Più di quanto possiamo immaginare, l’applicazione di pannelli fonoassorbenti può migliorare di molto la qualità della vita. Il rumore è la causa di diversi disturbi e fastidi, sia nella propria abitazione che nel luogo di lavoro. Il traffico, una ferrovia nelle vicinanze, i traslochi degli inquilini, la musica dei vicini a volume troppo alto, ma anche i colleghi dell’ufficio accanto che parlano al telefono a voce alta, mentre vorremmo lavorare, oppure gli inquilini del piano di sopra di cui sentiamo ogni passo, ogni spostamento di sedie, ecc, problemi con cui tutti possiamo avere a che fare e che possono compromettere il rendimento sul lavoro, il sonno, il rapporto d’amicizia con i vicini e il nostro buon umore.
Viceversa, vogliamo poter suonare con il nostro gruppo musicale senza disturbare i vicini? Oppure, vogliamo aprire un’attività (un locale notturno, una palestra, ecc.) in un palazzo abitato, senza creare disagi ai residenti? Per difendersi da tutto ciò e risolvere queste esigenze c’è una soluzione semplice, applicare i pannelli fonoassorbenti e realizzare l’isolamento acustico, proteggendo noi dal rumore altrui e attenuando il rumore prodotto da noi stessi, per un ambiente più salubre ed una migliore convivenza.
I pannelli fonoisolanti e fonoassorbenti sono elementi, di diversa forma, dimensione e materiale, in grado rispettivamente di bloccare la trasmissione di energia sonora tra diversi ambienti e di assorbire il suono e il rumore eliminando il riverbero, cioè le onde sonore che permangono anche dopo che è terminato il segnale diretto. Entrambi questi strumenti sono fondamentali per ridurre l’inquinamento acustico e insonorizzare l’ambiente.
I materiali utilizzati a scopo anti-rumore sono molti e ognuno con proprie caratteristiche. Per ripararsi dai rumori provenienti dall’esterno si possono usare due tipi di pannelli: quelli fonoisolanti, che ostacolano la propagazione del suono come se fossero una barriera e quindi il loro effetto sarà tanto maggiore quanto più elevato è il loro peso specifico, e quelli assorbenti, che non costituiscono un ostacolo respingente per le onde, ma riescono ad assorbirle ed attenuarle nel momento in cui vengono a contatto con la superficie del pannello. Sarà possibile realizzare una buona insonorizzazione soltanto con l’unione delle due tipologie di materiali, perciò diventa necessario lavorare sia sull’isolamento che sull’assorbimento del suono, sia con riguardo ai materiali dell’edilizia convenzionale (mattoni, pannelli, vetri), sia su tecniche e soluzioni particolari, come le barriere acustiche, controsoffitti fonoassorbenti e pavimenti “galleggianti”.
Cemento. Il cemento armato (calcestruzzo con presenza di elementi in acciaio) ed i tradizionali mattoni in cemento che vengono utilizzati dall’edilizia convenzionale per le pareti portanti e perimetrali degli edifici hanno già discrete doti isolanti. Se ai muri costruiti con questi materiali sovrapponiamo o alterniamo, a modi sandwich, altri pannelli di materiali fonoassorbenti, otterremo un’altissima protezione dai rumori.
Gommapiuma. I pannelli in gommapiuma sono preferibili al piombo in termini di ecologia e salute in quanto questo materiale non è considerato inquinante come il piombo; si trova sotto forma di materassini o lastre e grazie alla consistente densità cellulare ha ottime doti di isolante acustico.
Acciaio zincato. I pannelli in acciaio zincato hanno una discreta funzione di isolamento acustico e vengono utilizzati soprattutto per la costruzione di vere e proprie barriere per proteggersi dai rumori (ad esempio ai lati di strade ad alto scorrimento in prossimità di abitazioni).
Piombo. Con la sua alta densità, è il materiale fonoisolante per antonomasia; lo si utilizza in fogli o in lastre da applicare come pannelli su pareti, soffitti e pavimenti. Grazie alle sue caratteristiche di plasmabilità e malleabilità, si adatta a tutte le superfici.
Alluminio. L’alluminio fornisce allo stesso tempo una funzione fonoisolante e fonoassrobente ed è acquistabile sotto forma di pannelli profilati di diverse dimensioni, di facile posa in opera.
L’assorbimento acustico si realizza con diverse modalità, di cui la più comune, propria dei pannelli, è quella per porosità (le altre modalità sono per risonanza di membrana e per risonanza di cavità). I materiali fonoassorbenti porosi si possono acquistare in rotolo o in forma irregolare, per poterli sagomare secondo le proprie esigenze, fino a creare pannelli personalizzati, anche unendo diversi materiali, oppure già lavorati sotto forma di pannelli, di dimensioni regolari e prestabilite.
