Guida pratica per costruire una parete divisoria in cartongesso con la tecnica del fai da te. Iter operativo, spiegato passo dopo passo, per creare una parete fissando i pannelli ad una struttura portante in legno o metallo.
Le pareti in cartongesso sono pareti destinate a delimitare gli spazi, anche per finalità estetiche, che vengono realizzate con lastre di cartongesso, uno strato di gesso chiuso a sandwich tra due fogli di cartone, fissate ad una struttura portante di profili metallici o di legno, a mezzo di viti autofilettanti. Le pareti in cartongesso sono un sistema costruttivo a secco e rappresentano una valida alternativa alle tramezzature tradizionali in muratura.
In funzione del tipo e del numero di pannelli, dei profili della struttura portante e delle percentuali di additivi aggiunti al nucleo di gesso, si possono realizzare pareti di diverso spessoree con diverse caratteristiche tecniche:
con spiccata resistenza meccanica,
al fuoco,
all’acqua,
all’isolamento termoacustico.
Tali pareti si prestano ad essere rifinite alla pari di quelle in muratura, fatte con mattoni forati o altro laterizio, infatti, possono essere stuccate e tinteggiate con qualsiasi tipo di pittura, rivestite con piastrelle o parato.
Perché scegliere il cartongesso?
Scegliere il cartongesso presenta numerosi vantaggi che lo rendono una delle soluzioni preferite sia per le ristrutturazioni che per le nuove costruzioni. Ecco alcuni motivi principali:
Facilità di installazione: Il cartongesso è leggero e facile da tagliare e fissare, rendendo l'installazione rapida e semplice anche per i meno esperti.
Versatilità: Può essere utilizzato per creare pareti divisorie, contropareti, controsoffitti e persino elementi decorativi, adattandosi a qualsiasi progetto.
Isolamento termico e acustico: Con l'aggiunta di materiali isolanti all'interno della struttura, le pareti in cartongesso migliorano il comfort abitativo sia in termini di isolamento termico che acustico.
Costo contenuto: Rispetto alle pareti in muratura tradizionali, il cartongesso è generalmente più economico, sia in termini di materiali che di manodopera.
Flessibilità: È facile da modificare e adattare, permettendo di cambiare la disposizione degli spazi interni senza interventi invasivi.
Storia e utilizzo del cartongesso
Il cartongesso, noto anche come gesso rivestito, è stato inventato alla fine del XIX secolo. Il suo sviluppo è stato guidato dalla necessità di trovare un'alternativa più veloce ed economica alle tradizionali tecniche di costruzione in muratura. La United States Gypsum Company (USG) ha brevettato il primo pannello di cartongesso nel 1916, segnando l'inizio della sua diffusione su larga scala.
Inizialmente utilizzato principalmente negli Stati Uniti, il cartongesso ha guadagnato popolarità a livello mondiale grazie alle sue caratteristiche uniche di leggerezza e facilità d'uso. Durante la metà del XX secolo, il cartongesso è diventato un materiale standard nelle costruzioni residenziali e commerciali, sostituendo progressivamente i metodi tradizionali di intonacatura.
Oggi, il cartongesso è utilizzato in una vasta gamma di applicazioni, dai piccoli progetti domestici alle grandi opere di costruzione. La sua capacità di combinare praticità, economia e versatilità lo rende una scelta ideale per chiunque desideri realizzare o rinnovare spazi interni in modo efficiente e professionale.
Come installare una parete divisoria in cartongesso.
Lavorare il cartongesso non è appannaggio esclusivo dei cosiddetti professionisti applicatori del sistema costruttivo a secco, ma si presta a molte realizzazioni fai da te, dalle pareti divisorie ai controsoffitti, dalle contropareti ai rivestimenti di superfici irregolari, ai tanti complementi d’arredo, come librerie in cartongesso, archi, mobili, mensole, cabine armadi, ecc.
Per realizzare una parete divisoria in cartongesso con struttura portante in legno o in metallo occorre anzitutto fare un progetto che tenga conto delle misure, per procurare il materiale e gli attrezzi necessari, e poi seguire l’iter che prevede il fissaggio della struttura, l’applicazione dei pannelli e la rifinitura della parete.
