre stufe.

La manutenzione quotidiana consiste nella pulizia del braciere, mentre quella annuale consiste nell’eliminazione totale delle polveri con aspirapolvere, nella pulizia del bruciatore e della canna fumaria.

Approfondisci quali sono le operazioni di pulizia della canna fumaria.

Non rilascia fumi nell’ambiente.

la camera di combustione della stufa a pellet è chiusa in maniera ermetica e quindi non rilascia fumi nell’ambiente; Un leggero odore di fumo può sentirsi quando si accende la stufa perchè i fumi in tale fase sono maggiori a causa della bassa temperatura iniziale. Durante il funzionamento, invece la presenza di fumo può indicare una perdita della stufa o del tubo di scarico.

L’acquisto di una stufa a pellet da diritto a detrazioni fiscali.

E’ possibile detrarre il 50% dell’importo complessivo di acquisto per un massimo di 30.000 euro per immobile, da ripartire in 10 anni. La detrazione sale al 65% se l’attrezzatura è dimensionata per riscaldare acqua da inviare ad un impianto di termosifoni.

Gli svantaggi.

A fronte di tanti vantaggi la stufa a pellet ha anche degli svantaggi:

Normativa sulle stufe a pellet.

La normativa di riferimento per l'installazione delle stufe a pellet è la UNI 10683 rev. 2012.

Tale norma è entrata in vigore nell’ottobre del 2012 e regola l’installazione, il controllo, la manutenzione e lo scarico dei fumi delle stufe alimentate a legna o altri combustibili solidi come il pellet.

Il punto più dibattuto è quello sullo scarico dei fumi che prevede una modifica rispetto alla precedente UNI del 2005.

Infatti, la vecchia norma prevedeva la possibilità di scarico dei fumi a parete, mentre la nuova prevede lo scarico solo a tetto.

Quanto consumano?

Anche i consumi delle stufe a pellet variano in funzione del tipo e della potenza dell’apparecchio.

Ovviamente maggiore è la potenza e maggiori sono i consumi una stufa che produce anche acqua sanitaria consuma di più di una stufa tradizionale.

Tuttavia possiamo ipotizzare un consumo medio di una stufa a pellet adatta a riscaldare una casa di circa 100 mq mediamente coibentata.

Il calcolo per ottenere la potenza necessaria a riscaldare tale ambiente si fa moltiplicando la superficie della casa per l’altezza per il coefficiente termico che è pari a 35 in una zona temperata. Quindi avremo: 100x 3x 35 = 10500.

Tale risultato va poi diviso per 862 che è il coefficiente per il passaggio da kilocalorie a kilowattora: 10500: 862 = 12,19 Kwh.

Per riscaldare quindi un ambiente di 100 mq occorre una stufa da 12 kwh che ha un consumo medio di 0,25 kg di pellet ad ora per ogni kw di potenza.

Moltiplicando il consumo medio per kg per i kw di potenza avremo il consumo di pellet per il funzionamento di un’ora della stufa: 0,25x12= 3 kg.

Considerando che un sacchetto di pellet di 15 kg che ha un costo medio di 4 euro, ovvero di 0,26 al kg, moltiplicando il costo di un kg per i chilogrammi necessari avremo il costo per un’ ora di riscaldamento: 0,26x 3= 0,78 centesimi.

In conclusione riscaldare un ambiente di circa 100 mq costa circa 78 centesimi all’ora.

Le stufe a pellet sono pericolose?

In questi ultimi anni si è assistito ad un boom delle stufe a pellet perchè il pellet è un combustibile economico e non inquinante, ma di recente L'ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile) ha comunicato che il pellet, contrariamente a quanto finora creduto, è non solo inquinante ma dannoso per l'uomo.

La pericolosità è dovuta all’emissione di polveri sottili che si sprigionano con la combustione, e sempre secondo l’ENEA le stufe a legna e pellet emettono circa il 45% di tali polveri inquinanti.

Per tale motivo dal 2018, occorre rottamare le vecchie stufe e sostituirle con stufe di nuova generazione che abbiano almeno tre stelle che producono poche polveri sottili che secondo l’ IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro), sono cancerogene quanto l’amianto.

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