Tra i materiali isolanti fibrosi, troviamo:
Tra i materiali a celle aperte usati per la produzione di pannelli fonoassorbenti, trovimo:
I pannelli fonoassorbenti sono caratterizzati dalla quantità e dalla tipologia di assorbimento del suono. L’assorbimento per porosità è molto alto per le frequenze medie e quelle medio-alte. Per ottenere, invece, un buono assorbimento delle basse frequenze è necessario utilizzare uno spessore elevato del materiale in questione. Spessore o sottigliezza sono dunque le prime caratteristiche dei pannelli, da valutare a seconda dell’obiettivo da raggiungere e del tipo di frequenze che vogliamo ostacolare. In particolare, i materiali sottili sono di solito più comodi per gli utilizzi interni, in quanto riducono di poco gli spazi dell’ambiente.
E’ ancora importante distinguere tra i pannelli per interni ed i pannelli per esterni. A seconda dell’utilizzo infatti prenderemo in considerazioni alcuni fattori. I pannelli per interni devono rispondere a criteri estetici se sono a vista (esistono oggi dei pannelli di design molto decorativi), devono avere un buon rapporto tra sottigliezza ed efficacia (per ridurre al minimo l’ingombro), possono essere adesivi o incollati sulle pareti tramite dei semplici collanti e possono essere di vari materiali (eventualmente ricoperti poi di stucco). Per gli esterni si privilegiano materiali fonoisolanti di metallo, anche molto pesanti. E’ impossibile l’uso di materiali porosi a meno che non siano ricoperti di altri pannelli di metallo o di materiale resistente all’acqua e devono essere applicati con saldature più forti che le colle di uso comune, in quanto devono resistere agli agenti atmosferici.
I pannelli fonoassorbenti si presentano in diverse forme; oltre a quelli lisci, esistono infatti quelli bugnati (il cui profilo appare “ondulato”), quelli piramidali (la cui superficie è composta da una serie di piccole piramidi) e quelli con le sfaccettature di tipo Keller (composto da grossi tronchi di piramide). Tali sagomature del materiale hanno infatti l’effetto di aumentarne la superficie totale a contatto con le onde sonore, in modo che il pannello sia della dimensione della superficie da coprire, ma che il materiale che assorbe l’energia sonora risulti maggiore.
Tra i materiali edili di maggiore diffusione per le coperture esterne di edifici civili ed industriali troviamo i pannelli coibentati, cioè elementi composti da due lamine di metallo di vario tipo (acciaio, alluminio ecc.) ondulate, grecate oppure microgrecate, in mezzo alle quali viene inserito uno strato di schiuma isolante rigida (di solito poliuretano): questa particolare composizione, definita “a sandwich” conferisce ai pannelli altissime proprietà di resistenza meccanica alle sollecitazioni e ai carichi, e inoltre ha elevate capacità fonoassorbente, oltre che di resistenza al fuoco e al calore.
Un’altra caratteristica importante da valutare nella scelta dei pannelli fonoassorbenti riguarda la reazione al fuoco: molti dei materiali descritti sopra sono ignifughi e sono riconosciuti all’interno della Classe 1 o della Classe 2 (autoestinguenti). I materiali che presentano un migliore comportamento al fuoco sono quelli cosiddetti espansi, come il poliestere o il poliuretano espansi. L’utilizzo di questi pannelli quindi è importante e conveniente perché, oltre a risolvere i problemi dovuti all’inquinamento acustico, renderanno gli ambienti dei nostri edifici molto più sicuri proteggendoci dal pericolo degli incendi.
Particolarmente usati nella creazione di barriere antirumore per infrastrutture di trasporto sono i pannelli fonoassorbenti trasparenti: l’utilizzo di materiali trasparenti, come i vetri acrilici o i policarbonati, è infatti una delle soluzioni a cui più spesso si ricorre per limitare l’impatto visivo di queste barriere. Gli studi più recenti mostrano, però, come i materiali trasparenti aumentino la loro efficacia nell’insonorizzazione se accompagnati e integrati da materiali fonoassorbenti.
Quasi tutti i pannelli sono acquistabili facilmente in diverse dimensioni e diversi spessori e sono modulari, con giunture ad incastro e altre soluzioni che favoriscono un’installazione rapida e semplice. Inoltre, vengono oggi prodotti dei pannelli fonoassorbenti (di solito in fibre tessili) decorativi, per colorare e dare allegria all’ambiente oltre che per difendere dalle distorsioni sonore.