Il progetto.
Ipotizziamo di dover realizzare una parete 273 cm x 280 cm, spessore 12 cm, utilizzando pannelli di cartongesso spessore 2 cm, con struttura portante in profili di legno.
La struttura portante in profili di legno sarà assemblata con chiodi da carpentiere da inchiodare in obliquo con l’aggiunta di angolari di ferro in corrispondenza dei punti di unione dei vari travetti, in modo da avere una struttura particolarmente solida. Quest’ultima sarà ancorata alle pareti ed al soffitto a mezzo di tasselli ad espansione, mentre al pavimento verrà fissata a mezzo di colla o siliconata.
Per determinare la quantità di travetti necessari bisogna calcolare il perimetro della parete e aggiungere i montanti verticali e le traverse orizzontali, tenendo presente che entrambe vanno distanziate di 50-60 cm, in modo da dar vita ad un’intelaiatura a scacchiera.
La sezione dei profili viene stabilita in base allo spessore della parete che si intende realizzare: per una parete di 12 cm di spessore, i profili dovranno avere una sezione 6 cm x 8 cm, utilizzando lastre con spessore 2 cm. Per una parete di spessore inferiore, lasciando invariato lo spessore delle lastre, basta diminuire la sezione dei profili.
Per il numero dei pannelli basta dividere la superficie della parete per la superficie del singolo pannello, moltiplicare per 2 (i due lati della struttura portante) e aumentarli del 10% circa per l’inevitabile sfrido.
Materiale necessario:
N. 17 travetti in legno per la struttura portante (sezione 6 x 8cm) di cui:
n.2 travetti da 273 cm, uno da fissare al soffitto ed uno al pavimento;
n. 5 travetti da 268 cm, di cui due per completare il telaio e tre da utilizzare come montanti verticali;
n. 10 traverse orizzontali, di cui una da 90 cm per delimitare superiormente il vano porta e nove da 51 cm (n.3 per ognuna delle 3 zone delimitate dai travetti verticali, con eccezione di quella destinata al vano porta, che ospiterà una sola traversa di 90 cm, di cui già abbiamo detto;
N. 9 pannelli in cartongesso 120 cm x 140 cm, la cui superficie totale è molto prossima a quella delle due facciate della parete: circa15 mq. Tenuto conto del vano della porta, da moltiplicare per 2, con qualche taglio in più potrebbero bastare anche 8 pannelli. In ogni caso, partendo dalla dimensione della parete, con opportune ricerche bisogna individuare quei pannelli le cui dimensioni consentano di ridurre al minimo i tagli e gli sfridi.
Materiale isolante (fibra di legno, lana di vetro o lana di roccia da sistemare nell’intercapedine);
N. 32 angolari di ferro, dei quali:
2 da fissare negli angoli interni che il travetto siliconato al pavimento forma con i montanti verticali fissati alle pareti laterali,
20 da utilizzate per fissare le 10 traverse orizzontali,
5 coppie per i restanti montanti verticali.
Viti autofilettanti per legno, lunghezza 3 cm per fissare gli angolari.
Viti per cartongesso a testa svasata e filettatura per legno (specifiche per fissare le lastre in cartongesso sulla struttura in legno, lunghezza 5 cm circa);
Tasselli ad espansione per fissare il telaio alle pareti e al soffitto (tasselli particolari che tengono conto della sezione del travetto);
Chiodi da carpentiere da 10 cm per fissare i montanti verticali al telaio e le traverse orizzontali ai montanti verticali;
Nastro in carta microforato, stucco, carta vetrata e pittura per la finitura della parete.
Per l’acquisto della minuteria: chiodi, tasselli, viti, nastro adesivo, stucco, ecc, è consigliabile rivolgersi ad un Punto Vendita tipo Leroy Merlin, o Brico center, dove il personale è disponibile a dare consigli circa le quantità da acquistare. In genere, questi rivenditori, in quanto anche Punti Legno, sono attrezzati anche per il taglio dei travetti, spesso a costo zero. In questo modo, non solo si risparmia tanta fatica, perché si evitano i notevoli tagli, ma avremo la certezza di tagli precisi con elementi di dimensioni esatte, per un’intelaiatura perfetta, a patto ovviamente che il nostro progetto non presenti errori di calcolo. Nel dubbio è meglio eseguire i tagli sul posto.
