Guida informativa ed operativa sui rulli per pittura, da come sono fatti ai vantaggi e svantaggi rispetto al pennello, da quando si usano a come si usano, da dove si comprano a quanto costano, da come si puliscono a come si conservano, dalle caratteristiche tecniche alle varie tipologie.
Il comune rullo manuale si compone di un’anima centrale, costituita da un cilindro di plastica rivestito con una spugna o con setole di diversa lunghezza o altro materiale equivalente, che ruota su di un asse.
Quest’ultimo con una struttura a forma di “L”, quasi esclusivamente metallica, è collegato al manico, da cui riceve il movimento.
A secondo del tipo di finitura che si intende conseguire, il mercato offre rulli a nido d’ape, rulli increspati, ecc, mentre a secondo della tecnica che sfruttano troviamo rulli a pressione manuale e rulli automatici.
Sia i rulli a nido d’ape che quelli increspati devono il nome alla finitura superficiale, che richiamano rispettivamente la gruviera e il pettine, ed entrambi vengono utilizzati per realizzare pareti decorate, senza richiedere il ricorso di costosi decoratori.
I rulli a nido d’ape si prestano anche a nascondere irregolarità e quindi essere utilizzati per le tinteggiatura di pareti il cui fondo non è stato preparato a regola d’arte. Quelli a nido d’ape sono rivestiti di spugna, mentre quelli increspati con frange di pelle scamosciata.
Dal punto di vista del funzionamento quello che fa la differenza tra i rulli è il modo di intingerli. Abbiamo i rulli tradizionali che si intingono in continuo nella bacinella, come avviene con il pennello, e quelli automatici che si intingono con continuità mediante un sistema a stantuffo o a mezzo di un compressore. Nel sistema a stantuffo, l’impugnatura del rullo è costituita da un contenitore cilindrico in cui corre un stantuffo. La pittura grazia a quest’ultimo viene aspirata e successivamente spinta al rullo che viene intinto con continuità, senza la necessita di ricorrere alla bacinella. Servendosi di un compressore, la pittura, ben diluita, contenuta in un serbatoio, viene spinta al rullo attraverso un tubo flessibile che collega serbatoio e rullo.
Sotto l’aspetto strettamente operativo, il rullo comunque intinto sulle pareti viene passato manualmente. Oltre che di dimensioni standard, il mercato offre rulli per tinteggiare di dimensioni contenute da utilizzare negli spazi ristretti, in prossimità di termosifoni, infissi, bastoni per tende, ecc., limitando al minimo il ricorso ai tradizionali pennelli.
Sono più veloci e facile da usare rispetto ai comuni pennelli, ma assicurano un risultato meno buono e si prestano poco per una tinteggiatura professionale e per la tinteggiatura di soffitti.
I rulli automatici risultano particolarmente vantaggiosi per la tinteggiatura di grosse superfici.
Per un normale rullo di spugna, un bastone allungabile e la retina di plastica per strizzare il rullo una volta imbevuto di vernice si spendono dai 15 ai 20 euro. Ovviamente, stiamo parlando di prodotti commerciali indicati per i Fai da te.
Si comprano presso i colorifici, centri commerciali, brico center, negozi attrezzati per il bricolage e fai da te. Utilissimi per i soffitti, i rulli per pittura sono indicati per la tinteggiatura dell’intera casa (pareti e soffitti), in particolare per i Fai da te.
Dato per scontato che sono state eseguite tutte le operazioni preliminari, come: rimozione e protezione mobili con teli di plastica, rimozione chiodi e placche di prese ed interruttori, preparazione del soffitto e pareti (stuccatura e carteggiatura), riportiamo quale informazione sull’uso del rullo.
Dopo l’utilizzo i rulli vanno lavati accuratamente con acqua corrente a acquaragia a secondo che sia stata utilizzato con pittura ad acqua o vernice, fino ad eliminare tutta la pittura o vernice di cui sono impregnati, e lasciati asciugare prima di conservarli in un luogo asciutto, arieggiato e privo di polvere.
Per evitare che il rivestimento del rullo (plastica, spugna, setole) si deformi è opportuno poggiarli sul manico, lasciando il rullo in posizione verticale poggiato al muto o alla parete del mobile ospiatnte o appenderli ad un chiodo.
CORRELATI
Utilizziamo i cookie per personalizzare i contenuti e gli annunci, fornire funzioni social e analizzare il traffico. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando un qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie e dichiari di aver letto la nostra Cookie Policy e la Privacy Policy. Per saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie consulta la nostra Cookie Policy. |
Attrezzi Auto Casa Costruzioni Forum Giardinaggio Giardino Guide Impianti Materiali Mobili Muratura Rivestimenti