Analizziamo le proprietà del sughero, un isolante naturale, che si ricava dagli alberi di quercia da sughero (quercus suber) e che viene utilizzato, sotto forma di pannelli, per l’isolamento termico ed acustico di pareti e pavimenti.
Il sughero è un materiale naturale che si ricava da una pianta delle fagacee detta sughera, diffusa nell’area del Mediterraneo occidentale.
E’ formato da piccole cellule composte da tannini, cera, suberina, cellulosa ed acqua, disposte in file regolari e senza spazi che si sovrappongono in strati. Quando giungono a maturazione le cellule muoiono ed il loro protoplasma (involucro cellulare) viene sostituito da aria e gas.
Il primo strato viene raccolto quando la pianta ha circa trenta anni di età, ed è quello più duro e nodoso, poi la pianta produce strati di sughero più sottili ed elastici che raggiungono uno spessore di circa 3 cm ogni dieci anni circa.
Sono questi strati che vengono utilizzati in commercio dopo essere stati essiccati e sottoposti ad altre lavorazioni.
Grazie alla sua particolare struttura cellulare il sughero gode di molte proprietà per cui è largamente utilizzato in vari settori. Ma quali sono queste proprietà?
Anzitutto il sughero è un materiale naturale biocompatibile, ecologico, biodegradabile, che può essere riciclato senza inquinare l’ambiente.
E’ leggero e compatto, in quanto la sua struttura è piena (circa 80%) di aria e gas per cui è da sempre stato utilizzato per la realizzazione di galleggianti per reti da pesca.
Non è tossico ed è anallergico, utilizzato come rivestimento impedisce alla polvere di sollevarsi nell’ambiente.
E’ elastico, sempre grazie alla sua composizione, e facile da lavorare. Tale proprietà lo rende particolarmente adatto alla realizzazione dei tappi per bottiglie.
E’ un materiale resistente al fuoco ed impermeabile grazie alla presenza di cera e suberina materiali insolubili ed ignifughi.
A differenza del legno non è attaccabile da muffe, insetti e tarli e resistente alle sostanze chimiche e alle intemperie.
E’ un materiale destinato a durare nel tempo (sono stati rinvenuti resti di sughero in costruzioni che risalgono a diversi millenni), in grado di assicurare ambienti salubri dal clima confortevole.
Grazie alla sua traspirabilità contribuisce ad attenuare i problemi di condensa e muffa che si manifestano in presenza di locali ben impermeabilizzati ma non sufficientemente ventilati. Presenta un potere di isolamento di poco superiore a quello della lana di vetro. Perché il sughero conservi inalterate le sue proprietà di materiale traspirante, in grado di assorbire umidità e condensa, è necessario che per i trattamenti di finitura superficiale vengano impiegati materiali con le stesse caratteristiche.
E’ un materiale che non si lascia attraversare dalla corrente elettrica, nonché presenta una buona resistenza meccanica alla compressione e trazione.
È un ottimo isolante acustico perché le sue cellule chiuse e non comunicanti assorbono le onde sonore senza propagarle. Infatti, il suono si trasmette attraverso l’aria, ma nel caso del sughero questa è rinchiusa nelle singole cellule e non circola tra le stesse.
Conclusione: il sughero è un eccellente isolante, che viene utilizzato nell’edilizia sotto forma di pannelli, come pavimentazione e/o rivestimento, per assicurare un maggior comfort termico, sia per il riscaldamento invernale che per il raffreddamento estivo, e acustico. Esso, inoltre, assicura un significativo risparmio energetico, oltre a dar diritto alla detrazione fiscale prevista a favore di coloro che effettuano interventi con l’obiettivo di migliorare e riqualificare il consumo energetico degli edifici. |
A fronte dei tanti pro, il sughero presenta anche svantaggi:
un prezzo più alto rispetto agli altri isolanti naturali, tipo la fibra di legno, ma se si tiene conto della qualità delle prestazioni e della durata, il maggior costo risulta ammortizzabile nel tempo. Il divario rispetto agli altri materiali diventa maggiore, se usato come rivestimento a vista o come pavimento (in quest’ultimo caso il costo eguaglia quello di un buon pavimento);
non consente tagli netti se non con l’utilizzo della sega elettrica;
a parità di potere isolante, è leggermente più pesante di materiali equivalenti, tipo la lana di vetro.
Puoi approfondire caratteristiche e proprietà della lana vetro.
Il sughero commercializzato sotto forma di granuli, lastre o pannelli, può essere di diverse tipologie dovute a particolari lavorazioni e ognuna ha specifiche caratteristiche.
Il sughero biondo naturale, come si evince dalla denominazione, oltre ad essere un ottimo isolante, conserva inalterate le caratteristiche di materiale bioecologico. Il mercato offre, infatti, tipologie di sughero più commerciali, di minore qualità, sia sotto l’aspetto ecologico che delle prestazioni.