Attrezzi di cui abbiamo bisogno:
squadra millimetrata;
segaccio per tagliare i travetti, se non fatti tagliare a misura al momento dell’acquisto;
cazzuola, spatole, frattazzo, secchio da muratore in PVC, plafoncino o rullo per la finitura della parete.
Con eccezione della taglierina per il taglio delle lastre in cartongesso, anche se per lavori una tantum e di poco conto è possibile usare il comune cutter, si tratta di attrezzi presenti in tutte le cassette dei fai da te.
Iter operativo per costruire una parete in cartongesso con telaio in legno.
Sinteticamente la lavorazione del cartongesso prevede:
l’assemblaggio della struttura portante;
il montaggio delle lastre in cartongesso, eventualmente accoppiate a pannelli o materiale isolante;
la finitura (stuccatura, carteggiatura e tinteggiatura).
Passo 1: assemblaggio del telaio in legno.
Stabilito dove costruire la parete divisoria, tracciate la linea guida sul pavimento e servendovi del filo a piombo riportatela al soffitto e quindi alle pareti laterali, per fissare il telaio della struttura portante.
Assicuratevi che le linee tracciate sulle pareti siano perfettamente a piombo ed in linea con quella del pavimento e quindi col travetto da fissare al soffitto.
Con i tasselli ad espansione, fissate al soffitto una delle due travi lunghezza 273 cm, allineandola alla linea guida.
Segnate sul secondo travetto lunghezza 273 cm, da fissare al pavimento, i punti di riferimento per i montanti verticali e quelli che delimitano la porzione di trave da tagliare per creare il vano che dovrà ospitare la porta (in base al nostro progetto, i montati verticali saranno distanziati di 51 cm, mentre per la porta si dovrà creare un vano largo 90 cm).
Servendovi del segaccio, eseguite i due tagli necessari a rimuovere la parte di travetto di cui al punto precedente.
Siliconate la trave al pavimento, dopo aver verificato col filo a piombo che si trovi sullo stesso piano verticale del travetto fissato al soffitto.
Con riguardo alla traversa da fissare al pavimento, poiché una parete in cartongesso potrebbe rivestire carattere di temporaneità, in alternativa ai tasselli si consiglia di siliconarla o utilizzare una colla, ancorandola a mezzo angolari ai montanti verticali alle due estremità, in modo che in caso di rimozione della parete non risulta compromessa l’integrità del pavimento.
Con tasselli ad espansione, fissate alle pareti laterali 2 dei 5 travetti da 268 cm, completando il telaio.
Utilizzando 2 angolari, ancorate il travetto siliconato al pavimento ai montanti verticali fissati alle pareti laterali.
Passo 2: creazione del vano porta.
Con 2 travetti verticali (lunghezza 268 cm) definite il vano porta che delimiterete superiormente con un terzo travetto orizzontale (lunghezza 90 cm), da fissare tra i due verticali appena posati a 220 cm dal pavimento.
Con chiodi da carpentiere, da inchiodare in obliquo, fissate i due montanti verticali al travetto al soffitto e a quello siliconato al pavimento, con la stessa tecnica fissate il travetto orizzontale.
Passo 3: montaggio dei montanti verticali e delle traverse orizzontali.
Finito il vano della porta, sempre utilizzando chiodi da carpentiere, fissate i restanti montanti verticali, nei punti segnati sulla trave siliconata al pavimento, quindi fissate tra gli stessi le traverse orizzontali, ad una distanza, rispetto ai montanti fissati al soffitto e pavimento, che tiene conto della dimensione dei pannelli di cartongesso (bisogna fare in modo che il perimetro delle singole lastre poggia su montanti e traverse).
Terminata la struttura portante, rinforzate i punti di giunzione con gli angolari di ferro (uno per ogni punto di giunzione).
Passo 4: posa di pannelli in cartongesso sui due lati della struttura portante.