La soluzione migliore per ottenere un effetto antirumore in tutti gli edifici (abitazioni private, alberghi, uffici o anche ambienti particolari come sale di musica, palestre ecc.) è quello di utilizzare materiali fonoisolanti e fonoassorbenti già in fase di costruzione (ad esempio con mattoni fonoassorbenti, lastre di cartongesso tra i getti del calcestruzzo, rotoli di intercapedine tra pareti e pavimento ecc.). Si può però anche intervenire facilmente su case e abitazioni o anche uffici già costruiti: anche da soli potremo applicare dei pannelli fonoassorbenti per insonorizzare l’ambiente.
Per quanto riguarda l’interno dell’edificio:
Per i pavimenti. Oltre all’utilizzo di tappeti, moquette ed altri tessuti, possiamo intervenire sui nostri pavimenti, preservando gli inquilini del piano di sotto dai nostri rumori, creando dei pavimenti galleggianti, cioè inserendo del materiale elastico, di tipo gommoso, sughero o polietilene, spesso tra i 4 e i 10 centimetri, tra il solaio sottostante e il nostro piano di calpestio, separando così le due strutture, in modo da eliminare le vibrazioni.
Per le pareti. Per isolare acusticamente gli ambienti interni di un edificio (due uffici confinanti, due appartamenti sullo stesso piano o anche due camere dello stesso appartamento) si possono isolare le pareti realizzando delle contropareti, cioè applicando dei pannelli o delle lastre antirumore a parete. Sarà sufficiente quindi rivestire le pareti dell’ambiente che vogliamo insonorizzare con dei pannelli, ad esempio di cartongesso per delle pareti leggere divisorie tra varie stanze oppure di materiali porosi, in forma liscia, come il poliuretano espanso o il poliestere, per pareti più importanti (i materiali a celle aperte hanno in media un buon rapporto tra ingombro ed efficacia, avendo un peso specifico molto basso e un alto grado di assorbimento); se i materiali scelti hanno delle caratteristiche estetiche di nostro gradimento, o sono di design, possiamo lasciarli a vista e renderli parte dell’arredamento dell’ambiente, altrimenti potremo stuccarli e coprirli con una mano di vernice.
Per i soffitti, tetti, solai e telai. La soluzione migliore per proteggerci dai rumori provenienti dal piano di sopra (i cosiddetti rumori “di calpestio”) è quello di creare dei controsoffitti. È molto usata la controssoffittatura in cartongesso: costruendo un’intelaiatura metallica appesa al soffitto con dei ganci e ricoprendola poi con delle lastre di gesso stuccate e poi rifinite, otterremo la doppia funzione sia di coprire tubature e cavi, sia di creare una struttura che ci isoli dai rumori provenienti dall’alto, mantenendo un buon impatto estetico. Un altro tipo di isolamento acustico per i soffitti è quello che crea un’intercapedine riempita di lana minerale o di altro materiale ad alta densità. Se, invece, dobbiamo proteggerci dal rumore proveniente direttamente dal tetto, possiamo inserire dei pannelli di sughero di circa 2 o 3 millimetri sotto alle tegole del tetto oppure sostituire le tegole convenzionali con dei pannelli coibentati contenenti materiali isolanti ad alta densità.
Per ambienti di uffici o di grandi strutture, diverse aziende propongono pannelli modulari di varie dimensioni (di solito sia in forma rettangolare che quadrata) di materiali metallici di diverso tipo, spessi circa 15-25 millimetri.
Per i solai vengono spesso adottate soluzioni in gomma o in poliuretano, sotto forma di rotolo da stendere o di lastre da accostare l’una all’altra, da applicare sopra o sotto l’impianto.
Per le porte e finestre. Molto importante è anche la scelta di porte e finestre insonorizzate. Se tralasciamo di rendere il più possibile fonoisolanti i serramenti della nostra casa o dell’ambiente lavorativo, rischiamo di vanificare il lavoro svolto dai pannelli fonoassorbenti sulle pareti o sui soffitti. Molte aziende fabbricano delle porte ad alto grado di isolamento fonico, mentre per le finestre dobbiamo privilegiare l’utilizzo di infissi a chiusura ermetica e di vetri con intercapedine di almeno 8-12 millimetri.
Esistono, inoltre, diversi pannelli appositamente creati per gli esterni, sia, come abbiamo visto, usati a formare barriere antirumore intorno a gallerie o strade a scorrimento veloci, sia da applicare per le recinzioni o i giardini di casa.
L’installazione dei pannelli fonoassorbenti dipende molto dal materiale e dall’azienda scelta. Ad esempio, per i pannelli modulari in materiali porosi e metallici sono previste giunture ad incastro e scanalature che aiutano il montaggio; altri pannelli invece sono adesivi e possono essere facilmente attaccati alle pareti o al soffitto, rispettando i tempi di azione del collante previsti dalle istruzioni. Se montiamo da soli i pannelli fonoassorbenti, dobbiamo anche pensare all’eventuale assemblaggio di diversi materiali: la commistione tra diversi tipi di fonoassorbenti, infatti, rende la soluzione molto più efficace. Se possibile quindi privilegiamo le composizioni cosiddette “a sandwich” in cui vengono accostati ad esempio 2 pannelli di cartongesso con in mezzo un pannello di fibra di legno, oppure di un materiale sintetico.