Il sughero bruno, cosiddetto per il colore scuro che assume con la tostatura, a seguito della quale, sebbene non risultino alterate le caratteristiche ecologiche (dal momento che per la trasformazione in pannelli i granuli vengono aggregati da una resina presente negli stessi trucioli, che sciogliendosi col calore agisce da legante), ne risultano compromesse le caratteristiche fonoisolanti, mentre restano buone quelle termoisolanti.
Abbiamo poi il cosiddetto “sughero commerciale”, di qualità scadente, sia per la purezza dei granuli che per la tecnica di aggregazione degli stessi che avviene con l’impiego di leganti chimici, dando vita a lastre con scarse caratteristiche sia tecniche che bioecologiche.
Il sughero è dunque un materiale naturale, resistente, versatile e inalterabile (non si sbriciola e non si deforma), il cui impiego negli ultimi anni ha fatto registrare un notevole incremento, nonostante il costo.
Dopo l’utilizzo come tappo di bottiglie, il sughero trova il principale impiego nel settore dell’edilizia, come isolante termoacustico, per l’importante caratteristica di mantenere la temperatura pressoché costante anche in presenza di forti escursioni termiche. Utilizzato in granuli o in lastre di svariati spessori, da pochi millimetri a diversi centimetri, anche sagomate, si adatta a qualsiasi struttura anche irregolare.
Sotto forma di pannelli
Può essere applicato a cappotto sulle pareti esterne o interne dei muri perimetrali per l’isolamento termoacustico degli edifici. Agendo sullo spessore dei pannelli, che può superare anche i 10 cm, è possibile risolvere problemi di climatizzazione, anche in presenza di condizioni climatiche estreme, sia di caldo che di freddo. Lo spessore delle lastre da utilizzare varia in funzione del grado di isolamento che si intende realizzare, nel rispetto della normativa vigente. Oltre all’ottimo isolamento termo-acustico, le lastre di sughero permettono di contrastare i problemi di condensa e umidità;
Come realizzare il cappotto termico su pareti interne con pannelli di sughero.
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Può essere posato sotto il pavimento, tra il solaio ed il massetto, per isolare acusticamente e termicamente rispetto ad ambienti rispettivamente, rumorosi o molto freddi;
Può essere utilizzato per isolare termoacusticamente tetti in legno o cemento sia verso l’interno che verso l’esterno (oltre i â…” del calore prodotto si disperde attraverso il tetto se non isolato adeguatamente: i laterizi sono in genere caratterizzati da un’alta conducibilità termica).
Approfondisci i materiali e le tecniche di realizzazione dell'isolamento acustico.
Sotto forma di granuli:
Può essere miscelato al cemento, oltre a migliorarne le caratteristiche di isolamento termoacustico, contribuisce ad alleggerirlo.
Può essere usato tra le intercapedini (a secco o impastato con specifici leganti).
Otre che come turaccioli delle bottiglie di vino e come materiale per l’isolamento termoacustico degli edifici, il sughero viene utilizzato per realizzare galleggianti, suolette per le scarpe e guarnizioni.
Indicativamente, sotto forma di pannelli, il prezzo del sughero naturale compresso, senza l’aggiunta di colla, spazia da 15 ai 60 euro + IVA al mq, passando da pannelli spessore 2cm a pannelli spessore 10cm circa.
Dove e come si produce il sughero: Circa il 50 % della produzione mondiale di sughero viene realizzata in Portogallo le cui condizioni climatiche risultano particolarmente favorevoli alla coltivazione delle piante di quercia da sughero, mentre per il nostro paese il primato spetta alla Sardegna, dove si concentra oltre l’80% della produzione nazionale, ma è presente anche in Sicilia lungo la costa tirrenica, dove tutt’oggi viene utilizzato dagli abitanti del luogo per la produzione di oggetti domestici tipo le ciotole. Queste piante vengono decorticate ogni 10 anni circa, ma per il primo intervento bisogna aspettare che la pianta raggiunga i 30-35 anni. L’operazione non compromette la salute della pianta, che rimane in grado di rigenerare la corteccia, pertanto a ragione il sughero è per definizione un materiale rinnovabile. In pratica, la pianta è caratterizzata da una doppia corteccia, quella esterna, oggetto dell’operazione di decorticazione, che rappresenta il sughero, ed una interna attraverso la quale continua a scorrere la linfa, vitale per la pianta. L’operazione di decorticazione viene eseguita “manualmente” durante l’estate, periodo in cui la corteccia viene rimossa con maggiore facilità. Una volta prelevata, la corteccia viene sbriciolata: i granuli vengono utilizzati nello stato in cui si trovano o aggregati dando vita a pannelli. Ogni bosco di sughero può essere considerato una fabbrica di materie prime naturali, che non prevede alcun abbattimento di alberi: la corteccia decorticata si rigenera nel tempo, se l’operazione è stata eseguita correttamente e con la giusta frequenza.. |
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