Iniziando dal soffitto, attaccate alla struttura portante appena costruita i pannelli di cartongesso utilizzando viti autofilettanti intervallandole di circa 30 cm e distanziandole di 1 ½ cm circa dal bordo.
Fate in modo che le teste delle viti non sporgano dalla lastra, ma risultino a filo o che affondino nella stessa del minimo possibile, sia per non indebolire la tenuta che per evitare una stuccatura consistente.
E’ possibile disporre le lastre orizzontalmente o verticalmente, è più utilizzata la seconda soluzione (se la lastra non copre l’intera altezza, vanno montate a giunti sfalsati di 35-40 cm circa).
Lasciate tra il pavimento ed i pannelli qualche centimetro per evitare che assorbano umidità, ci penserà il battiscopa a nascondere lo spazio lasciato (per velocizzare il montaggio è possibile utilizzare chiodatrici elettriche o a gas).
Montati i pannelli sul primo lato della struttura, tamponate il secondo lato, dopo aver sistemato il materiale isolante nell’intercapedine.
Per il taglio delle lastre di cartongesso se non disponete dell’apposita taglierina, come già abbiamo detto, potete utilizzare un comune cutter.
Per lo scopo, poggiate la lastra su una superficie piana (anche sul pavimento) e con l’ausilio di un listello in legno o una riga metallica di adeguata lunghezza, incidete la lastra lungo la linea guida opportunamente segnata, passando più volte lungo il solco creato dall’incisione.
A questo punto avete due possibilità:
eseguita l’incisione, alzate la lastra e colpitela con un colpo deciso sul lato apposto a quello inciso, in corrispondenza dell’incisione (se quest’ultima è stata realizzata in misura sufficiente ed il colpo è stato preciso e deciso, la lastra non mancherà di dividersi di netto in due parti). Vi resta l’onere di rifilare il foglio di carta sul lato opposto all’incisione che continuerà a mantenere unite le due mezze lastre;
in alternativa, dopo aver incisa la lastra, poggiatela col lato opposto a quello inciso a sbalzo su un tavolo o una trave, e tenendo fermo (pressata) la parte che poggia sul tavolo, date un colpo deciso sulla parte a sbalzo, completando l’operazione con il taglio del foglio di carta (sul lato non inciso).
In attesa che vengono applicati alla struttura, disponete i pannelli a “taglio” leggermente inclinati, accostati ad una parete, poggiati uno di seguito all’altro.
Passo 5: montaggio della porta.
Il vano della porta è stato dimensionato in funzione delle porte disponibili sul mercato, pertanto sarà perfettamente in grado di ospitare la porta comprensiva di telaio, con la necessaria tolleranza, mentre i travetti che delimitano il vano agiscono da contro-telaio. Ciò non toglie che il vano creato con la struttura portante, come per i vani porte nelle pareti in muratura, prima del telaio comprensivo della porta, potrebbe ospitare il tradizionale contro-telaio cui fissare il telaio.
Approfondisci l’argomento consultando la guida su come montare una porta che in maniera dettagliata fornisce utili consigli e suggerimenti per l’esatto montaggio.
È consigliabile acquistare una porta già munita di cerniere (cardini), dotandola al momento dell’acquisto anche di una maniglia compatibile con l’alloggio predisposto.
Passo 6: finitura della parete.
Stuccate e carteggiare le giunture dei pannelli e le rientranze lasciate dalle viti autofilettanti utilizzate per fissare le lastre in cartongesso alla struttura portante.
Per evitare che in futuro si possano formare spaccature, durante la stuccatura è consigliabile applicare il nastro microforato lungo le linee di giuntura tra i vari pannelli.
Utilizzate uno stucco a base di gesso, compatibile con le lastre.
Completata la stuccatura e carteggiatura, portate a termine la finitura della parete con la tinteggiatura, dopo la necessaria mano di fissativo, trattandosi di una parete nuova.
Non resta che fissare il battiscopa ai due lati della parete, in linea con quelli già esistenti sulle altre pareti.
Puoi approfondire l’argomento consultando la guida alla tinteggiatura delle pareti che, passo dopo passo, con l’aiuto di immagini esplicative ti guidano dalla preparazione della parete alla tinteggiatura.
