La verniciatura elettrostatica è una tecnica che veniva utilizzata già nel secolo scorso. Vediamo come sono cambiate e quali sono le diverse tecniche utilizzate oggi per la verniciatura elettrostatica ed i costi di questo procedimento che ha molti vantaggi.
La verniciatura elettrostatica, come ogni altra tipologia di verniciatura, è una lavorazione che serve a rivestire un manufatto con un film di resina continuo, ma, per ottenere tale effetto, utilizza una tecnica di elettrodeposizione.
Chiariamo quanto detto. Le particelle di vernici, liquide o in polvere, vengono caricate elettrostaticamente, nebulizzate e spinte sul manufatto che è stato caricato con carica di segno opposto. Sulle particelle di vernice quindi verrà ad agire una forza che sarà la risultante tra le forze meccaniche connessa all’azione dell’aria compressa e quelle di attrazione di Coulomb tra cariche di segno opposto. Perciò le particelle ricopriranno completamente il manufatto e rimarranno tenacemente adese ad esso. Se la vernice trasferita è liquida, per evaporazione del solvente, seccherà formando una sfoglia adesa e compatta. Se invece la vernice trasferita è in polvere occorrerà un ulteriore processo di reticolazione (le catene polimeriche delle resini delle vernici si legano chimicamente tra loro). Processo che a seconda delle resine utilizzate sarà attivato o dalla temperatura elevata in un forno (>200°C) o dall’esposizione ai raggi ultravioletti.
Tecniche.
Esiste più di una tecnica di verniciatura elettrostatica.
Le più utilizzate sono:
A spruzzo con pistola. Attraverso due circuiti diversi vengono addotte ad un utensile a foggia di pistola, aria compressa e vernice, che può essere liquida o in polvere. Le particelle di vernice vengono espulse dalla pistola dall’azione dell’aria compressa dopo essere state caricate con differenti metodi di carica o positiva o negativa e sospinte sul manufatto che è mantenuto a potenziale 0 per effetto della messa a terra. Sotto l’azione combinata delle forze meccaniche ed elettrostatiche le particelle ricoprono l’oggetto. Esistono due distinte tecniche di verniciatura elettrostatica a spruzzo e precisamente:
Triboelettrica. Utilizza pistole triboelettriche. Queste per fornire alle particelle di vernice la necessaria carica elettrostatica sfruttano lo sfregamento tra i corpuscoli di vernice in movimento forzato sotto l’azione dell’aria compressa e la lunga canna della pistola. Per poter ottenere forze elettrostatiche consistenti occorre scegliere con cura il materiale della canna (di solito teflon) e con altrettanta cura bisogna eseguire la sua lavorazione. Le particelle di vernice, per effetto dell’energica frizione si caricheranno positivamente ed una volta espulse dalla canna saranno attratte dal manufatto mantenuto a potenziale 0 di terra..
Ad effetto corona. La pistola reca sulla punta della canna un elettrodo puntiforme che viene alimentato con una tensione molto alta dai 50000 ai 100000 volt. Le particelle di vernice sospinte dall’aria compressa passando in prossimità dell’elettrodo si caricano di carica negativa. Una volta cariche negativamente le particelle di vernice si respingono tra loro creando una sorta di nube che avvolge il manufatto tenuto al potenziale 0 di terra. Per effetto dell’attrazione di Coulomb si depositano poi sul pezzo ricoprendolo completamente e raggiungendo aree che non sono in direzione del getto spruzzato. La tecnica descritta ad effetto corona ha difficoltà a verniciare manufatti con profili frastagliati con cavità profonde.
A letto fluido. La vernice in polvere viene mantenuta in sospensione da un getto di aria compressa e caricata elettrostaticamente da elettrodi disposti sulle pareti della cabina di verniciatura. Il manufatto mantenuto a potenziale 0 da una opportuna messa a terra avanza con velocità costante nel letto fluido delle particelle di vernice cariche e si ricopre. Una volta che è completamente ricoperto viene spostato nel forno e portato ad opportuna temperatura per la reticolazione della resina.
Utilizzo e vantaggi della verniciatura elettrostatica
La verniciatura elettrostatica ha numerosi vantaggi:
consente un notevole risparmio di vernice del 30-60% circa rispetto ad una normale verniciatura e di manodopera.
Risultato di qualità in quanto la tecnica consente di trasferire sul manufatto un film di vernice compatto privo di colature e riesce a raggiungere anche punti più difficili.
Buona resistenza alla corrosione.
Contenuto impatto ambientale in quanto le vernici utilizzate sono prive di solventi.
l’utilizzo della tecnologia elettrostatica, oltre a razionalizzare i consumi di vernice, consente alle industrie di automatizzare i procedimenti.
Per tali caratteristiche la verniciatura elettrostatica viene largamente utilizzata per verniciare:
automobili, moto e biciclette
arredi di ufficio;
automezzi agricoli e mezzi pesanti.
Costi di un impianto di verniciatura elettrostatica.
Il costo di un sistema di verniciatura elettrostatico non è proprio cosa da poco, infatti, per un piccolo impianto per verniciare a spruzzo con pistola ad effetto corona si parte dai 500 €. Si comprende quindi che si tratta di attrezzi che di norma non sono alla portata dell’utente medio che si diletta col bricolage anche se va detto che, con questa tecnica, il risparmio di prodotto verniciante che si riesce ad ottenere e consistente e si aggira intorno al 50/60%.
Utilizziamo i cookie per personalizzare i contenuti e gli annunci, fornire funzioni social e analizzare il traffico. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando un qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie e dichiari di aver letto la nostra Cookie Policy e la Privacy Policy. Per saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie consulta la nostra Cookie Policy.