Vernici per legno: caratteristiche, tipi e prezzi

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L’articolo riporta utili informazioni sulle vernici per il legno: composizione, tipologie, e caratteristiche che le rendono trasparenti o coprenti, adatte ad un uso esterno o interno. Inoltre verrà spiegato, passo dopo passo, come applicarle con la tecnica del fai da te.

    Indice Articolo:
    1. Caratteristiche
    2. A cosa servono?
    3. Tipologie
    4. Prezzo
    5. Come si applicano

Che cosa sono le vernici per il legno?

Le vernici per il legno sono una categoria molto ampia di prodotti vernicianti con caratteristiche spesso molto differenti tra loro che trasferite ad un manufatto in legno lo proteggono e ne migliorano la finitura estetica.

Prodotti vernicianti.
Un prodotto verniciante è una miscela di prodotti chimici,solitamente disciolta in un solvente che spesso è acqua, che trasferita al substrato di un manufatto essicca e lo ricopre.Esso è composto da:
  • legante. E’ una resina polimerica di varia natura. Costituisce l’elemento essenziale del prodotto verniciante ed ha il compito di aderire al supporto ed incapsularlo per salvaguardarlo dall’aggressione di agenti esterni.
  • Solvente. Dissolve (rende solubile e quindi liquida) la miscela e perciò ne consente un agevole trasferimento al supporto. La sua evaporazione permette poi la formazione del film protettivo. Può essere acqua o anche un solvente organico. Ovviamente l’acqua non crea problemi all’ambiente né alla salute degli operatori. Va notato che in alcune tipologie di prodotti vernicianti (quelli in polvere) non è presente.
  • Pigmenti.
  • Cariche. Sono composti che hanno una funzione di riempitivo e rendono più omogeneo e levigato il film di vernice essiccato.
  • Additivi. Sono composti chimici che aggiunti in piccole quantità alla miscela (inferiore al 10%) le conferiscono speciali caratteristiche. Ad esempio possono accelerare l’essiccamento, proteggere dagli UV, aumentare l’elasticità del film secco, etc.

A cosa servono?

Il legno è un materiale vivo che si modifica nel tempo: invecchia! La vernice lo fa invecchiare in salute. Scopo della vernice è quello di formare sul manufatto in legno una pellicola con particolari caratteristiche protettive e decorative.

Una buona vernice per assolvere a tali funzioni deve, dunque:

  • assicurare una pellicola (film) uniforme, resistente all’invecchiamento, caratterizzata da una buona impermeabilità, grazie all’aggiunta di pigmenti specifici, e da una flessibilità che consente al film di assorbire contrazioni e dilatazioni, senza spaccarsi;
  • Aderire perfettamente al manufatto. L’aderenza è una proprietà che in larga misura dipende dalla preparazione del fondo (pulizia e porosità) e dalle caratteristiche del legante;
  • Creare un buon impatto visivo;
  • Offrire un’adeguata resistenza all’abrasione, all’usura, agli urti accidentali, al degrado.

Tipologie e caratteristiche delle vernici per legno.

Come si è ampiamente accennato le vernici per il legno costituiscono una categoria molto ampia di prodotti differenti e con caratteristiche differenti. Inoltre quasi sempre in uno stesso ciclo di verniciatura occorrerà utilizzare più prodotti differenti per poter ottenere le caratteristiche finali desiderate. Per consentire quindi agli utenti di poter scegliere tra la moltitudine di preparati in commercio quelli che più si addicono alle proprie esigenze questi sono corredati da adeguate schede tecniche che evidenziano le loro caratteristiche. Al fine di poter stilare una tale scheda occorre una precisa classificazione delle vernici per il legno. Classificazione che viene operata secondo vari criteri.

Riportiamo le classificazioni secondo i criteri più usati.

Ubicazione della manufatto verniciato.