Ovviamente la parete può essere rivestita con carta da parati o con i vari tipi di piastrelle.
La tecnica vista per la parete divisoria, in quanto compatibile, può essere utilizzata per realizzare una cabina armadio mutuando lo spazio da una camera da letto sufficientemente grande, come pure utilizzare strutture sagomate e lastre molto flessibili (spessore 5-6 mm), per dar vita a pareti curve o comunque creare giochi e design particolari.
Realizzazione della parete in cartongesso con struttura portante in profili metallici.
Al punto precedente abbiamo riportato una guida per una struttura portante in legno, ma il mercato offre profili metallici ad hoc per le strutture portanti delle pareti in cartongesso, molto più pratiche, efficienti e funzionali.
Si tratta di due binari ad “U” (profilo guida), sezione 6-8 cm, da fissare rispettivamente al pavimento e al soffitto, in cui alloggiare i montanti verticali (profilo montante), dando vita all’orditura metallica sulla quale fissare le lastre di gesso rivestito.
I profilati si possono acquistare presso negozi di materiali edili o presso Centri commerciali tipo Leroy Merlin, che fornirà anche la minuteria per l’assemblaggio.
Iter operativo basato sul precedente.
Riportiamo di seguito i passi significativi per realizzare la parete in cartongesso con struttura portante in profili metallici, rimandando ai suggerimenti forniti per la struttura in legno, per quanto compatibili:
Tracciate le linee guida sul pavimento e al soffitto, fissate le guide a “U”, quindi, fissate i montanti verticali ad una distanza di circa 60/80 cm, nei binari posti al soffitto ed al pavimento.
Completata l’orditura metallica, ossi assemblato lo scheletro (struttura portante), passate a fissare i pannelli sul primo lato. Le viti, di 1-1 ½ cm più lunghe dello spessore della lastra, vanno distanziate, lungo il medesimo montante, di una trentina di cm ma sfalsate con quelle del pannello adiacente.
Fissati i pannelli su di un lato, passate al secondo, dopo aver sistemato nell'intercapedine i previsti materassini di materiale isolante (lana di vetro, lana di roccia, ecc) e le tubazioni e cavi relativi ai vari impianti.
Per il vano della porta vale quanto detto per la struttura portante in legno.
La parete così realizzata è pronta per la finitura, ossia ricevere la stuccatura dei giunti e degli avvallamenti procurati dalle viti di fissaggio delle lastre, seguita dalla carteggiatura, mano di fissativo e quindi della tinteggiatura.
Informazioni pratiche e consigli utili.
Per la sistemazione dei cavi e tubazioni nell’intercapedine della struttura portante, i montanti verticali sono muniti di appositi occhielli.
Se l’altezza dei profili metallici è insufficiente rispetto a quella della parete, per i montanti verticali diventa necessario giuntarli, utilizzando gli accessori e seguendo le istruzioni fornite dalla ditta fornitrice.
La parete più leggera, quella realizzata con una sola lastra per lato, con lo spessore minimo di 12 mm, può essere utilizzata come parete divisoria, e riesce a sopportare carichi di peso contenuto, tipo mensole, bacheche e piccoli mobiletti, mentre nessun problema presentano con riguardo all’impiantistica da sistemare nell’intercapedine. Per migliorare la resistenza meccanica della struttura portante l’orditura metallica può essere doppia, nel senso di assemblarne due, spalla a spalla. Analogamente, per ogni lato della struttura si possono montare da 1 a 3 lastre, a seconda dell’obiettivo che si intente raggiungere.
Per realizzare pareti con migliori prestazioni, con riguardo alla stabilità, alla resistenza agli urti, al fuoco, all’acqua e all’isolamento termoacustico, per ogni lato della struttura portante verranno applicate 2 o 3 lastre. In questo caso, la seconda lastra avrà i giunti sfalsati rispetto alla prima, la terza rispetto alla seconda. La distanza tra le viti di fissaggio si riduce man mano che dalla prima si passa alla terza lastra, nel rapporto 3 - 2-1 (per esempio 60cm per la prima lastra - 30cm per la seconda - 15 cm per la terza).
