Mobili in legno

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Guida informativa sulle caratteristiche dei mobili in legno, dalle diverse essenze da mobilio alla regolare pulizia e manutenzione, all’impregnatura, verniciatura, al trattamento antitarlo.

Caratteristiche tecniche mobili in legno.

Nonostante i mobili in legno negli ultimi decenni sia stato affiancati da mobili dai materiali innovativi, hanno conservato nel tempo il loro fascino ed il loro valore, sia funzionale che d’arredo. Il legno è un materiale vivo, resistente, curvabile, duraturo, biodegradabile, che invecchia ma che non diventa obsoleto. In virtù delle tante caratteristiche che possiede e della facilità con cui si lavora, da sempre ha trovato impiego nella costruzione di svariati manufatti, fornendo il proprio contributo alla crescita delle varie civiltà che si sono succedute nel corso dei secoli.

Le essenze da mobilio.

Tra le essenze da mobilio maggiormente utilizzate troviamo il castagno, il faggio, la quercia, il noce, il ciliegio, il rovere, il frassino, con fibre sottili e compatte, cosiddetti legni duri, legni pregiati, affiancati dal pioppo, betulla, abete e pino, cosiddetti legni teneri. I primi vengono utilizzati per mobili di pregio e impiallacciatura, i secondi per le relative carcasse. In particolare: il noce è stato ed è considerato una delle essenze “da mobilio” per eccellenza, sia in massello che come impiallacciatura; il mogano risulta particolarmente usato come impiallacciatura e in misura minore in massello; la quercia, legno particolarmente duro, nella costruzione dei mobili è stato rimpiazzato dal noce; il legno pioppo viene utilizzato come base per i mobili impiallacciati e per la costruzione di mobili economici. Anche il teak ed il rovere vengono annoverati tra i legni per mobilio di pregio, mentre l’olmo è destinato ai mobili rustici.

Perché scegliere i mobili in legno?

Sono in grado di regalare alla casa un calore e un fascino destinato a durare nel tempo; rappresentano i manufatti più vicini a l’uomo, come questi, vivono, respirano, si modificano, invecchiamo, hanno bisogno di cure; durano nei secoli, basti pensare alle strutture in legno di chiese, monasteri e quant’altro che vivono da millenni, ovviamente se il legno è stato essiccato adeguatamente all’origine e se le opere sono state destinatarie di regolare manutenzione e salvaguardate dal loro nemico numero uno: l’acqua.

Come conservare nel tempo i mobili in legno: pulizia e manutenzione.

A differenza dei mobili in materiali plastici e metallici, perché i mobili in legno possano durare nel tempo non risulta sufficiente la sola spolverata, anche se eseguita con regolarità. Essendo il legno un materiale vivo, destinato a modificarsi nel tempo, i mobili in legno oltre alla regolare spolverata, necessitano di una periodica pulizia a base di detergenti neutri o prodotti a base di cera a secondo del tipo di finitura, per arrivare al trattamento antitarlo, trattamento impregnante e verniciatura, quando se ne ravvisa la necessità. I mobili in legno se opportunamente trattati, possono arredare anche spazi esterni, come giardini e terrazzi. Dal punto di vista logistico, bisogna evitare che vengano colpiti dalla luce diretta del sole o essere esposti a sbalzi termici, come essere investiti a distanza ravvicinata dal calore di una stufa o di un termosifone. Ovviamente, come già abbiamo detto, in presenza di mobili in legno di particolare prestigio e valore, bisogna tenere sotto controllo il tasso di umidità, ricorrendo se necessario ai moderni ed economici deumidificatori.

Per la pulizia dei mobili in legno, in commercio si trovano una varietà di prodotti, ma bisogna fare attenzione perché non esiste il prodotto che va bene per tutte le finiture. In ogni caso, bisogna evitare l’utilizzo di detergenti aggressivi o a base di ammoniaca e pagliette metalliche.

In particolare: - per la pulizia ordinaria di mobili in legno verniciato, laccato e laminato, utilizzare un panno pelle imbevuto in acqua tiepida in cui è stata diluita una dosa di detergente liquido neutro multiuso; - per i mobili non verniciati (in legno naturale) ed i mobili antichi, oltre alla regolare spolverata con un panno asciutto, periodicamente, ogni 6-12 mesi, trattarli superficialemente con un prodotto a base di cera da stendere con un panno morbido, fino al completo assorbimento.

Per la pulizia ordinaria, non manca chi propone soluzioni più domestiche, dicono meno nocive sia per la propria che per la salute del mobili, come un panno morbido ben strizzato dopo averlo imbevuto in acqua tiepida in cui è stata diluita una dose di sapone di marsiglia o uno straccetto imbevuto in acqua e latte per togliere le macchie da un mobile laccato.

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