  • Vernici per il legno da interno. Hanno sempre una funzione protettiva (da funghi e parassiti) ma è ridotta in quanto il manufatto non è esposto alle ingiurie degli agenti atmosferici. La funzione decorativa sarà preminente. Servono a trattare: bussole, travi, parquet, scale interne in legno, etc.
  • Vernici per il legno da esterno. Mantengono le funzioni decorative ed in più devono garantire: protezione dall’acqua (le fibre del legno a contatto con l’acqua si gonfiano) e generalmente dagli agenti atmosferici, protezione da muffe, protezione da insetti xilofagi, protezione da inquinanti atmosferici. Vengono utilizzate per verniciare: infissi, persiane, mobili in legno per giardino, etc.

Natura del solvente.

  • Vernici per il legno ad acqua. I componenti solidi della miscela che costituisce la vernice sono disciolti in acqua. Sono da preferire perché l’evaporazione del solvente non produce inquinamento ne esalazioni che inalate possono risultare nocive per la salute.
  • Vernici per il legno a solvente. In dette vernici i componenti della miscela vengono disciolti in opportuni solventi organici. I solventi dipendono dalla composizione chimica delle resine che costituiscono il legante. Un solvente comune è l’acqua ragia. Acqua ragia che può essere naturale se ottenuta da distillazione di una resina secreta dalle conifere o artificiale con una miscela di idrocarburi.

Percentuale di solvente.

  • Vernici per il legno a basso solido. In esse la percentuale di solvente, qualunque esso sia, riferita alla totalità della miscela è bassa.
  • Vernici per il legno ad alto solido. Contrariamente alle precedenti hanno una bassa percentuale di solvente.

Composizione chimica della resina che funge da legante.

  • Vernici per il legno isocianiche. In questo tipo di vernici il legante è costituito da resine isocianiche (caratterizzate dal gruppo funzionale isocianato –N=C=O). Possono essere bicomponenti (uno dei prodotti è un catalizzatore che innesca la reticolazione e viene aggiunto solo al momento della verniciatura). Sono utilizzate come vernici trasparenti per il legno. Possono anche essere mono componente e solitamente servono a verniciare infissi.
  • Vernici per il legno alla nitrocellulosa. Il legante della vernice è di resine di nitrocellulosa. Queste hanno formula chimica che varia in funzione del numero di gruppi NO2 contenuti. Essiccano per evaporazione del solvente e generano dei film molto sottili e fragili ma molto resistenti all’acqua. Vanno perciò ricoperte con ulteriori film di finitura. Per tutti questi motivi si usano come fondi.
  • Vernici per il legno poliestere insature. Il legante di queste vernici è costituito da resine poliestere insature ossia da resine caratterizzate da doppi legami del tipo C=C. Sono solitamente bicomponenti con un catalizzatore che innesca l’essiccamento. Induriscono in tempi brevissimi generando un film trasparente molto resistente all’abrasione. Sono utilizzate nei processi industriali di verniciatura dei mobili.
  • Vernici per il legno a resine in emulsione. Il legante è costituito da resine viniliche.

Se filmogene o meno.

  • Vernici per il legno non filmanti. Essiccandosi non generano un film che inviluppa il manufatto in legno. Quindi i pori di questo rimangono liberi di traspirare ed assorbono semplicemente il prodotto. Si distinguono in:
    • Tinte/Mordenzanti. Sono coloranti (di solito aniline) che sono solubili o in acqua o in alcool. Servono a fornire una colorazione ad un legno troppo chiaro o ad uniformare la colorazione ad un legno bicolore per l’esposizione al sole. Non hanno un effetto coprente e lasciano intravvedere le naturali venature del legno. Quelle solubili in alcool seccano prima ma danno una colorazione più intensa.
    • Impregnanti. Impregnano il legno ossia penetrano nei suoi pori e li saturano mantenendoli aperti e liberi di respirare. Possono contenere: pigmenti per fornire una blanda colorazione, filtri UV per resistere all’esposizione delle radiazioni solari, biocidi per evitare formazione di muffe e funghi ed attacco da parte di insetti xilofagi. Possono essere preparati in soluzione acquosa o in solventi organici.
  • Vernici per il legno filmanti. Sono quei prodotti che una volta essiccati generano un film che incapsula il manufatto ligneo turandone completamente i pori. Si differenziano in:
    • Fondi/intermedi. Generano un film ma di piccolissimo spessore e quindi molto fragile servono perciò da aggrappanti per lo strato di vernice successivo.
    • Finiture. Costituiscono lo strato più esterno e quindi oltre alla funzione protettiva devono anche avere una funzione estetica che ovviamente dovrà risultare quanto più gradevole è possibile. Possono essere ad acqua o a solvente organico, per interno o per esterno, trasparenti e quindi lasciar intravedere le venature del legno, coprenti.