Per pareti molto lunghe, superiore ai 10 - 15 m, bisogna prevedere i necessari giunti di dilazione, accessori da richiedere esplicitamente al momento dell’acquisto degli elementi dell’orditura.
Consigli per un Progetto di Successo
Per garantire che il tuo progetto con pareti in cartongesso sia un successo, è essenziale una pianificazione attenta, una scelta accurata dei materiali e l'evitare errori comuni. Ecco alcuni consigli utili.
Pianificazione del progetto
Una buona pianificazione è la chiave per un progetto senza intoppi:
Valutazione delle necessità: Prima di iniziare, valuta le tue esigenze specifiche. Vuoi migliorare l'isolamento acustico? Hai bisogno di una parete resistente all'umidità? Rispondere a queste domande ti aiuterà a scegliere i materiali giusti.
Progettazione dettagliata: Disegna una pianta dettagliata dell'area di lavoro. Definisci le misure precise e le posizioni delle pareti, delle porte e delle finestre.
Budget: Stabilisci un budget realistico che includa tutti i costi: materiali, manodopera, eventuali strumenti aggiuntivi e spese impreviste.
Permessi e normative: Verifica se hai bisogno di permessi edilizi e assicurati di rispettare tutte le normative locali e i regolamenti di costruzione.
Consigli per la scelta del cartongesso
La scelta del tipo di cartongesso giusto è fondamentale per la riuscita del progetto:
Cartongesso standard: Ideale per ambienti interni asciutti. È la scelta più comune per pareti divisorie e controsoffitti.
Cartongesso idrofugo: Progettato per resistere all'umidità, è perfetto per bagni, cucine e lavanderie.
Cartongesso ignifugo: Utilizzato in aree che richiedono una maggiore resistenza al fuoco, come cucine industriali o pareti divisorie tra appartamenti.
Cartongesso fonoassorbente: Migliora l'isolamento acustico, ideale per stanze da musica, home theater o uffici.
Errori da evitare
Evitare errori comuni può fare la differenza tra un progetto riuscito e uno problematico:
Misurazioni inaccurate: Errori nelle misurazioni portano a sprechi di materiale e ritardi. Controlla le misure più volte prima di tagliare i pannelli.
Fissaggio inadeguato: Usare il numero corretto di viti e posizionarle correttamente è essenziale per la stabilità della parete. Le viti devono essere leggermente incassate ma non devono rompere il cartongesso.
Stucco e levigatura insufficienti: Un’applicazione frettolosa dello stucco e una levigatura inadeguata possono compromettere l'aspetto finale della parete. Prenditi il tempo necessario per fare un buon lavoro.
Ignorare l'isolamento: Se non consideri l'isolamento termico e acustico, potresti ritrovarti con stanze meno confortevoli. Inserisci sempre materiali isolanti adeguati nelle strutture.
Vantaggi e svantaggi delle pareti e contropareti in cartongesso.
Il cartongesso offre numerosi vantaggi che lo rendono una scelta popolare per le costruzioni e le ristrutturazioni. Di seguito, esploriamo i principali benefici di questo materiale:
Facilità di installazione
Le pareti in cartongesso sono note per la loro facilità di installazione. I pannelli di cartongesso sono leggeri e possono essere tagliati facilmente su misura. Questo consente di velocizzare il processo di costruzione rispetto ai metodi tradizionali, riducendo i tempi e i costi della manodopera.
Versatilità e adattabilità
Il cartongesso è estremamente versatile. Può essere utilizzato per creare pareti divisorie, contropareti, controsoffitti e persino elementi decorativi come nicchie e mensole. La flessibilità del cartongesso permette di adattarsi a qualsiasi progetto architettonico e di design.
Isolamento termico e acustico
Le pareti in cartongesso vengono facilmente combinate con materiali isolanti, migliorando l'isolamento termico e acustico degli ambienti. Questo contribuisce a creare un comfort abitativo superiore, mantenendo la temperatura interna stabile e riducendo i rumori esterni.
