Guida informativa sulla finestraria, apprezzata pianta succulente, dalle condizione climatiche ideali alla scelta e preparazione del terreno, dalla riproduzione alle pratiche colturali.
La Fenestraria è una succulente della famiglia delle Aizoacee, originaria dell’Africa meridionale, con un portamento cespitoso caratterizzato da piccole foglie carnose, cui sovrastano nei periodi di fioritura grossi fiori bianchi. All’estremità superiore di ogni foglia presenta una zona trasparente, che si lascia attraversare dalla luce al pari di una piccola finestra, cui deve il nome.
Come la quasi totalità delle piante grasse, convive perfettamente con un clima mite, non sopporta il freddo, con temperature che scendono al di sotto dello zero. La Fenestraria può considerarsi una pianta d’appartamento, ma che vive bene anche all’esterno, dove può restare per l’intero anno, in presenza di un clima costiero temperato, anche se occasionalmente e per brevi periodi la temperatura dovesse tendere allo zero. Come per l’Agave attenuta, anche per la Fenestraria la temperatura ideale dovrebbe oscillare tra i 10 ed i 15 °C, ma entrambe possono restare all’esterno anche se occasionalmente il freddo dovesse far registrare una temperatura prossima ai 4-5°C. In presenza di situazioni maggiormente avverse, le Fenestrarie, coltivate all’esterno, vanno ritirate in serra o comunque in ambienti riparati, che assicurano loro le condizioni compatibili di cui sopra. Alla Fenestraria, che in natura vive seminterrata in substrati sabbiosi, bisogna assicurare una dimora bene illuminata e soleggiata, mentre il substrato dovrà essere costituito da un terriccio per piante grasse, leggero e drenante, un terriccio cosiddetto sabbioso. E’ sufficiente aggiungere al terriccio universale una dose di sabbia nella percentuale del 30-40%.
La Fenestraria è una pianta che teme l’eccesso idrico, che pertanto va innaffiata con moderazione, non tanto per quantità, quanto per frequenza, nel senso che quando si reputa opportuno innaffiarla, l’intervento deve essere esaustivo e deve interessare tutto il substrato e apparato radicale. L’intervento va operato esclusivamente quando il terreno risulta perfettamente asciutto, rinviando l’intervento in caso di dubbio. L’operazione in larga misura è affidata al buon senso e deve tener conto della stagione, della temperatura del momento, della grandezza del vaso e del tipo di substrato, evitando di intervenire durante le ore particolarmente torride delle giornate estive. Volendo dare una indicazione di massima, possiamo dire che per la Fenestraria gli interventi vanno totalmente sospesi durante i periodi più freddi della stagione invernale, per riprenderli con moderazione durante la stagione primaverile, procedendo normalmente durante l’estate, continuando di nuovo con moderazione durante l’autunno. Diciamo da 1 a 2 volte al mese durante la stagione primaverile ed autunnale, da 2 a 4 volte al mese durante l’estate, in funzione delle variabili di cui abbiamo detto.
Circa le concimazioni, la Finestraria potenzialmente è una pianta pigra ad assorbire sali minerali, per cui gli eventuali interventi, utilizzando un concime per piante grasse a base di fosforo e potassio da diluire nell’acqua destinata all’irrigazione, secondo le dosi riportate sulla relative confezione, dovranno essere limitate alla stagione primaverile. Il concime dovrà essere povero di zoto, dal momento che questo minerale tendenzialmente accelera la crescita della succulente, ma ne indebolisce la struttura.
La potatura della pianta grassa Fenestraria riveste carattere di eccezionalità, nel senso che mira alla esclusiva rimozione di eventuali parti spezzate o comunque interessate da patologie.
La Finestraria è una pianta che si riproduce per seme e divisione dei cespi.
La Fenestraria dal punto di vista dell’attacco da parte dei parassiti di origine vegetale ed animale, come abbiamo detto, teme il marciume radicale ed il ragnetto rosso, dai quali bisogna difenderla rispettivamente, riducendo gli interventi di innaffiatura e trattandola con appropriati fungicida o insetticida in presenza dei parassiti animali.
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