Prodotti speciali.

Come anche il nome stesso indica hanno caratteristiche fuori della norma e quindi particolari. Si differenziano in:

  • Cere. Inviluppano con una pellicola il manufatto che però non è continua. In origine si utilizzava la cera d’api allo stato attuale si usano cere sintetiche disperse in acqua. La cera viene trasferita al supporto servendosi di uno straccio imbevuto. Si utilizzano per la finitura di mobili e sono particolarmente apprezzate per l’aspetto naturale che ad essi conferiscono.
  • Oli. Non generano un film ma agiscono come gli impregnanti penetrando nei pori. Sono solitamente dispersi in emulsione nell’acqua e sono utilizzati per la finitura del legno dei mobili di arredo. L'olio nutre il legname, ma nello stesso tempo lo lascia respirare e lo protegge dal sole, pioggia, gelo, dallo sporco. Una volta asciutto, passa inosservato al tatto e non macchia. Si può applicare a pennello piatto o con uno straccio opportunamente imbevuto. Prima dell’applicazione, il supporto va leggermente carteggiato con carta vetrata a grana sottile ed accuratamente spolverato. Con la prima mano bisogna cercare di saturare le superfici interessate, ripetendo l’operazione a distanza di 8-10 ore, quando la prima mano risulta completamente seccata

La classificazione fin qui operata utilizza sempre dei criteri che potremmo definire tecnologici in quanto suddividono le vernici del legno secondo precise caratteristiche tecniche. Naturalmente esistono molti altri criteri di differenziazione. Di seguito ne riportiamo ancora qualcuno.

In funzione delle loro caratteristiche estetiche.

Secondo tale criterio potremo avere vernice per il legno: lucida, opaca, satinata, brillante, iridescente, laccata, cangiante, etc.

in funzione di come la vernice dovrà essere trasferita al supporto avremo vernici a spruzzo, a pennello.

In funzioni di caratteristiche particolari avremo:

  • Vernici per legno ignifughe. Obiettivo delle vernici ignifughe è quello di opporsi e rallentare il propagarsi delle fiamme in presenza di un incendio. Il legno, opportunamente trattato con vernici ignifughe, si comporta meglio delle strutture metalliche.
  • Vernici per legno impermeabilizzanti. Sono le vernici impregnanti ad assicurare al legno un maggiore effetto impermeabilizzante. In effetti, gli impregnanti penetrano nel legno in profondità ed agiscono dall’interno. Oltre che dalla composizione e qualità della vernice, l’impermeabilizzazione del legno dipende in larga misura dalla preparazione del fondo, dalla specie di legno e dalla presenza di eventuali difetti, come nodi ed eccessiva porosità.

Prezzi.

Data la vastità della categoria è impossibile riportare un prezzario dettagliato. A mo di esempio e per fornire qualche ordine di grandezza riportiamo solo il costo di qualche comune tipologia di vernice per legno.

Il costo di un litro di un'ottima vernice per il legno filmante per esterno ad acqua colorata o trasparente è di circa 30€.

Il costo di un litro di un'ottima vernice per il legno filmante per interno ad acqua colorata o trasparente a finitura lucida cerata è di circa 17/20 €.

Il costo di un litro di un impregnante ad acqua è di circa 5/7 €.

Il costo di 15 grammi di tinta/mordenzante ad acqua è di circa 2/3 €.