Svantaggi delle pareti in cartongesso
Nonostante i numerosi vantaggi, il cartongesso presenta anche alcuni svantaggi che è importante considerare prima di scegliere questo materiale per il proprio progetto:
Resistenza e durabilità
Le pareti in cartongesso sono meno resistenti rispetto a quelle in muratura. Possono essere danneggiate più facilmente da urti o impatti pesanti, richiedendo riparazioni frequenti, soprattutto in ambienti ad alto traffico o dove è presente attività intensa.
Sensibilità all'umidità
Il cartongesso standard è sensibile all'umidità e può deteriorarsi se esposto a condizioni umide per lungo tempo. Per ambienti come bagni o cucine, è consigliabile utilizzare cartongesso idrofugo, progettato per resistere meglio all'umidità.
Domande frequenti
Le domande frequenti sono una risorsa preziosa per rispondere ai dubbi comuni e fornire informazioni chiare e utili. Di seguito, alcune delle domande più comuni riguardanti le pareti in cartongesso.
Quanto costa installare una parete in cartongesso?
Il costo dell'installazione di una parete in cartongesso varia notevolmente in base a diversi fattori:
Tipo di cartongesso: Il prezzo varia a seconda del tipo (standard, idrofugo, ignifugo, fonoassorbente).
Dimensioni della parete: Superfici più grandi richiedono più materiali e manodopera.
Manodopera: Il costo della manodopera varia a seconda della complessità del progetto e della tariffa dell'installatore.
Materiali aggiuntivi: Include viti, stucco, nastro di giunzione e materiali isolanti.
In media, il costo varia tra 25 e 50 euro al metro quadrato, inclusi materiali e manodopera.
Quanto tempo ci vuole per l'installazione?
Il tempo necessario per installare una parete in cartongesso dipende da vari fattori:
Dimensioni del progetto: Pareti più grandi richiedono più tempo.
Numero di pareti: L'installazione di più pareti aumenta la durata del progetto.
Esperienza dell'installatore: Un professionista esperto può completare il lavoro più rapidamente.
Finiture richieste: La stuccatura e la levigatura richiedono tempo di asciugatura.
In generale, una parete semplice viene installata in 1-2 giorni, mentre progetti più complessi richiedono fino a una settimana.
È possibile installare mensole o oggetti pesanti?
Sì, è possibile installare mensole o oggetti pesanti su pareti in cartongesso, ma è necessario prendere alcune precauzioni:
Montanti: Fissa gli oggetti pesanti direttamente ai montanti della struttura, utilizzando viti lunghe e resistenti.
Ancoraggi specifici: Utilizza ancoraggi per cartongesso progettati per sostenere pesi significativi. Questi possono includere tasselli a espansione, viti a secco e ancoraggi a cavità.
Distribuzione del peso: Distribuisci il peso su più punti di fissaggio per evitare di sovraccaricare una singola area.
Il cartongesso può essere utilizzato in ambienti umidi?
Il cartongesso standard non è adatto per ambienti molto umidi, come bagni o cucine. Tuttavia, esistono tipi di cartongesso progettati per resistere all'umidità:
Cartongesso idrofugo: Ha un trattamento speciale che lo rende più resistente all'acqua e all'umidità. È ideale per bagni, cucine e lavanderie.
Cartongesso cementizio: Un'alternativa ancora più resistente all'umidità, spesso utilizzata in ambienti estremamente umidi.
Come si ripara una parete in cartongesso danneggiata?
La riparazione di una parete in cartongesso dipende dalla gravità del danno:
Piccoli fori: Riempire il foro con stucco per cartongesso, levigare e dipingere.
Danni più grandi: Tagliare un pezzo di cartongesso attorno al danno, fissare una nuova sezione di cartongesso e stuccare le giunture.
Danni estesi: In caso di danni estesi, potrebbe essere necessario sostituire intere sezioni della parete.
Il cartongesso è ecologico?
Il cartongesso è relativamente ecologico per diversi motivi:
Materiali naturali: È composto principalmente da gesso, un materiale naturale.
Riciclabilità: Il cartongesso viene riciclato e riutilizzato.
Isolamento: Contribuisce all'efficienza energetica degli edifici grazie alle sue proprietà isolanti.
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