Per scegliere collocazione e posizione dei pannelli dobbiamo considerare ambienti e funzioni che essi devono assolvere: se posizioneremo i pannelli in più zone dell’edificio, senza limitarci alla copertura della sola fonte diretta che propaga le onde sonore, l’ambiente sarà maggiormente insonorizzato. Se l’ambiente da insonorizzare è l’interno di un’abitazione e il materiale scelto è di quelli da applicare a vista, potremo optare per dei pannelli fonoassorbenti d’arredamento, decorativi, molto spesso di design, da scegliere colorati a seconda dello stile dell’appartamento, del mobilio, della stanza e del gusto personale.
Nel momento di costruzione o di grandi lavori di restauro l’utilizzo di pannelli e materiali fonoassorbenti è di gran lunga consigliabile e ormai molte imprese edilizie adottano abitualmente alcune norme pratiche che favoriscono l’isolamento acustico. Anche in edifici già costruiti, però, sono numerosi i vantaggi dell’applicazione, anche fai da te, di pannelli fonoassorbenti su pareti, pavimenti, soffitti ecc: oltre ad aumentare il nostro benessere fisico e psicologico, garantendo la nostra tranquillità e la nostra privacy, i materiali assorbenti hanno anche altre proprietà come quella ignifuga o quella di isolanti termici.
Si consiglia, inoltre, di scegliere attentamente i materiali che più corrispondono alle proprie esigenze, anche se non dovessero essere la soluzione più economica. Non tutti i tipi di pannelli infatti si adattano alle diverse situazioni ed è necessario valutare bene il rapporto tra efficacia/estetica o tra spessore/effetto acustico.
La Eraclit (in provincia di Venezia) offre pannelli di diverso tipo in lana di legno mineralizzata, che uniscono proprietà insonorizzanti a quelle ignifughe.
La Bosco Italia SPA di Torino produce e installa sistemi antirumore in tutti i campi, industriale, privato, musicale, stradale e ferroviario.
Il marchio Zorro Style produce sistemi di isolamento di diverso genere, tra cui quelli di isolamento acustico: la gamma di pannelli fonoassorbenti è molto vasta, sia per dimensioni sia per tipologie e forme dei materiali.
Legnopan (provincia di Vicenza) distribuisce pannelli lignei e pannelli di materiali fonoassorbenti, come legno, vetro e metallo.
L’Aetolia srl di Firenze si occupa di isolamento acustico per l’edilizia vendendo pannelli e assistendo nella messa in opera degli isolanti.
Le industrie Oddicini si occupano di realizzazioni e allestimenti degli interni: oltre a pareti, elementi divisori, rivestimenti e controsoffitti acustici, produce anche pannelli fonoisolanti e fonoassorbenti in legno, sughero e materiali sintetici.
Mapei a Milano presenta diverse soluzioni di isolamento: pannelli in materiali di tutti i tipi, feltri, sistemi di isolamento a cappotto e rotoli a base di gomma, sughero e poliuretano da applicare per l’isolamento acustico del sottopavimento.
Nuova Isomineral srl si occupa di diversi materiali da costruzione e offre molti prodotti per l’isolamento acustico, tra cui, oltre a diversi pannelli, varie tipologie di lastre di cartongesso per il controsoffitto.
I prezzi a mq per i pannelli fonoassorbenti sono molto diversi a seconda della tipologia, dello spessore e della qualità del materiale:
Si passa da 6,50 euro a mq, per un poliuretano espanso piramidale di spessore 3 cm, ai 9,50 euro per quello ignifugo. Il prezzo a mq sale intorno ai 13 euro per spessore 5,5 cm, ai 16 per quello di 7 cm e infine ai 20 per quello spesso 10 cm.
Il polistirolo ha in media prezzi più bassi (euro 2,00 a mq per 1 cm di spessore; euro 3,50 per spessore di 3 cm e euro 9,00 per spessore di 8 cm).
Per pannelli realizzati in melammina o in legno, di 35-50 cm di spessore, la spesa si aggira tra i 30 e i 35 euro a mq.
Per quanto riguarda i controsoffitti, per il montaggio completo, struttura in ferro e lastre di cartongesso e pannello di lana di vetro spesso 2 cm si spenderà circa 30 euro a metro quadro, mentre per i solo pannelli di cartongesso spessi 12,5 mm, si spenderà tra i 2 e i 2,50 euro a mq.
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