La resa risulta influenzata dal grado di finitura delle superfici da trattare, ossia dalla capacità di assorbimento del manufatto e dalla specie di legno.

Come si applica la vernice: iter operativo.

Come per tutti i prodotti vernicianti anche per le vernici del legno la serie di operazioni con cui esse si trasferiscono al supporto prende il nome di verniciatura e nello specifico verniciatura del legno. E poiché il legno è un organismo vivo e quindi soggetto a degrado per invecchiamento la verniciatura composta una sola mano di vernice non basta né a preservarlo né a renderlo più gradevole esteticamente. Saranno perciò necessarie più mani sia dello stesso prodotto che di prodotti differenti .

Puoi approfondire come verniciare il legno.

La verniciatura può riguardare manufatti nuovi che si verniciano per la prima volta o manufatti la cui vernice ha subito un certo degrado conseguenza del tempo e degli agenti atmosferici. In entrambi i casi le vernici si applicano con il pennello o la pistola dopo la preparazione del fondo.

L’ applicazione delle vernici deve essere fatta in ambienti ben areati con un grado di umidità non superiore al 60-65%, mentre la temperatura non deve scendere al di sotto dei 10-12°C; la temperatura ideale è quella prossima ai 20°C. Il grado di umidità del supporto non deve superare il 10-15%.

Iter operativo:

  • Preparazione del fondo. La preparazione del fondo rappresenta la fase più impegnativa dell’intero ciclo di verniciatura; da essa in larga misura dipende la bontà del risultato. Per i manufatti da verniciare per la prima volta, la preparazione prevede una leggera carteggiatura da eseguire nel senso della venatura, cui segue un’accurata pulizia della polvere e dei residui di trucioli, mentre per quelli da restaurare la preparazione prevede: la sverniciatura, da eseguire per semplicità con uno sverniciatore liquido, cui fanno seguito la levigatura, stuccatura e carteggiatura.
  • Applicazione della vernice. Impregnato parzialmente il pennello di vernice, bisogna pennellare sulla superficie da trattare seguendo sempre lo stesso verso.
Consigli per il Fai da te:
  • I manufatti da verniciare devono essere asciutti, privi di polvere, macchie e grassi, non presentare tracce di muffa e umidità. Per evitare colature il pennello non va impregnato in maniera eccessiva, rimuovendo la vernice in eccesso strizzandolo lungo il bordo dell’apertura della confezione.
  • Tra una mano e quella successiva, bisogna aspettare che la vernice asciughi completamente (i tempi di essiccazione sono riportati sulla confezione e risultano influenzati dalle condizioni climatiche (grado di umidità e temperatura) dell’ambiente di lavoro.
  • Per favorire l’adesione della vernice tra una mano e quella successiva bisogna carteggiare leggermente la superficie con carta abrasiva a grana finissima, ovviamente quando la prima mano risulta completamente asciutta. Infatti, la superficie liscia della vernice non rappresenta un fondo ideale per la presa della seconda mano, deve presentare una sottile porosità.
  • Si consiglia di utilizzare un pennello con setole sintetiche, morbide e compatte, che non perde i peli durante l’uso.
  • Le vernici a solvente vanno diluite con diluente, mentre quelle ad acqua vanno diluite con acqua, nelle percentuali indicate dalle istruzioni riportate sulle confezioni.
  • L’applicazione della vernice o dell’impregnante può essere preceduta dall’applicazione di una soluzione preventiva che tiene lontano muffe e funghi, soluzione indicata per proteggere manufatti come serramenti, porte, persiane, esposte agli agenti esterni. L’applicazione di questa soluzione preventiva in genere si evita in presenza di un legno integro ed in buona salute.
  • Se si intende utilizzare una vernice a base di solvente su una superficie precedentemente trattata con vernice ad acqua, questa deve essere adeguatamente carteggiata. La carteggiatura va eseguita seguendo il verso della venatura.
  • Le vernici e impregnanti per esterni non sono utilizzabili per manufatti destinati all’interno e viceversa.

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